BARI – Si è tenuta questa mattina, alla presenza del sindaco Antonio Decaro, la cerimonia di intitolazione di “largo Emanuele Degennaro”, nel quartiere Poggiofranco.
L’area verde di circa 3.800 mq, configurata come una piazza, è ubicata nel territorio del Municipio II nelle vicinanze di via Mazzitelli, tra i civici 172 e 184, ed è stata realizzata nell’ambito della lottizzazione Noema. L’area sarà intitolata all’imprenditore e cavaliere di Gran Croce Emanuele Degennaro accogliendo la richiesta avanzata a seguito di una petizione.
“I nomi delle strade, delle piazze, dei giardini sono dedicati a chi ha lasciato un’impronta nelle nostre città, a grandi personalità che hanno contribuito a fare la storia del nostro Paese – ha dichiarato Antonio Decaro –. È nostro compito riconoscere e onorare la vita e la memoria di donne e uomini che hanno contribuito allo sviluppo e alla crescita del territorio. Per questo oggi siamo qui, per intitolare questo spazio pubblico a Emanuele Degennaro, un imprenditore che in un momento di grande sviluppo economico della nostra città ha dedicato la sua vita al lavoro, impegnandosi nella realizzazione di tante opere che, ancora oggi, sono fondamentali per migliaia di cittadini baresi: penso alle scuole dove ancora oggi crescono i nostri figli.
Spesso ci soffermiamo a raccontare e ad esaltare le gesta di grandi personalità della storia, politici, scienziati o economisti, ed è giusto perché, così facendo, cerchiamo di mantenere viva una memoria che appartiene a tutti noi. Altrettanto importante, però, è custodire e tramandare la storia di persone meno note, di cittadini, di lavoratori e lavoratrici che hanno contribuito a rendere Bari una grande città del Mezzogiorno e dell’intero Paese, attraverso il racconto delle loro opere, della passione e dell’impegno con cui sono riusciti a conseguire risultati eccellenti, utili anche alla collettività.
Questo è il motivo per cui sono contento di scoprire questa targa che porta il nome di Emanuele Degennaro, certo che la città di Bari, anche con questo gesto, gli abbia reso il tributo dovuto“.
Emanuele Degennaro – cenni biografici
Nato a Bitonto nel 1920, Emanuele Degennaro inizia l’attività lavorativa nel settore delle costruzioni come apprendista e, dopo breve tempo, acquisisce la qualifica di mastro muratore. Nonostante la sua giovane età viene apprezzato per la sua forte propensione all’apprendimento e per il suo senso di responsabilità. Nel 1939 sposa Anna, dalla quale avrà nove figli.
Partecipa alla seconda guerra mondiale alla fine della quale inizia la sua attività imprenditoriale costituendo un’impresa artigiana nel settore delle costruzioni.
Nel 1958 si trasferisce a Bari dove la sua impresa diventa, in poco tempo, un punto di riferimento per il territorio. Tra le realizzazioni che portano il nome della sua azienda, l’urbanizzazione dell’attuale via Capruzzi, di viale Unità d’Italia, via Brigata Bari, via Tommaso Fiore e dell’edilizia sociale agevolata di Japigia. Fra gli altri interventi, si ricordano anche l’istituto Marco Polo, l’istituto Di Cagno Abbrescia, il Tribunale dei Minori e l’Ospedale Cotugno.
Negli anni ’70 inizia a diversificare la sua attività creando e gestendo il Villaggio turistico Riva del Sole, cui hanno fatto seguito altri interventi, a Bari e in Puglia, tra cui l’Hotel Sheraton Nicolaus.
Nel corso della sua vita si dedica a una serie di attività sociali, che verranno riprese dalla sua famiglia con la costituzione della fondazione “Anna ed Emanuele Degennaro”, nata per promuovere e sostenere la costruzione dell’auditorium annesso alla Basilica dei Santi Medici e la realizzazione dell’Hospice per malati terminali, entrambi a Bitonto.
Per l’impegno imprenditoriale viene insignito delle onorificenze di Commendatore della Repubblica e Cavaliere di Gran Croce.
È morto dopo un male incurabile a 78 anni.