Pierucci: “Con il coinvolgimento della Curia, dell’Università e dei Municipi, vogliamo dar vita a un evento di qualità, partecipato e filologicamente corretto”
BARI – È stato presentato alla stampa questa mattina nella sala giunta di Palazzo di Città, il bando per l’ideazione e l’organizzazione del Corteo storico di San Nicola – edizione 2020, attualmente in pubblicazione sul MEPA – Mercato elettronico della pubblica amministrazione .
Ad illustrare le novità del bando, improntato ai criteri della più ampia partecipazione e di un’attenta rievocazione storica, è stata l’assessora alle Culture Ines Pierucci alla presenza di padre Giovanni Distante, priore della Basilica di San Nicola, Paolo Ponzio, direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi Aldo Moro, Maristella Gatto doCente del Dipartimento di Lettere Lingue Arti. Italianistica e culture comparate dell’Università degli Studi Aldo Moro, e dei presidenti dei cinque Municipi cittadini Lorenzo Leonetti (I), Gianlucio Smaldone (II), Nicola Schingaro (III), Grazia Albergo (IV)e Vincenzo Brandi (V.
“Sono molto contenta di essere qui, oggi, a illustrarvi le principali novità del bando per il Corteo storico 2020 – ha esordito Ines Pierucci – , perché il mio primo pensiero appena insediata è andato proprio al corteo del 7 maggio, che di fatto rappresenta il banco di prova di qualsiasi amministrazione cittadina ed è patrimonio dell’intera città. Allora mi sono chiesta cosa potessi fare per la mia città in occasione di questo, che è probabilmente l’evento più sentito dai baresi, e tra le prime riunioni convocate da assessore c’è stata quella con i presidenti di Municipio per ragionare sul coinvolgimento dei territori nell’ambito del corteo storico, con l’obiettivo di favorire al massimo la partecipazione della città e di tutti i suoi quartieri, anche quelli più periferici. Il vincitore del bando per l’edizione 2020 del Corteo storico dovrà tener conto della presenza di tutti i Municipi e decidere con loro le modalità della partecipazione.
Con lo stesso spirito ho voluto sentire padre Distante, che ringrazio per la sua presenza, per garantire il rispetto storico e filologico di un evento che da sempre coniuga spiritualità e partecipazione popolare.
Quanto al coinvolgimento dell’Università, abbiamo voluto inserire nel bando un passaggio proprio per valorizzare le competenze, le conoscenze e le eccellenze del nostro Ateneo, in particolare dei dipartimenti Diusm e Lelia, che negli studi sul tardo antico molte ricerche hanno dedicato proprio al mondo nicolaiano, promuovendo percorsi accademici e associativi di grandissimo rilievo.
A tutti loro, che saranno al nostro fianco per l’organizzazione del prossimo Corteo storico, va il mio più sentito ringraziamento“.
“Mi ha molto rallegrato la notizia del coinvolgimento dei cinque Municipi nell’organizzazione del Corteo storico – ha detto padre Giovanni Distante -, una scelta che rappresenta una novità e al contempo un felice ritorno al passato, visto che nel 98/99 il corteo aveva coinvolto le nove Circoscrizioni. La città cresce e cambia, e se cambia la storia della città cambia anche la storia di San Nicola, perché quello tra Bari e il suo santo Patrono è un connubio indissolubile, come dimostrano anche gli eventi che ci accingiamo a vivere. Se oggi Bari ha un respiro internazionale, inimmaginabile solo pochi anni fa, dobbiamo essere grati a San Nicola e a Papa Fancesco, che ha colto il valore di questa specificità dal punto di vista interecclesiale e internazionale. L’incontro sinodale che si apre domani ci responsabilizza come Chiesa cattolica nei confronti dei tanti problemi del bacino del Mediterraneo, problemi che sarà giusto affrontare nel solco dell’insegnamento di San Nicola.
Il mio augurio è che il prossimo Corteo storico celebri insieme la storia di San Nicola e quella della città di Bari, ponendo in rilievo i miracoli del Santo, tanti gesti ispirati a sentimenti di amore e fraternità, dei quali c’è sempre bisogno“.
“Quest’anno quella di San Nicola sarà una festa veramente partecipata – ha sottolineato Grazia Albergo – , una festa dei quartieri e delle persone, che si uniscono nella celebrazione del santo patrono. È una bellissima scelta che permetterà a tutti i Municipi di essere protagonisti della festa nel centro città, ma anche di accogliere dei momenti dedicati alla festa del santo nei diversi quartieri“.
“Sento di esprimere tutta la mia approvazione per la brillante idea di coinvolgere i Municipi nell’edizione 2020 della festa patronale – ha dichiarato Lorenzo Leonetti -. Il Municipio I, da sempre profondamente legato al culto di San Nicola, potrà finalmente manifestare la propria venerazione anche nelle zone più periferiche del territorio. Tutti i cittadini del Municipio saranno coinvolti attivamente: una scelta vincente, che punta alla più ampia partecipazione e condivisione, nello spirito più autentico di San Nicola“.
“Ringrazio l’assessora Pierucci perché, appena insediato, mi ha chiamato per propormi l’organizzazione del corte partecipato di San Nicola – ha commentato Gianlucio Smaldone, un’idea che ho subito apprezzato per la sua bellezza. Da settembre ad oggi abbiamo partecipato a diversi incontri per poi mettere tutto nero su bianco nella delibera di giunta condivisa. È stato un lavoro intenso e devo ammettere che, benché ci sia stata qualche perplessità da parte di alcuni consiglieri di opposizione, sono convinto che si tratti di un segnale importante dell’amministrazione in favore del decentramento. Da subito metteremo in piedi le attività necessarie nei quartieri del Municipio, in modo tale da essere pronti per l’appuntamento di maggio con una grande partecipazione“.
“Anche io desidero ringraziare l’assessora Pierucci, la direttrice Lupelli e tutta la ripartizione Culture per averci supportato nelle nostre richieste – ha detto Vincenzo Brandi-. Questa scelta è importante non solo con riferimento al decentramento, ma soprattutto perché guarda ad alcune fasce della cittadinanza che solitamente non vengono coinvolte in questo evento nel suo significato storico, religioso e culturale. Nel Municipio V abbiamo già cominciato con il coinvolgimento delle scuole e delle parrocchie perché riteniamo sia la base su cui costruire l’intero progetto. Il nostro obiettivo è quello di coinvolgere quanti più bambini e ragazzi possibile, affinché possano sentirsi sempre più legati alla propria città anche grazie a San Nicola“.
“Guardiamo con grande interesse all’edizione 2020 del Corteo storico di San Nicola, così come pensata dall’assessore Ines Pierucci – ha proseguito Nicola Schingaro -, in particolare per l’approccio partecipativo che la rende innovativa rispetto al passato. Oltre al coinvolgimento della Curia, trovo ottima l’idea di coinvolgere non solo l’Università di Bari per giungere ad un’attenta rievocazione storica dell’evento, ma anche i Municipi e i loro rispettivi territori nelle fasi stesse della costruzione dell’evento“.
“Questo coinvolgimento non è usuale – ha sottolineato Maristella Gatto – e per noi rappresenta un’opportunità per riallacciarci in modo più autentico con il territorio, per costruire qualcosa che poi resterà alla città. Per realizzare questo obiettivo porteremo ciò che siamo e che già facciamo. Rispetto all’idea del culto nicolaiano, metteremo a disposizione il lavoro che portiamo avanti da molti anni con il festival delle pagine di Russia, in particolare è già in progetto l’idea di lavorare sulla figura di San Nicola nella letteratura russa, a partire dall’opera di Dostoevskij“.
“In realtà parliamo di un ritorno al passato – ha concluso Paolo Ponzio – perché nei primi anni 2000 il comitato scientifico che valutava le proposte del Corteo storico e delle manifestazioni storico-religiose ad esso legate era composto da docenti universitari. Per questo sono stato ben lieto di accogliere la proposta dell’assessore, perché nel tornare al passato guarda al futuro e perché mette a sistema tutte le realtà del territorio orientate allo sviluppo della cultura, partendo dal simbolo che di fatto ci accomuna tutti da prospettive differenti. Il nostro dipartimento da anni propone percorsi culturali in vista proprio di una rivalutazione di Nicola come santo e uomo del nostro tempo, anche a partire dalle chiese intitolate a San Nicola in tutta l’area metropolitana e dal ricco patrimonio che ci rimanda al Santo. Sento di poter dire che offriamo sin d’ora la nostra piena disponibilità per collaborare con l’amministrazione ogniqualvolta verremmo chiamati in causa“.
All’incontro con la stampa è intervenuta anche la direttrice della ripartizione Culture Marisa Lupelli, che ha evidenziato come il bando in pubblicazione (scadenza il 5 marzo), coerentemente con l’impostazione voluta dall’assessora, metta in sintonia i criteri con i quali sarà misurata l’offerta in modo tale da valorizzare sia il concetto della partecipazione dei Municipi, sia quello della costituzione del gruppo di lavoro, al cui interno siederanno rappresentanti dell’Università di Bari. Per questo la proposta progettuale sarà valutata fino a 90 punti per quanto riguarda la qualità del progetto, lasciando all’offerta economica solo 10 punti. L’idea è che, così facendo, si possa valorizzare al massimo l’aspetto qualitativo dell’evento.