Decaro: “Un polo per l’arte e la cultura nel cuore della città”
BARI – La giunta comunale ha approvato lo studio di fattibilità denominato “Azioni di Sistema-Interventi Strategici: Regione Puglia Area metropolitana di Bari. Recupero e valorizzazione dell’area ex Caserma Rossani”, che prevede la realizzazione dell’Accademia delle Belle Arti presso gli edifici D, E, H nella zona sud dell’area del grande complesso sito nel quartiere Carrassi.
L’intervento per un importo complessivo pari a 18 milioni di euro è interamente finanziato nell’ambito del Patto per Bari –realizzazione del Polo didattico ed artistico con l’Accademia alle Belle Arti – siglato tra la Città metropolitana e il Governo a maggio 2016.
Nell’ambito della definizione degli asset e degli interventi da inserire nel Patto, la Città metropolitana ha avviato un processo di co-pianificazione e co-progettazione con tutti i Comuni dell’area metropolitana di Bari, le istituzioni, il partenariato socio economico e gli stakeholders del territorio.
Tra questi, è emersa la necessità di realizzare a Bari un Polo didattico ed artistico con l’Accademia alle Belle Arti, in modo da individuare una nuova sede per l’Accademia barese, ubicata oggi in via Re David e connettere la stessa ad una serie di funzioni culturali e logistiche maggiormente spendibili sul territorio e tra gli utenti.
In tal caso, il sito della ex caserma Rossani, già oggetto di valorizzazione da parte del Comune di Bari, con la riqualificazione dell’edificio che oggi ospita l’Urban center, l’imminente cantierizzazione del grande parco urbano e i lavori del polo bibliotecario regionale, già finanziati e appaltati, si è reso idoneo e disponibile per ospitare il nuovo polo che sarà completato con la realizzazione del Liceo Artistico “De Nittis-Pascali”, plesso “De Nittis”, attualmente allocato in Bari alla Via Timavo, presso la Caserma Sonnino.
Successivamente l’idea progettuale del Polo artistico è stata sottoposta e ratificata dal percorso partecipativo Ri-Accordi urbani, che si è occupato nello specifico dei progetti di rigenerazione riguardanti la ex Caserma Rossani, e subito dopo il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca Scientifica, la Città Metropolitana di Bari, il Comune di Bari, l’Accademia delle Belle Arti di Bari hanno sottoscritto apposito atto di intesa finalizzato a dare impulso alle attività di progettazione e realizzazione del predetto polo. A dicembre 2017 il Comune di Bari e la Città metropolitana di Bari hanno sottoscritto una apposita Convenzione ex art.30, per la realizzazione degli interventi che, sia pur territorialmente collocati nel territorio di competenza del Comune di Bari, assumono un rilievo metropolitano, in considerazione della rilevanza che rivestono per l’intera Terra di Bari, fra i quali è compresa la realizzazione del già citato Polo didattico ed artistico con l’Accademia delle Belle Arti, attesa la localizzazione nel centro cittadino e la prossimità con le stazioni ferroviarie e delle autolinee con conseguente facilità di accesso per i fruitori del medesimo Polo.
Lo studio di fattibilità, approvato in questi giorni, parte da un’analisi dettagliata del fabbisogno dell’Accademia, quantificato sia attraverso un confronto diretto con i rappresentanti istituzionali e i tecnici della Città Metropolitana di Bari, che – indirettamente – recependo documentazione dai referenti degli istituti medesimi, che prevede una richiesta di superficie di circa 8000mq per circa 850 studenti impegnati in una serie di attività collaterali che lasciano presagire una strategia di potenziamento e sviluppo dell’accademia.
A partire dalla richiesta pervenuta dalla Direzione dell’Academia di Belle Arti, è stata elaborata un’ipotesi dettagliata di distribuzione delle funzioni a seconda delle caratteristiche tipologiche e distributive degli edifici esistenti. L’ipotesi distributiva tende a tenere insieme le cattedre con tutte le funzioni anche accessorie: negli edifici “D” ed “E” mentre l’Edifico “H” sarà destinato alle funzioni centrali e solo in parte, a funzioni didattiche.
L’Edificio “H”, in origine dormitorio della caserma, è prevalentemente suddiviso in ambienti di piccole dimensioni. Tali ambienti, soprattutto al piano superiore dell’edificio, sono apparse adatte ad accogliere gli uffici della dirigenza, dell’amministrazione, gli uffici tecnici, gli archivi e i magazzini, le sale riunioni per gli organi collegiali, oltre agli studi dei docenti. Nelle prossime settimane il Comune di Bari predisporrà gli atti di gara per affidare i successivi livelli di progettazione.
“Il progetto del nuovo Polo artistico nella ex caserma Rossani risponde a più di un obiettivo che ci eravamo prefissati – spiega il sindaco di Bari Antonio Decaro -: la riqualificazione e la valorizzazione di un sito di grande valore e dalle grandi potenzialità ubicato al centro della città quale è la ex caserma Rossani, individuare una nuova sede per l’Accademia delle belle arti, dismettendo una locazione passiva importante, limitare al minimo il consumo di altro suolo e investire sulla qualità dell’offerta didattica di una delle istituzioni scolastiche più importanti del nostro territorio, capace di generare valore aggiunto con ricadute importanti, sia in chiave di sviluppo culturale e artistico sia economica. Noi crediamo che ci siano tutti i presupposti per creare nella ex caserma Rossani un vero e proprio hub della cultura e dell’arte su scala regionale, se teniamo conto che a breve partiranno i lavori della Public library regionale e del grande parco urbano con cui l’accademia dialogherà in maniera sinergica. A questi si aggiunge il vantaggio della vicinanza alle più importanti infrastrutture di trasporto della città: la stazione centrale, oggetto anch’essa di riqualificazione, e il futuro parcheggio per gli autobus urbani ed extraurbani. Per quanto riguarda invece la sede del liceo artistico De Nittis, la Città metropolitana sta già lavorando per una soluzione che inquadri l’istituto superiore nella caserma dell’aeronautica militare di corso Sonnino, su cui siamo già in trattativa con l’agenzia del demanio per la permuta a titolo gratuito”.