BARI – Oggi, venerdì 19 marzo, alle ore 19, in occasione del quarto incontro del progetto Agorà del Centro per la legalità e la nonviolenza “Antonino Caponnetto” del Municipio II, si terrà la presentazione del documentario “La filiera non etica. Dai campi ai supermercati” del regista foggiano Antonio Fortarezza.
Alla presentazione, insieme a Fortarezza, interverranno Yvan Sagnet, attivista e fondatore dell’associazione NoCAP, ed Enrica Simonetti, giornalista de La Gazzetta del Mezzogiorno, autrice del libro inchiesta “Morire come schiavi – la storia di Paola Clemente nell’inferno del caporalato”, edizioni Imprimatur.
Sarà possibile seguire la presentazione del documentario sulla pagina Facebook del Centro Caponnetto e sul canale Youtube della cooperativa sociale Il Nuovo Fantarca a partire dalle ore 19: per la visione del film occorre prenotarsi inviando una mail a centrocaponnetto@libero.it. A prenotazione avvenuta sarà inviata una password tramite cui visionare il documentario sulla pagina web www.centrocaponnettobari.it.
Il documentario inizia da uno degli ultimi incendi scoppiati nella baraccopoli chiamata Gran Ghetto nelle campagne della provincia foggiana, che precedette lo sgombero deciso dalla Regione Puglia e raccoglie le testimonianze di alcune persone che lì avevano trovato ricovero. Prosegue raccontando la filiera agroalimentare che intercetta manovalanza, anche nei suoi risvolti più perversi, proprio dai flussi migratori verso l’Italia. Migranti che vengono risucchiati e soggiogati dal sistema di sfruttamento incardinato sul caporalato. Oltre al caporalato c’è un sistema articolato fatto anche di agricoltori senza scrupoli, di imprese agroalimentari, di trasporto gestito da padroncini sotto schiaffo delle industrie di trasformazione, di grande distribuzione organizzata, posta al vertice della filiera, che impone logiche di marketing finalizzate al maggior profitto possibile a discapito degli altri attori. Fino a perdersi in sistemi di vendita/acquisto online globali difficilmente controllabili sotto il profilo legislativo. Un sistema dove molti agiscono oltrepassando i limiti dell’etica e della legalità attraverso compiacenze nel mondo delle professioni o della pubblica amministrazione, attraverso evasione fiscale e frodi.
La risposta alla filiera non etica l’ha costruita partendo dalla Puglia proprio Yvan Sagnet che ha avviato, meno di due anni fa, la prima filiera etica in Italia contro il caporalato nel settore agricolo, dando vita all’associazione NoCap che oggi occupa centinaia di lavoratori tolti letteralmente dalle mani dei caporali, impiegati con regolare contratto di lavoro in decine di aziende operanti in Puglia, Basilicata e Sicilia