Online l’avviso per quanti vogliano contribuire ad assicurare il diritto allo studio a tutti gli studenti baresi
BARI – L’assessora alle Politiche educative e giovanili Paola Romano rende noto che è online sul sito del Comune di Bari, a questo link, l’avviso per manifestazioni di interesse a sostenere le scuole baresi attraverso la donazione di dispositivi tecnologici a supporto della didattica a distanza.
Nel dettaglio, il Comune di Bari è interessato ad acquisire donazioni di materiale informatico, nuovo o usato da rigenerare, da destinare agli studenti in condizioni di maggiore fragilità che frequentano le scuole primarie e secondarie della città.
L’avviso è rivolto agli enti del Terzo Settore – quali associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, imprese sociali -, ad altri soggetti associativi senza scopo di lucro – ad esempio associazioni di categoria, rappresentanze, associazioni culturali e ricreative – nonché a imprese private.
L’offerta di donazione in risposta all’avviso dovrà essere accompagnata dalla compilazione del modulo allegato al bando, disponibile anche sul sito internet del progetto Brand gnu (brandgnu.comune.bari.it).
Al fine di concordare il trasferimento dei beni, è necessario mandare una mail all’indirizzo brandgnu@comune.bari.it o contattare i recapiti pubblicati sulla pagina brandgnu@comune.bari.it/contatti, negli orari indicati.
Il modello compilato dovrà essere consegnato agli incaricati del Comune di Bari insieme ai dispositivi donati. I soggetti donatari riceveranno una ricevuta di avvenuta consegna, riportante il codice univoco della domanda, da conservare a cura del partecipante. Nella ricezione delle offerte di donazione sarà riconosciuta priorità in base alla quantità di dispositivi donati che, preferibilmente, non dovranno essere inferiori alle 5 unità.
“Sin dall’avvio della chiusura delle scuole disposta dal Governo per arrestare la diffusione del contagio – dichiara Paola Romano – abbiamo ricevuto centinaia e centinaia di segnalazioni sulle difficoltà che purtroppo molte famiglie incontrano nel far partecipare i propri figli alle attività didattiche online, e questo per diverse ragioni: magari perché il computer di casa è uno solo e serve ai genitori per lavorare, o perché nel nucleo familiare ci sono più figli minori, tutti con impegni didattici contemporanei o, nella peggiore delle ipotesi, perché in casa non c’è né un computer né una connessione internet. Per questo, grazie anche al sostegno dell’Ufficio scolastico regionale, abbiamo avviato un censimento per individuare gli alunni in difficoltà, con l’obiettivo di avere una fotografia del bisogno, e oggi, grazie alla collaborazione con l’assessorato all’Innovazione tecnologica, pubblichiamo questo avviso rivolto alle realtà del territorio che vogliano aiutarci ad assicurare ai bambini e ai ragazzi delle nostre scuole il diritto concreto allo studio, anche in un periodo difficile come quello che stiamo attraversando. I dispositivi che saranno donati, se usati, verranno formattati e rigenerati grazie a Brand Gnu, un progetto che il nostro Comune porta avanti da anni per ridurre il divario digitale tra i cittadini baresi. Ringrazio sin d’ora tutti coloro i quali risponderanno al nostro appello che guarda al presente, e soprattutto al futuro, degli studenti baresi“.
“Dobbiamo puntare, grazie al sostegno delle aziende che hanno già aderito e a quelle che stanno aderendo in queste ore, e che si aggiungono allo sforzo anche finanziario messo in campo dall’amministrazione comunale, a non lasciare nessun allievo indietro in questo momento – commenta il vicesindaco e assessore all’Innovazione tecnologica Eugenio Di Sciascio -. Oggi più che mai dobbiamo evitare che persista un divario digitale e lavorare perché le scuole possano mantenersi in contatto con i bambini e i ragazzi, altrimenti la didattica a distanza rischia di trasformarsi in un diritto negato e noi faremo tutto il possibile perché ciò non avvenga“.
Il progetto “Brand Gnu” è partito nel 2012 con l’obiettivo di trasformare computer considerati rifiuti speciali in strumenti per agevolare l’apprendimento delle competenze digitali. Su tutte le macchine recuperate viene installato solo un software libero (open source) in grado di soddisfare gratuitamente le esigenze di tutti gli utenti: dalla scrittura di un documento o di un foglio di calcolo (LibreOffice) alla navigazione web e all’ascolto di musica (firefox e vlc). Il progetto è stato già insignito di alcuni riconoscimenti: menzione speciale nella categoria “Cittadinanza e Competenze digitali” del premio OpenGov Champion organizzato e promosso dal dipartimento della Funzione Pubblica della presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con l’Open Government Forum (luglio 2017), certificato di eccellenza per il progetto 100 Mete d’Italia (dell’Anna Editore), per la categoria Premio Melograno, per essersi “distinto per le attività sociali rivolte a famiglie, anziani e disabili e per aver favorito l’integrazione” (novembre 2017).