Bari

Bari, giunta approva la proposta del Piano sociale di zona 2018/20: € 67.919.801 di risorse complessive per il principale atto di programmazione del Welfare

Bottalico: “Lo strumento guida per rispondere ai bisogni sociali dei cittadini e a una città in pieno cambiamento”

BARI – La giunta comunale ha preso atto della proposta di Piano sociale di zona 2018/20 dell’Ambito territoriale sociale di Bari, presentata dall’assessora al Welfare Francesca Bottalico, così come condivisa con la Cabina di regia territoriale dello stesso ambito.

Il Piano sociale di zona è il principale atto di programmazione del welfare che l’ufficio di Piano del Comune di Bari ha predisposto, sulla base delle indicazioni del IV Piano regionale delle politiche sociali 2017/20, attraverso un percorso di progettazione partecipata con il privato sociale, il volontariato laico e cattolico, i sindacati e i partner istituzionali (ASL Bari, città metropolitana, Ministero di giustizia, Scuole, Provveditorato). Il documento si compone di una parte descrittiva e di molteplici allegati e, sulla base di un’analisi dei bisogni sociali presenti nel Piano regionale delle politiche sociale, individua i servizi attivi e quelli da attivare nell’ambito territoriale di Bari con le relative risorse finanziarie. Alcuni dei servizi sono “storici”, altri invece sono nuovi e vengono attivati in relazione ai bisogni sociali emergenti.

Una serie di servizi inseriti nel Piano è, inoltre, gestita con la ASL Bari in quanto di natura socio-sanitaria, perché supporta i cittadini, oltre che con interventi sociali, anche con interventi di carattere sanitario.

La programmazione inserita nel Piano per le annualità 2018/20 prevede anche degli obiettivi di servizio da raggiungere nel triennio su indicazione regionale, perché individuati nel IV Piano regionale delle politiche sociali, che nell’ambito di Bari risultano per la gran parte già raggiunti.

La proposta di Piano sociale di zona dell’ambito di Bari, predisposta al termine di un percorso di progettazione partecipata avviato a gennaio 2018, prima della presa d’atto da parte della giunta, è stata condivisa, oltre che con i sindacati, con il partenariato istituzionale nella Cabina di regia territoriale del 10 luglio scorso, durante la quale il sindaco Decaro, presidente del coordinamento istituzionale dell’ambito di Bari, ha sottoscritto con la dott.ssa Porfido, direttore del Distretto di Bari, un accordo di programma per la realizzazione di un sistema integrato di interventi, servizi sociali e socio-sanitari nell’Ambito territoriale di Bari.

È stato sottoscritto, altresì, con le organizzazioni sindacali più rappresentative, un protocollo d’intesa per l’attuazione e la valutazione partecipata del Piano sociale di zona.

Il 12 luglio scorso il Piano sociale di zona, come condiviso dal coordinamento istituzionale in Cabina di regia, è stato trasmesso agli uffici regionali per l’istruttoria di compatibilità dello stesso con il Piano regionale delle politiche sociali.

Non appena la Regione licenzierà il Piano, verosimilmente entro i primi giorni della settimana prossima, entro fine mese si procederà alla definitiva approvazione del documento in una conferenza di servizi alla quale parteciperanno il Comune di Bari, la Città metropolitana e la ASL Bari nonché i componenti del coordinamento istituzionale.

Successivamente il piano diventerà operativo.

Si tratta del risultato di un lungo lavoro – commenta l’assessora al Welfare Francesca Bottalico – per il quale ringrazio tutti coloro che, nei diversi ruoli, hanno contribuito a progettare la programmazione sociale per il triennio 2018/20 che sarà lo strumento guida per rispondere ai bisogni sociali dei cittadini e a una città in pieno cambiamento: un percorso ancora più significativo perché ha sperimentato una forma di welfare partecipato attraverso il coinvolgimento delle più di 130 realtà sociali, socio-sanitarie, culturali, del volontariato, laico e cattolico, dei sindacati e delle istituzioni che hanno condiviso con noi il percorso di analisi e programmazione, formulando proposte poi totalmente acquisite nella nuova programmazione.

Parallelamente il percorso è stato accompagnato da un lavoro di valutazione dei servizi tradizionali presenti nel piano attraverso 1474 interviste somministrate ai cittadini che fruiscono dei servizi, al fine di rilevarne il grado di soddisfazione e di raccogliere segnalazioni di eventuali criticità utili a rimodulare gli stessi servizi. Un lavoro straordinario che ha coinvolto complessivamente 2178 utenti dei servizi e realizzato grazie al contributo dell’URP del Comune.

L’esperienza maturata in questi anni a contatto con criticità già note e nuove emergenze sociali ci ha consentito di confermare alcune azioni e di individuarne altre, a carattere innovativo e sperimentale, anche a livello nazionale, al fine di permettere il passaggio sempre più da una forma assistenziale a un welfare capace di alimentare dinamiche inclusive, generative e di cittadinanza attiva, grazie anche al consolidarsi e all’avvio di importanti reti territoriali, promosse dall’assessorato in linea con le esperienze di welfare di comunità, ad oggi capaci di coinvolgere più di 400 attori, pubblici e privati, attenti e sensibili ai cambiamenti in atto. Attraverso un nuovo approccio organizzativo e dei servizi si è inteso anche favorire pratiche sociali capaci di andare oltre i target più tradizionali, con l’obiettivo di affrontare dimensioni nuove e trasversali del disagio sociale in grado di ascoltare i nuovi fenomeni sociali legati alla disgregazione sociale, la solitudine, le vecchie e nuove povertà, l’immigrazione, la violenza, la discriminazione e allo sviluppo dei social media. Particolare attenzione è stata e sarà data alla promozione di servizi che si muovono verso il cittadino con unità mobili e itineranti, in orari flessibili e più vicini ai tempi dei cittadini, anche quelli più giovani, con linguaggi plurimi e differenziati, penso ai segretariati on the road, alle unità di strada notturne e al sistema di educatori, mediatori e operatori di strada, alla realizzazione di strumenti informatici e mediatici che diffondano e accolgano le richieste di tutti i cittadini, anche dei più vulnerabili e non autosufficienti”.

Questi alcuni dei numeri del Piano sociale di zona 2018/20 dell’Ambito territoriale di Bari:

· 5 sedute di progettazione di cui una con i sindacati e il partenariato istituzionale e le altre con il terzo settore, articolate per area di intervento (povertà immigrazione e welfare d’accesso; anziani disabilità e contrasto alle dipendenze; minori, famiglie e contrasto alla violenza di genere; inclusione lavorativa e servizi per l’infanzia);

· 130 realtà candidate alla partecipazione del percorso di progettazione;

· 107 realtà effettivamente coinvolte nella progettazione;

· 33 progettualità presentate dai partecipanti per arricchire la proposta di Piano;

· 24 patti di partecipazione sottoscritti con partner del terzo settore;

· 87 tra servizi e progetti previsti nel Piano sociale di zona 2018/20

· € 67.919.801,69 le risorse complessive programmate nel Piano.

Di seguito, l’ elenco dei servizi e progetti previsti nel Piano sociale di Zona 2018/20:

1. Strutture residenziali per minori – Gestanti madri con figli

2. Strutture residenziali per minori – SPRAR minori

3. Strutture residenziali per minori – Gestanti madri con figli migranti (artt. 74 e 75 RR 4/2007)

4. Abbattimento barriere architettoniche – Contributi per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati

5. Altre strutture residenziali per disabili e anziani – Case riposo anziani (art. 65 RR 04/2007)

6. Altre strutture residenziali per disabili e anziani – RSA-RSSA anziani (art. 66 e 67 RR 4/2007)

7. Altre strutture residenziali per disabili e anziani RSA e RSSA disabili (artt. 58 e 59 RR 4/2007)

8. Altre strutture residenziali per disabili e anziani RSA e RSSA migranti e senza dimora, anziani e disabili e servizio sperimentale di accoglienza temporanea adulti senza dimora in disagio sociale estremo nelle more dell’UVM

9. Rete di servizi e strutture per il disagio psichico Affido adulti disabili (art. 97 RR 4/2007)

10. Rete di servizi e strutture per il disagio psichico SEMI (art. 87-bis RR 4/2007)

11. Percorsi di autonomia abitativa e inclusione socio-lavorativa per vittime di violenza

12. Altri servizi per soggetti disabili, anziani e n.a. – Trasporto sociale per persone con disabilità

13. Altri servizi per soggetti disabili, anziani e n.a. – Affido anziani (art. 98 RR 4/2007)

14. Altri servizi per soggetti disabili, anziani e n.a. – Trasporto disabili verso strutture riabilitative (Legge Regionale 4/2010 e art. 46 L. 104/92)

15. Altri servizi per soggetti disabili, anziani e n.a. – Soggiorno estivo terapeutico riabilitativo per disabili

16. Altri servizi per soggetti disabili, anziani e n.a. – Soggiorni termali per grandi invalidi

17. Interventi economici mirati – Sostegno economico per famiglie numerose

18. Interventi economici mirati – Contributi per disabili (Creatività e movimento oltre le barriere)

19. Interventi economici mirati – Contributi alla povertà

20. Interventi economici mirati – Contributi economici straordinari mirati (Municipi)

21. Interventi economici mirati – Misure di sostegno economico art. 5 Legge 45/2013 (detrazioni all’addizionale IRPEf per famgile numerose)

22. Altri servizi per minori e famiglie – Attività ludiche negli ospedali pediatrici

23. Altri servizi per minori e famiglie Centri di Assistenza Fiscale – Convenzioni con i CAF autorizzati operanti sul territorio cittadino per servizi “Bonus gas, Energia elettrica, Assegni di maternità e nuclei familiari ed altre prestazioni sociali agevolate”.

24. Altri servizi per minori e famiglie – Integrazione scolastica bambini Rom, Sinti e Caminanti

25. Altri servizi per minori e famiglie – Progetto PIPPI (Programma di Intervento per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione)

26. Altri servizi per minori e famiglie – Biblioteca dei Ragazzi

27. Altri servizi per minori e famiglie – Animazione territoriale

28. Altri servizi per minori e famiglie – Servizio Sperimentale Centro Polivalente per minori ( La Casa delle bambine e dei bambini )

29. Altri servizi per minori e famiglie – Servizio sperimentale Case di comunità: co-housing in appartamenti (art. 33 c. 4 RR 4/2007)

30. Altri servizi per migranti e senza dimora – Contributi per il sostegno ad attività di mensa e dormitori per persone in povertà estrema

31. Altri servizi per migranti e senza dimora – HUB dell’economia solidale

32. Altri servizi per migranti e senza dimora – SPRAR adulti

33. Altri servizi per migranti e senza dimora – Alloggio sociale per adulti in difficoltà (art. 76 RR 4/2007)

34. Altri servizi per migranti e senza dimora – Affido adulti immigrati in difficoltà (art. 97 RR 4/2007)

35. Asili nido e altri servizi socio-educativi per la prima infanzia

36. Asili nido e altri servizi socio-educativi per la prima infanzia – PAC infanzia prolungamento orario

37. A sili nido e altri servizi socio-educativi per la prima infanzia PAC infanzia – Servizio ludico ricreativo (Libertà)

38. Asili nido e altri servizi socio-educativi per la prima infanzia – Abilita Educational – intervento diretto a garantire il servizio educativo nei nidi a titolarità pubblica nella periodo estivo.

39. Buoni conciliazione infanzia centri ludici art. 90 RR 4/

40. Centro di Ascolto per le famiglie – Servizi integrati per le famiglie ex artt. 93-103 RR 4/2007

41. Centri di ascolto per le famiglie – Educativa di Strada

42. Educativa domiciliare per minori – Home Maker (art. 87-bis RR 4/2007)

43. Rete e servizi per la promozione dell’affido familiare e dell’adozione – Affido familiare – equipe

44. Rete e servizi per la promozione dell’affido familiare e dell’adozione Affido familiare

45. Servizi a ciclo diurno per minori Centri socio-educativi diurni (art. 52 RR 4/2007) per minori

46. Servizi a ciclo diurno per minori Centro Aperto Polivalente – CAP minori – art. 104 RR 4/2007

47. Rete di servizi e strutture per PIS Rete di Pronto Intervento Sociale – PIS (art. 85 RR 4/2007)

48. Rete di servizi e strutture per PIS Interventi sperimentali a bassa soglia in favore di cittadini senza fissa dimora: Case di comunità (art. 33 c. 4 RR 4/2007)

49. Rete di servizi e strutture per PIS Interventi sperimentali a bassa soglia in favore di cittadini senza fissa dimora: Dormitori (art. 81-ter RR 4/2007)

50. Reti di servizi e strutture per PIS Servizio sperimentale di pronta accoglienza per adulti con problematiche sanitarie

51. Reti di servizi e strutture per PIS Interventi di rafforzamento dei servizi di pronto intervento sociale (personale specializzato, beni di prima, necessità e servizi complementari alla bassa soglia)

52. Rete di servizi e strutture per PIS Centro accoglienza diurna art. 33 c. 4 RR 4/2007

53. Percorsi di inclusione socio-lavorativa Casa delle culture

54. Percorsi di inclusione socio-lavorativa Mensa casa delle Culture

55. Percorsi di inclusione socio-lavorativa Habitare -individuazione, attraverso criteri multidimensionali di condizione di povertà relativa e/o assoluta e/o rischi povertà, di un set di destinatari per l’attuazione di un piano di accompagnamento alla casa

56. Percorsi di inclusione socio-lavorativa Laboratorio Cantiere

57. Percorsi di inclusione socio-lavorativa BA 29 – Misura di Empowerment e inserimento lavorativo per under 29 come mezzo di contrasto alla esclusione sociale

58. Percorsi di inclusione socio-lavorativa Contrasto alla povertà – Tirocini d’Inclusione nell’ambito della Misura denominata REI (Reddito d’inclusione)

59. Percorsi di inclusione socio-lavorativa Contrasto alla povertà e promozione dell’inclusione sociale – Equipe Multidisciplinare per i servizi di presa in carico dei beneficiari REI e ReD 2.0

60. Percorsi di inclusione socio-lavorativa Convenzione con CAF e Patronati per la informazione, compilazione, raccolta e trasmissione istanze Misure REI e ReD 2.0

61. Rete del welfare d’accesso rete di accesso – Segretariato Sociale

62. Rete del welfare di accesso – Servizio Sociale Professionale

63. Rete del welfare di accesso – Agenzia della casa

64. Rete per accesso e presa in carico integrata socio-sanitaria e socio- lavorativa Rete di accesso – P.U.A.

65. Cure domiciliari integrate di I e II livello – SAD anziani (art. 87 RR 4/2007)

66. Cure domiciliari integrate di I e II livello – ADI anziani (art. 88 RR 4/2007)

67. Cure domiciliari integrate di I e II livello – SAD disabili (art. 87 RR 4/2007)

68. Cure domiciliari integrate di I e II livello – ADI disabili (art. 88 RR 4/2007)

69. Progetti per la Vita Indipendente ed il Dopo di Noi – Progetti di Vita Indipendente

70. Progetti per la vita indipendente e il Dopo di noi – Dopo di Noi (artt. 55-57 RR 4/2007)

71. Servizi a ciclo diurno per anziani, disabili e persone n.a. – Centro sociale polivalente per anziani art. 106 RR 4/2007 (Centro diurno)

72. Servizi a ciclo diurno per anziani, disabili e persone n.a. – Centri sociale polivalente per diversamente abili art. 105 (RR 4/2007)

73. Servizi a ciclo diurno per anziani, disabili e persone n.a. – Centri diurni socio-educativi e riabilitativi per diversamente abili art. 60 (RR 4/2007)

74. Servizi a ciclo diurno per anziani, disabili e persone n.a. – Centri diurni integrati per supporto cognitivo e comportamentale per soggetti affetti da demenza art. 60-ter (RR 4/2007)

75. Servizi a ciclo diurno per anziani, disabili e persone n.a. – Residenze per persone con disagio psichico art. 70 RR 4/2007 – Casa per la Vita

76. Servizi per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità – Integrazione alunni con disabilità art. 92 RR 4/2007

77. Servizi per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità – Trasporto alunni disabili

78. Maltrattamento e violenza – Centro Antiviolenza

79. Maltrattamento e violenza – residenziale – Casa rifugio

80. Maltrattamento e violenza – equipe

81. Azione di sistema – Funzionamento Ufficio di Piano – Ufficio di Piano

82. Azione di sistema – Funzionamento Ufficio di Piano – Osservatorio per l’inclusione sociale e il contrasto alla povertà

83. Azione di sistema – Funzionamento Ufficio di Piano – Sistema Informativo Sociale

84. Interventi di prevenzione e contrasto in tema di dipendenze patologiche – Unità di Strada

85. Strutture residenziali per minori – Strutture residenziali per minori (artt. 47-48-49-50 e 51)

86. Strutture residenziali per minori – Comunità educativa penale “Chiccolino”

87. Strutture residenziali per minori – Strutture residenziali per MSNA (artt. 47-48-49-50 e 51 RR 4/2007).

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