Cordoglio espresso in Consiglio Comunale
BARI – In apertura del consiglio comunale il sindaco di Bari Antonio Decaro ha ricordato il dolore della città di Bari nel 36° anniversario della strage di Bologna in cui persero la vita sette cittadini baresi. A seguire il sindaco ha condiviso con i consiglieri il sua cordoglio per la scomparsa di Guglielmo Minervini.
“Oggi vorrei condividere con il consiglio comunale il mio ultimo saluto a Guglielmo Minervini. Lo faccio perché credo che questa regione debba all’uomo, al politico e al significato del suo impegno nelle istituzioni, un caloroso ringraziamento.
Gugliemo Minervini è stato un grande protagonista del percorso istituzionale, politico e sociale che la nostra terra ha fatto negli ultimi dieci anni, tanto da diventarne un simbolo.
Nelle politiche che portano la sua firma oggi si riconosce un’intera generazione, migliaia di ragazze e ragazzi ai quali è stata data la possibilità di credere in se stessi, nei loro talenti e nelle loro possibilità: Guglielmo più di tutti noi ha incarnato questo spirito di protagonismo di cui i giovani pugliesi avevano sete. Le centinaia di messaggi di cordoglio che stanno viaggiando in rete in queste ore, sono la folata di vento che accompagnerà il cammino di Guglielmo ovunque si trovi, rendendolo lieve. Questi stessi messaggi devono invece essere per noi che restiamo, una pesante e straordinaria lezione politica.
Guglielmo Minervini è stato una guida per tanti, senza mai perdere l’umiltà necessaria per lasciarsi guidare in sentieri avventurosi, a volte anche a lui sconosciuti, sentieri in cui Guglielmo si è buttato con coraggio e con un po’ di incoscienza. Uno di questi sentieri lo abbiamo percorso insieme, in una stanza di ospedale, non l’ho mai detto prima, anche a volte litigando, dove insieme abbiamo scritto il nostro piccolo sogno, lasciandoti guidare dalla nostra comune passione per le due ruote.
La stessa passione che nel 2013 ci ha portato ad approvare in Consiglio regionale la prima legge pugliese sulla mobilità ciclistica. Un legge che ha consegnato alle città pugliesi e ai cittadini un diritto: il diritto alla mobilità sostenibile. Era questo il suo cruccio: assicurare gli stessi diritti a tutti, offrendo alle persone quegli strumenti che permettessero loro di essere padrone e responsabili del proprio futuro. Questa mattina ho riascoltato una intervista, che ha fatto a bordo di una strana bici, ancora una volta accompagnato da due ragazzi, che oggi hanno dato vita a una web radio nel loro paese. Mi piace sottolineare questa circostanza perché credo che questo sia il messaggio più importante che Guglielmo ha lasciato alla nostra terra. Non esiste un dopo Minervini, esiste un popolo pugliese dopo le azioni di Guglielmo Minervini.
Per tutti noi resterà vivo l’esempio della sua lotta e del suo amore per la vita.
Nel tuo ultimo messaggio su facebook di domenica scorsa, ancora una volta guidato dalla tua grande forza d’animo, hai scritto: ci risentiamo tra un po’. Sicuro. Questa promessa non l’hai mantenuta, ma puoi stare sicuro che ti perdoniamo!
Ciao Guglielmo”.