BARI – È stata inaugurata questa mattina la nuova Casa della Neogenitorialità nel Centro servizi per le Famiglie di San Paolo e Stanic, in via Marche 1. Il secondo servizio del genere che si aggiunge a quello avviato due settimane fa a Santa Rita.
All’inaugurazione sono intervenuti l’assessora al Welfare Francesca Bottalico, il direttore U.O.C. Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale San Paolo Giovanni Di Vagno, il presidente del Municipio III Nicola Schingaro, il presidente della Fondazione Giovanni Paolo II onlus Giovanni Antonio Vessia, l’assistente sociale Anna Campioto, la coordinatrice del Centro servizi per le famiglie Valentina Marzano e Antonella Favia, coordinatrice della Casa della Neogenitorialità.
La Casa della Neogenitorialità nasce come servizio connesso e in rete a quello del Centro servizi per le Famiglie territoriale e offre una serie di interventi sperimentali e gratuiti, in rete con i servizi presenti sul territorio, in favore di neogenitori e neonati, con un’attenzione specifica alle mamme partorienti sole e\o in condizione di fragilità socio-economica
La “presa in carico” e la cura dei genitori e dei loro bambini avviene attraverso un percorso integrato che comprende azioni di sostegno, accompagnamento pre e post nascita e percorsi socio-culturali di promozione alla genitorialità.
“Il nostro impegno a sostegno della natalità e dei bambini oggi si amplia con la nascita della nuova Casa della Neogenitorialità a supporto della scelta di aver un bambino nonostante le difficoltà educative, sociali ed economiche – ha commentato l’assessora al Welfare Francesca Bottalico -, specialmente per l’accompagnamento a neopapà e neomamme nel periodo della gravidanza e, successivamente, a domicilio, per sostenerli nei momenti di vulnerabilità e prevenire la depressione post parto. Un servizio gratuito, promosso dall’assessorato come ponte tra presidi ospedalieri, centro educativo, casa e territorio, sia di carattere educativo sia socio-sanitario, con l’ausilio di ostetriche, psicologici, pediatri, educatori, assistenti sociali, mediatori interculturali, esperti di allattamento e genitorialità. Il servizio, aperto a tutta la città, lavorerà in rete con consultori e servizi territoriali.
In questi anni i servizi per la prima infanzia si sono quadruplicati e questo ha permesso di prevenire situazioni di marginalità e vulnerabilità offrendo una rete di azioni e presidi per supportare la difficilissima ma straordinaria esperienza del diventare genitore e dell’essere famiglia in tutte le sue forme”.
“È sempre un’ottima notizia quando abbiamo la possibilità di parlare di un ulteriore servizio messo a disposizione di una comunità, e soprattutto di quei segmenti che al suo interno sono caratterizzati da maggiore fragilità – ha aggiunto Nicola Schingaro – . E quindi, in qualità di presidente del Municipio 3, non posso che essere contento della nascita di una Casa della Neogenitorialità all’interno del Centro servizi per le famiglie, nel quartiere San Paolo.
Questa ‘casa’, dotata di varie ‘stanze’ (per ascolto, consulenze, laboratori e così via), saprà di certo offrire un aiuto concreto alle ‘nuove’ famiglie, ai neogenitori e ovviamente alle bimbe e ai bimbi che potranno ‘abitarla’”.
“La casa della Neogenitorialità – ha sottolineato Antonella Favia – è un servizio innovativo, di supporto alle famiglie con bambini e bambine fino ai 1000 giorni di vita. Il periodo compreso tra il concepimento e i tre anni d’età è infatti fondamentale per la vita di ognuno, perché si pongono le basi per un adeguato sviluppo fisico e psichico del bambino”.
Diverse le azioni previste: dall’home visiting, una sorta di affiancamento ai genitori nel loro contesto familiare da parte dell’equipe multidisciplinare, al sostegno genitoriale nella promozione di metodi educativi differenti, fino alla costituzione di gruppi di ascolto e mutuo aiuto tra neogenitori, finalizzati a favorire lo scambio tra genitori di buone pratiche, il dialogo e il mutuo aiuto e la pratica del massaggio neonatale. Inoltre, ogni primo martedì del mese, presso l’ospedale San Paolo – il reparto di Ostetricia e Ginecologia – si riunirà un gruppo di mutuo aiuto con le mamme e le donne gestanti accolte in reparto.
La struttura offre anche servizi di mediazione linguistica e culturale della nascita, a sportello e a richiesta, che mirano ad accompagnare i futuri e neogenitori nel caso sussistano ostacoli linguistici o culturali nell’affrontare il percorso nascita.
Completano l’offerta le attività di formazione, informazione e orientamento nel periodo pre e post natale rivolte ai genitori che includono il sostegno relativo alla gravidanza e all’allattamento al seno, alla prevenzione e gestione della depressione pre e post partum, al massaggio neonatale, allo sviluppo cognitivo ed emotivo, al linguaggio, alla tutela della maternità\conciliazione dei tempi di vita e lavoro, al primo soccorso pediatrico, alle tecniche di disostruzione in età pediatrica, alla prevenzione della sindrome della morte in culla (SIDS); alla dentizione e autosvezzamento e allo svezzamento, stettamento e spannolinamento. L’orientamento durante il periodo perinatale prevede inoltre percorsi individualizzati di accompagnamento alla gravidanza.
Infine, nella struttura sarà possibile seguire dei laboratori tematici quali musicoterapia pre-natale, balyayoga, massaggio infantile e musica in culla.
A disposizione dei neogenitori anche i servizi forniti dall’Emporio solidale, per educare al riciclo e al riuso e sostenere i nuclei familiari in difficoltà economica, e lo sportello specialistico per neogenitori, uno spazio di sostegno, socializzazione e formazione per supportare i genitori nel recupero del significato del loro compito educativo.
In occasione dell’inaugurazione odierna, tenutasi nell’ambito della Settimana mondiale dell’allattamento promossa da WABA – World Alliance for Breastfeeding Action, è stato inaugurato anche il baby pitstop.
La struttura sarà aperta dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 15 alle 19.