Approvazione arrivata oggi al Consiglio Comunale
Come annunciato, l’amministrazione comunale ha intenzione di introdurre quest’anno, in circa 10 quartieri della città, il servizio di raccolta dei rifiuti porta a porta. Nel PEF 2017 redatto dall’AMIU Puglia Spa, infatti, sono riportati dettagliatamente i costi sostenuti per l’attività di start up del servizio, stimati in circa 2.600.429,44 euro comprensivi dei costi del controllo del corretto svolgimento del servizio, inseriti nel nuovo contratto di servizio stipulato dall’amministrazione con l’azienda partecipata, che per il 2017 ammonta a 71.538.205,54 euro.
Sulla base di questi costi, la ripartizione Tributi ha provveduto all’elaborazione delle tariffe della tassa dei rifiuti valide per il 2017, oggetto della delibera discussa e approvata oggi in Consiglio comunale, che quest’anno resteranno sostanzialmente invariate rispetto allo scorso anno, nonostante l’aumento dei costi del servizio.
Le tariffe sono state parametrate sulla base della quantità dei rifiuti dell’anno precedente, che si attesta su 98.008.118 kg per le utenze domestiche e a 94.164.662 kg per le utenze non domestiche.
“Tra poche settimane circa 50.000 baresi cambieranno le proprie abitudini rispetto alla gestione dei rifiuti con l’introduzione del porta a porta, che in ogni paese o città dove è stato introdotto ha generato costi maggiori per l’acquisto della dotazione strumentale necessaria e per il maggior impiego di personale. Inoltre abbiamo previsto un servizio speciale dedicato al monitoraggio nella fase di attivazione del nuovo servizio, in modo da accompagnare i cittadini in questa fase – ha dichiarato Pietro Petruzzelli -. Per supportare e mitigare gli effetti di questa novità abbiamo scelto consapevolmente di NON gravare sui cittadini grazie agli utili che l’Amiu è stata in grado di generare nella sua gestione. Confermando, quindi, il valore PEF per abitante pari a 218 euro, Bari si conferma al di sotto dei costi medi per abitante tra le città con più di 150 mila abitanti (236,78 euro dato ISPRA 2016). Anche rispetto alle città del sud con oltre 200.000 abitanti, fotografate dal rapporto Utilitalia 2016, Bari resta al di sotto del costo medio per abitante, stimato su 227,2 euro.
Continueremo anche a stimolare tutti i cittadini non raggiunti dal nuovo servizio a differenziare al meglio i rifiuti per raggiungere il traguardo utile ad avere ulteriori sconti sulla tassa. Nel frattempo continueremo a vigilare sul servizio di pulizia della città, che deve migliorare ma al quale devono contribuire sicuramente anche i cittadini perché i soldi che l’Amiu spende per il ritiro degli ingombranti abbandonati, per la pulizia dei muri dalle scritte dei vandali, per la pulizia delle strade dove si abbandonano i sacchetti sporchi potrebbero essere spesi per migliorare i servizi di cui possono godere tutti i cittadini”.
Sulla base dei coefficienti standard individuati si è provveduto ad elaborare le tariffe come indicato di seguito. (in allegato)
Determinate le nuove tariffe, maggiori di quelle precedenti a causa dell’aumento del costo complessivo inserito nel PEF 2017, che riporta i costi del servizio porta a porta, l’amministrazione comunale ha scelto di incentivare l’iniziativa sopperendo, per l’anno 2017, all’incremento dei costi, con la concessione di un’agevolazione sulle tariffe, assicurando la copertura con risorse derivanti dalla fiscalità generale del comune. Nello specifico l’agevolazione sarà interamente coperta dalla somma derivante dalla maturazione di un utile da parte di AMIU spa.
Pertanto le tariffe approvate sono state così rimodulate :(in allegato)
Detto ciò, restano invariate le esenzioni e le agevolazioni previste per il 2016.
NON pagano la Tari
Nuclei familiari con reddito ISEE inferiore a 5000 euro
* Nuclei familiari formati da 6 o più persone con reddito inferiore a 25.000 euro
* Nuclei familiari composti da ultra ottantenni con reddito inferiore a 10.000 euro
Inoltre è confermata la riduzione del 25% della parte variabile della tariffa per i nuclei familiari residenti nei quartieri virtuosi che superano il 50% di raccolta differenziata.
Secondo i dati a diposizione della ripartizione Tributi del Comune di Bari per il 2017 è aumentato il numero dei nuclei famigliari che rientrano nelle fasce di esenzioni e agevolazioni. Per questo l’amministrazione comunale ha stanziato in bilancio ulteriori risorse per farsi carico delle copertura di queste somme.
Sono inoltre esenti dalla Tari i locali individuati dal Comune ed affidati a Onlus, per la realizzazione dei servizi sociali, a condizione che nelle convenzioni sia prevista la copertura del servizio di smaltimento dei rifiuti a carico del Comune.
Le altre imposte previste sono:
IMU – Il Comune di Bari ha previsto per l’IMU sulla seconda casa una serie di sconti rispetto al 2016.
Sconto del 50% per tutte le famiglie che concedono l’immobile in comodato d’uso ad un parente entro il primo grado.
Sconto del 25% per le unità immobiliari locate con contratti agevolati (nella sostanza l’aliquota agevolata dal 4 per mille dell’anno scorso si riduce al 3 per mille nel 2016).
Tasi – Gli unici immobili soggetti al pagamento dell’imposta sono i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita.
Non esiste nessuna imposta sulla prima casa.
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