BARI – Dopo la sospensione forzata causata dal lockdown, da lunedì 27 luglio il progetto “Ospedalé – Attività ludiche, artistiche ed espressive negli ospedali pediatrici” torna ad animare le strutture pediatriche baresi.
Il servizio dell’assessorato al Welfare, gestito della cooperativa sociale Progetto Città, è affidato a due équipe di animatori che organizzano attività ludiche, espressive e laboratoriali rivolte ai bambini e alle bambine che si recheranno presso l’Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII per visite specialistiche ambulatoriali.
“Finalmente anche Ospedalè riprende appieno le proprie attività – dichiara l’assessora al Welfare Francesca Bottalico -. Fin dal periodo del lockdown abbiamo lavorato alla rimodulazione di tutti i servizi, anche in presenza affinché si potesse accompagnare il rientro dei minori nei centri diurni o nei luoghi di cura, come nel caso dei presidi ospedalieri, in un’ottica di presa in carico integrata offrendo sempre servizi paralleli di sostegno, non solo materiale ma anche psicologico, educativo e sociale, come nel caso del progetto Ospedalè, che per noi rappresenta un intervento ormai storico in grado di agire in modo efficace nei luoghi in cui i bambini vivono maggiormente la loro fragilità e vulnerabilità“.
“Il ritorno degli animatori di progetto Ospedalé è molto atteso – spiega il direttore generale del Policlinico Giovanni Migliore -. L’utilizzo dei linguaggi artistici, espressivi e del gioco è uno strumento di grande sostegno ai processi terapeutici di cura rivolti a bambini e bambine e a ragazzi e ragazze nelle strutture ospedaliere pediatriche, finalizzato a restituire loro una condizione di benessere psico-fisico. Tutto verrà svolto, naturalmente, nel rispetto delle attuali regole che mirano a contenere la diffusione del Covid-19“.
“La ripresa delle attività sarà ovviamente graduale, per ora presso l’ospedale pediatrico Giovanni XXIII – conclude la presidente di Progetto Città Gina Depalma – ed è destinata a bambini e bambine, ragazze e ragazzi che afferiscono alla struttura per prestazioni di tipo ambulatoriale. Tra le attività previste ci sono momenti di gioco che garantiscono il distanziamento fisico e la realizzazione di esperienze di manipolazione e di costruzione di semplici giocattoli con materiali di facile consumo, ad uso esclusivo e individuale. Saranno proposte anche attività di tipo artistico ed espressivo con l’utilizzo di materiali individuali, opportunamente sanificati dopo ogni uso. L’allestimento di spazi di gioco im-permanenti garantirà al tempo stesso il piacere del gioco e il distanziamento interpersonale“.
Ospedalé, attivo dal 2007, è un progetto fortemente radicato tra quelli della rete dei servizi del welfare cittadino e conta annualmente più di 3.000 presenze.
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