Con il sostegno dell’assessorato alle Politiche educative
All’incontro con la stampa sono intervenuti l’assessora alle Politiche educative e giovanili Paola Romano, il rettore della Basilica di San Nicola Ciro Capotosto, la docente del dipartimento Scienze della Formazione, Psicologia e Comunicazione dell’Università di Bari Loredana Perla, il vicepresidente della Fondazione Myrabilia Andrea Mori, la referente ufficio VI-Politiche per gli studenti dell’Ufficio scolastico regionale Rossella Diana ed Elisabetta Boccia della direzione politiche sociali e relazioni territoriali Coop Alleanza 3.0.
Alla presenza di una rappresentanza delle scuole di Bari, Terlizzi e Molfetta già coinvolte nel progetto sull’identità nicolaiana, sono state illustrate le prossime attività in programma.
“Uno degli obiettivi dell’amministrazione Decaro – ha sottolineato l’assessora Paola Romano – è quello di riscoprire e valorizzare il nostro patrimonio identitario. In questa operazione, non potevamo non partire dalla figura del nostro santo patrono, il santo di Myra, che rappresenta per la nostra comunità un elemento centrale, che accomuna l’intera cittadinanza. In questo momento storico, caratterizzato da un’estrema complessità e da grandi cambiamenti, proprio la figura di San Nicola risulta di estrema attualità: è un santo nero, un Santo che unisce popoli e culture, che ci insegna il valore del dialogo, dell’accoglienza e della tutela dei più piccoli e dei più deboli. Per la prima volta, con questo progetto, riusciamo a mettere insieme le risorse di diverse istituzioni e realtà locali, come la fondazione Myrabilia, i Padri domenicani, l’Università di Bari, la coop Alleanza 3.0., con l’obiettivo di intraprendere un percorso duraturo e integrato sulla conoscenza di San Nicola inteso non solo come figura religiosa ma come parte integrante del nostro patrimonio etico-culturale. Il percorso parte dai più piccoli perché è proprio coinvolgendo i bambini che si riesce a valorizzare la tradizione, e solo partendo dalla tradizione si può creare innovazione e aprire nuove strade alla conoscenza. Partendo dalla Lettera di San Nicola, con l’aiuto di specialisti, abbiamo coinvolto 200 classi di 15 scuole del nostro territorio in una riflessione sui diritti e i desideri dei bambini. I risultati emersi dai laboratori diventeranno oggetto di uno studio dell’Università di Bari, e di una riflessione scientifica sull’infanzia e diventeranno la base di un percorso curricolare verticale che sarà messo a disposizione di tutte le nostre scuole”.
“Il fine di chi fa ricerca e lavora nella scuola è costruire un mondo migliore, un mondo in cui i bambini e le bambine di domani possano vivere meglio. Fondazione Myrabila – ha detto Loredana Perla – ci ha coinvolto in questo progetto sin dall’inizio per organizzare i laboratori nelle scuole con la Lettera di San Nicola che ha coinvolto le scuole di Bari, Molfetta e Terlizzi il 20 novembre del 2015. La lettera, che si è rivolta tanto ai bambini e alle bambine quanto agli adulti è stata, quindi, un pretesto per approfondire all’interno delle classi il tema proposto, sollecitando l’elaborazione e produzione di materiale originale (lettere, racconti, disegni, blog, materiali audiovisivi) che sono al vaglio dei ricercatori del mio dipartimento. Ci sarà una pubblicazione perché crediamo che questo ampio progetto possa portarci a creare un curriculum nicolaiano per le scuole. Tra le future attività c’è in previsione anche uno short-master sull’identità storico-culturale cittadina, centrata sulla rivisitazione della figura di San Nicola, rivolto ad educatori e a docenti delle scuole primarie e secondarie”.
“Un antico proverbio africano dice: “Ci vuole un intero villaggio per educare un bambino”. È per questo che Fondazione Myrabila ha coinvolto partner diversi, dall’università alle scuole, dal Comune ad imprenditori privati, per questo importante progetto che si rivolge ai bambini come agli adulti. Crediamo – ha spiegato Andrea Mori – che la figura carismatica di San Nicola possa essere la definizione di un curriculum scolastico permanente che ci impegnerà sul tema del diritto al futuro che noi adulti dobbiamo garantire all’infanzia. Ci stiamo occupando dei bambini, ma anche della formazione di docenti ed educatori: Non dobbiamo solo interessare i bambini, ma diventare interessanti per loro”.
“Abbiamo sposato questo grande progetto perché pone al centro la valorizzazione di una crescita preziosa, creando una sorta di alleanza educativa tra tanti enti. Abbiamo sempre più bisogno di progetti come questo che creano un mondo di adulti che s’interroga e si mette in ascolto dei più piccoli”, ha dichiarato Rossella Diana dell’Ufficio scolastico regionale.
“Sono due i motivi che ci hanno portato a sostenere questo grande progetto: tutela del territorio e diritti dell’infanzia. Coop ha un animo sociale prima che imprenditoriale, dal 1980 ci occupiamo di educazione al consumo, per cui un progetto come questo che valorizza il mondo dell’infanzia come la tradizione territoriale è in linea con quello che Coop fa dalla sua origine”, ha detto Elisabetta Boccia di Coop Alleanza 3.0.
Con il dipartimento Scienze della Formazione, Psicologia e Comunicazione dell’Università Aldo Moro, infatti, la Fondazione sviluppa un progetto di studio e ricerca attraverso laboratori per le scuole con l’obiettivo di sperimentare una modellistica curriculare sull’identità nicolaiana per la progettazione di unità di competenze disciplinari su temi quali l’identità culturale, la protezione dei diritti, la tutela, l’inclusione e il fare comunità.
Un percorso intrapreso a novembre del 2016 con l’iniziativa “Una lettera da San Nicola per i diritti dei bambini e delle bambine”, che ha interessato le scuole di Bari, Molfetta e Terlizzi, città legate dalla figura di San Nicola e, in particolare, dal suo ruolo di protettore dell’infanzia. Si è, così, immaginato che fosse il Santo a scrivere una lettera ai bambini e alle bambine di tutto il mondo, giunta nelle scuole lo scorso 20 novembre e incentrata sul tema della protezione dei bambini e delle bambine e del rapporto che hanno e dovrebbero avere con la comunità di adulti di riferimento per poter esercitare nella maniera migliore i propri fondamentali diritti.
La lettera, che si è rivolta tanto ai piccoli quanto agli adulti, è stata quindi un pretesto per approfondire all’interno delle classi il tema proposto, sollecitando l’elaborazione e produzione di materiale originale (lettere, racconti, disegni, blog, materiali audiovisivi, manufatti di vario tipo) da parte di scolare/i e insegnanti.
I numerosi materiali prodotti dalle oltre 200 classi coinvolte sono stati raccolti e attualmente sono all’esame dell’equipe della Cattedra di Pedagogia della prof.ssa Loredana Perla del dipartimento Scienze della Formazione, Psicologia e Comunicazione dell’Università Aldo Moro al fine di realizzare una pubblicazione di carattere scientifico e divulgativo e progettare un “curriculum verticale nicolaiano” per le scuole, definito nei suoi elementi strutturali e contenutistici (nodi concettuali, lessico specifico ecc.).
La ricerca, che prevede a latere l’allestimento di una mostra comprendente una selezione del materiale prodotto dalle scuole, sarà presentata a Bari in un convegno scientifico con la partecipazione di esperti locali, nazionali e internazionali.
Le iniziative descritte si terranno tra maggio e ottobre di quest’anno.
Di seguito l’elenco dei circoli didattici e degli istituti comprensivi coinvolti nell’iniziativa “Una Lettera di San Nicola alle bambine e ai bambini”:
· G. Garibadi – Principessa di Piemonte – Bari;
· N. Zingarelli – Anna Frank – Bari
· C. Collodi – C. Perone – Bari
· Umberto I^ – S. Nicola – Plesso Piccinni – Bari
· Falcone Borsellino – Petrignani – Bari
· D’Aosta – M. Polo – Bari
· S. Filippo Neri – Bari
· S. Giovanni Bosco – Plesso Marconi – Bari
· Gabelli – Plesso Falcone (Catino) – Bari
· G. Mazzini – Modugno – Bari
· Lombardi – B. Grimaldi – Bari
· Don Milani – De Fano – Bari
· G. Rodari – Bari
· Massari- Galilei – Plesso Montello – Bari
· Re David – Plessi Gandhi e Iqbal – Bari
· Don Pappagallo – Terlizzi
· San Giovanni Bosco – Terlizzi
· Manzoni- Poli – plessi Cozzoli e Carlo Alberto – Molfetta
· Cosmo Azzollini – Giaquinto – Molfetta
· Pascoli- Battisti – Molfetta
· Scardigno- Savio – Molfetta
· S. Giovanni Bosco – Plesso Zagami – Molfetta
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