Lo rende noto l’assessora all’Urbanistica Carla Tedesco
Durante questa fase, alle città che si candidano a essere Autorità urbane ovvero a gestire in proprio i finanziamenti comunitari, è richiesta l’elaborazione, attraverso un percorso partecipativo, di una strategia integrata di sviluppo urbano sostenibile (SISUS).
La ripartizione Urbanistica in questi mesi ha già elaborato una serie di analisi territoriali nell’ambito dell’aggiornamento del Documento programmatico per la rigenerazione urbana: si tratta di analisi che riguardano punti di debolezza e punti di forza dei diversi quartieri e che includono sia il degrado della città fisica sia il disagio sociale, che tengono in considerazione valori ambientali e culturali, patrimonio pubblico, esigenze di mobilità, di qualità dell’abitare, ma anche beni intangibili e risorse di cittadinanza attiva in grado di attivarsi al fianco dell’amministrazione.
I dati rilevati, insieme agli elementi presenti nelle bozze del Piano Urbanistico Generale e ai risultati del percorso partecipativo del PUG, costituiscono un patrimonio di conoscenze ricco e articolato, che è stato propedeutico alla scelta dell’intervento da candidare ai finanziamenti regionali. Si tratta di documenti preziosi per la costruzione, attraverso un percorso partecipativo, della SISUS richiesta dal bando.
La scelta del IV Municipio è motivata dalla possibilità di realizzare una serie di interventi assolutamente coerenti con gli obiettivi tematici del bando regionale. Tra questi c’è la valorizzazione dei centri storici minori e del paesaggio inteso sia nella sua componente naturalistica, legata alla presenza delle lame, sia nella sua dimensione storico-architettonica e archeologica, nonché del paesaggio agrario vista la presenza di uliveti.
Nel IV Municipio, inoltre, esistono una serie di quartieri di edilizia residenziale pubblica che necessitano di attività di rigenerazione sociale, accanto ad interventi che puntano a migliorare ala qualità dell’abitare, dello spazio pubblico e della vita dei cittadini.
La presenza delle lame può e deve diventare elemento qualificante del progetto per quel territorio, in quanto oltre ad avere una funzione idraulica e paesaggistica importante, costituiscono una traccia del tempo e della storia della parte più antica della nostra città. Il sistema degli ipogei e dei manufatti storici, se adeguatamente valorizzato, può infatti trasformarsi in una leva turistica importante. Così come possono attrarre turisti le feste religiose che, accanto alla dimensione spirituale, hanno un’indubbia componente di folcloristica.
A questo si aggiunge il fatto che sono già attive su questo territorio pratiche di riuso degli spazi portate avanti da start up innovative, come quelle attive nel mercato di Carbonara, e altre possono essere attivate e supportate, come il restauro dell’edificio dell’ex macello dello stesso quartiere, oggetto di un recente sopralluogo con i consiglieri di Municipio.
È possibile, quindi, individuare azioni integrate, che connettano patrimonio pubblico da restaurare e destinare a nuovi usi, percorsi già presenti o da creare, che colleghino questi spazi, e i beni culturali e il tessuto storico dei tre borghi antichi di Carbonara, Ceglie e Loseto, che possono essere in parte pedonalizzati.
Si sta anche lavorando nel dettaglio, come condiviso con la commissione consiliare Urbanistica, sul territorio di Loseto attraverso l’adeguamento del Piano particolareggiato alle prescrizioni regionali. Nel territorio di Ceglie, invece, è in corso una revisione di un piano di riqualificazione che riguarda sia la parte di edilizia residenziale pubblica sia un piano di valorizzazione del patrimonio storico e archeologico del territorio.
Parallelamente, altri soggetti istituzionali e associativi stanno già lavorando ad iniziative di conoscenza e valorizzazione del territorio, come la Carta archeologica, a cura di Sergio Chiaffarata, Serena Brandi e Marco Campese, coordinati dalla professoressa Raffaella Cassano, di cui è stata presentata già una bozza nelle scorse settimane e condivisa con presidente e consiglieri di Municipio. È, inoltre, in corso un laboratorio tecnico degli studenti del Politecnico con la guida della professoressa Calace.
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