Bari, dal 30 maggio si concludono le misure straordinarie attivate durante la fase 1 dell’emergenza

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Bottalico: “Con la fase 2 centralità alle famiglie, ai bambini e ai disabili e sostegno sociale ed economico a chi è ancora in difficoltà”

BARI – L’amministrazione comunale rende noto che, a partire da sabato 30 maggio, anche l’assessorato al Welfare e gli uffici municipali, in un’ottica di superamento della fase 1 dell’emergenza, riprenderanno l’organizzazione e la gestione ordinaria dei servizi sociali ed educativi territoriali.

Infatti a Bari, come nelle altre città italiane, è prevista la conclusione delle procedure straordinarie di sostegno all’emergenza alimentare e farmaceutica attivate dall’assessorato al Welfare per fronteggiare l’emergenza sociale determinata dal lockdown.

Dal 30 maggio tutto il personale del segretariato sociale impegnato in prima linea negli scorsi mesi tornerà a svolgere funzioni ordinarie nei Municipi di appartenenza, ai quali ci si potrà rivolgere per esigenze particolari e per la presa in carico, e saranno disattivate le linee telefoniche predisposte durante la fase acuta dell’emergenza sanitaria e ripristinate le normali linee di ricezione dei Municipi.

Alla stessa data termina la raccolta di nuove istanze per ricevere buoni spesa, kit alimentari e buoni farmaceutici attraverso il sistema Bari Ascolta, mentre la distribuzione di tutti i beni compresi tra le misure anti Covid proseguirà fino all’evasione di tutte le domande già accolte, sempre tramite appuntamento presso i Centri servizi per le famiglie territoriali.

Il lavoro portato avanti grazie all’impegno degli uffici della ripartizione Servizi alla persona, dei Municipi, dei Centri servizi per le famiglie, dell’èquipe di Porta Futuro, degli operatori dell’Ufficio Relazioni con il Cittadino – URP, della ripartizione Innovazione tecnologica, della Polizia locale, del privato sociale, dei medici, degli operatori, psicologi, educatori, della rete dei cittadini attivi e delle associazioni ha consentito in questi mesi di offrire un sostegno non solo alla platea degli utenti storici del Welfare ma anche un numero di persone tre volte maggiore che, a causa dell’emergenza sanitaria, si sono ritrovate improvvisamente in gravi difficoltà.

Questo impegno straordinario in favore delle persone più fragili è stato finanziato con 3.147.696,02 euro, di cui 1.980.186,53 euro rivenienti dal Fondo di solidarietà alimentare statale, 788.783,34 euro rivenienti da trasferimenti regionali per interventi urgenti e indifferibili di protezione sociale e 378.726,15 euro di donazioni trasferite da privati e dal mondo del profit cittadino.

A questa somma si sono aggiunti oltre 100.000 euro di donazioni in beni alimentari e buoni spesa effettuate da aziende e attività commerciali del territorio e da singoli cittadini, ad oggi interamente impegnate.

Sono straordinariamente orgogliosa di come la macchina della solidarietà, gli uffici del Welfare comunale e il privato sociale, che sento di ringraziare profondamente, si siano attivati fin dal primo giorno dell’emergenza – commenta l’assessora al Welfare Francesca Bottalico -. Una squadra di 1.000 persone tra operatori, assistenti sociali, funzionari e volontari pubblici e privati che hanno offerto la propria disponibilità senza risparmiarsi, mettendo a rischio la propria salute e quella dei propri familiari per rispondere ad una moltitudine di richieste di aiuto.

In soli 80 giorni di emergenza abbiamo risposto e avviato complessivamente circa 58.000 interventi (tra buoni spesa, buoni farmaceutici, kit alimentari, beni “una tantum” e altri interventi, dalle consulenze psicologiche alle uscite delle unità di strada) e da tre settimane abbiamo ripreso tutte le attività e rimodulato i servizi sociali e socio-culturali rivolti alle famiglie, ai disabili e agli anziani. Tra pochi giorni saranno pubblicati gli avvisi per garantire sostegno educativo, sociale ed economico in favore di ulteriori 200 famiglie in difficoltà con minori e degli anziani.

Avvieremo inoltre la distribuzione di circa 6.600 kit di emergenza e sostegno – alimentari, di igiene personale e destinati all’infanzia – tra le persone senza dimora e in povertà estrema.

Con la fase 2 si apre una nuova stagione per il Welfare che, valorizzando il patrimonio di competenze di questi anni, sia capace di aprirsi ai nuovi bisogni in un’ottica di innovazione sociale e rivalutazione degli spazi pubblici a partire dal periodo estivo e dai tempi di conciliazione dei tempi vita-lavoro per tanti genitori che in questi giorni stanno rientrando al lavoro ma anche per i tanti bambini che hanno sofferto più di altri l’isolamento domiciliare.

In particolare a loro va la nostra attenzione: a breve presenteremo il cartellone delle attività estive che offrirà la possibilità di ritagliare degli spazi di vacanza sociale urbana per le tante famiglie e i cittadini che, a causa delle difficoltà economiche, non potranno permettersele, e spazi sociali per leggere attraverso la promozione della lettura e il lavoro della comunità solidale che in questi anni abbiamo portato avanti“.