BARI – La ripartizione Patrimonio rende noto che è stato pubblicato oggi, sul sito istituzionale del Comune, a questo link, il bando per l’attribuzione del contributo alloggiativo anno 2020 (competenza 2019), ai sensi della legge 9 dicembre 1998 n. 431.
I cittadini interessati potranno ritirare copia del bando e i relativi allegati anche presso:
· lo Sportello Agenzia per la Casa presso la Ripartizione Patrimonio – P.O.S. Edilizia Residenziale Pubblica – viale Archimede, 41;
· le sedi di tutti i Municipi;
· l’Ufficio relazioni con il cittadino – via Roberto da Bari, 1;
· le sedi dei sindacati dell’inquilinato.
“L’impegno dell’amministrazione comunale è quello di sostenere tutte le forme dell’abitare e le politiche che assicurino ai cittadini il diritto alla casa – spiega l’assessore all’Edilizia residenziale pubblica Vito Lacoppola – a maggior ragione in questo momento di grave crisi economica e sociale generatasi a causa della pandemia mondiale. Il contributo all’affitto, così come quello per la morosità incolpevole, è uno strumento che permette di sostenere quelle famiglie che si trovano ad affrontare un momento di difficoltà per la perdita del lavoro o per una contingenza straordinaria, e purtroppo in questo momento oltre 4000 nuclei familiari risultano destinatari di provvedimenti di sfratto per morosità incolpevole. Si tratta di persone che non rientrano nella graduatoria utile all’assegnazione di un alloggio popolare ma che non riescono ad affrontare serenamente le spese di locazione mensili. Grazie allo sforzo congiunto di Regione e Comune, quest’anno lo stanziamento comunale è di 269.100,552 euro e coloro che accederanno al bando otterranno, sotto forma di contributo, una buona parte delle somme anticipate per l’affitto. Inoltre la Regione Puglia, considerato lo stanziamento comunale, potrà erogare un ulteriore incremento dei fondi in favore della nostra città pari a circa 500.000 euro per un totale complessivo di circa 4 milioni di euro. In base alla normativa regionale i percettori di sostegni economici come il reddito di cittadinanza, che include la quota affitto, non potranno richiedere tale contributo due volte. Da parte dell’amministrazione comunale di Bari e dell’assessorato all’edilizia pubblica resta confermato tutto l’impegno a mettere in campo forme di sostegno al diritto alla casa: stiamo procedendo, infatti, con la consegna di nuovi alloggi popolari con lo scorrimento dell’ultima graduatoria e insistendo con il Governo affinché ci sia una nuova proroga sul blocco dei provvedimenti di sfratto perché ad oggi, purtroppo, le difficoltà economiche e sociali dovute all’emergenza sanitaria non accennano a diminuire né sappiamo quando si potrà tornare a vivere in condizioni di normalità“.
Al momento della presentazione della domanda, il richiedente dovrà essere in possesso dei seguenti requisiti, pena la non ammissione al bando:
· essere cittadino italiano ovvero cittadino di uno stato appartenente all’Unione Europea ovvero di essere cittadino extracomunitario. Il cittadino straniero è ammesso in conformità a quanto previsto dall’articolo 40 del Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, emanato con Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, come modificato dall’articolo 27, comma 1, della Legge 30 luglio 2002, n. 189 (Modifica alla normativa in materia di immigrazione e di asilo);
· essere stato residente nel Comune di Bari e nell’alloggio oggetto del contratto di locazione per il quale si chiede il contributo nell’anno 2019;
· aver condotto in locazione un alloggio, nell’anno 2019, a titolo di abitazione principale, con contratto regolarmente registrato intestato al richiedente o ad un componente del nucleo familiare ed in regola con l’imposta di registro per l’anno 2019;
· reddito annuo di riferimento del nucleo familiare, conseguito nell’anno 2019, rientrante entro i valori di seguito indicati:
-per i soggetti rientranti in fascia a) (di cui al D.M. del 07/06/1999 art. 1 comma 1): reddito annuo imponibile complessivo del nucleo familiare non superiore all’importo di €.13.338,26 rispetto al quale l’incidenza del canone di locazione risulti non inferiore al 14%;
-per i soggetti rientranti in fascia b) (di cui al D.M. del 07/06/1999): reddito annuo convenzionale del nucleo familiare non superiore all’importo di €.15.250,00 rispetto al quale l’incidenza del canone di locazione risulti non inferiore al 24%.
Per chi dichiara reddito ZERO e/o per i casi in cui l’incidenza del canone annuo, sul reddito imponibile per la fascia a) e sul reddito convenzionale per la fascia b), sia stata superiore al 90%, alla domanda deve essere obbligatoriamente allegata: la dichiarazione del soggetto richiedente che attesti di aver fruito di assistenza dai Servizi Sociali del Comune per l’anno 2019, oppure, la dichiarazione del soggetto richiedente relativa alla fonte accertabile del reddito che ha contribuito al pagamento del canone per l’anno 2019, oppure, nel caso in cui il richiedente dichiari di aver ricevuto per l’anno 2019 sostegno economico da altro soggetto (genitore, figlio, amico, ecc….), oltre ad indicarne le generalità di quest’ultimo, dovrà allegare una autocertificazione del medesimo che attesti la veridicità del sostegno fornito. Tale autocertificazione, corredata dalla copia del documento di identità in corso di validità, del dichiarante, dovrà riportare l’ammontare del reddito complessivo percepito dall’intero nucleo familiare di appartenenza nell’anno 2019, che deve risultare congruo rispetto al canone versato dal richiedente il contributo.
Non possono partecipare al bando ed eventualmente sono escluse dal contributo: 1. le domande relative a nuclei familiari composti dalla famiglia anagrafica e dai soggetti a carico ai fini IRPEF, che relativamente all’anno 2019 hanno beneficiato della quota destinata all’affitto del c.d. REDDITO DI CITTADINANZA, fatto salvo i mesi, dell’anno 2019, durante i quali non è stato percepito. 2. le domande presentate da soggetto locatario con vincoli di parentela e affinità entro il secondo grado o di matrimonio con il locatore (genitori, nonni, suoceri, generi e nuore, fratelli, cognati, figli, nipoti etc.); 3. assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica. 4. le domande relative a nuclei familiari composti dalla famiglia anagrafica e dai soggetti a carico ai fini IRPEF, che relativamente all’anno 2019: hanno titolarità, dell’assegnazione in proprietà di alloggio realizzato con contributi pubblici, ovvero con finanziamenti agevolati, in qualunque forma concessi dallo Stato o da enti pubblici, sempre che l’alloggio non sia perito o inutilizzabile; hanno titolarità di diritto di proprietà, usufrutto, uso o abitazione, in tutto il territorio nazionale, su un alloggio adeguato alle esigenze del nucleo familiare, così come definito dalla L.R. n. 10/2014 art. 10 comma 2, fatto salvo il caso in cui l’alloggio sia accatastato come inagibile oppure esista un provvedimento del Sindaco che dichiari l’inagibilità ovvero l’inabitabilità dell’alloggio.
Inoltre non possono partecipare e sono altresì escluse dal contributo le domande per: alloggi in zone di pregio, così come definite da accordi comunali ai sensi dell’art. 2, comma 3 della Legge n. 431/98 e decreti ministeriali attuativi. Sono in zona di pregio gli immobili con ingresso sulle seguenti vie, piazze o corsi: piazza Mercantile, piazza del Ferrarese, piazza Massari, via Venezia, via Sparano, corso Vittorio Emanuele, corso Cavour, piazza Garibaldi, piazza Umberto e piazza Moro, zona Executive e zona Contrada Barone che abbiano almeno riscaldamento, ascensore dopo il secondo piano, autoclave, impianto elettrico adeguato alla legge n. 46/90 e condizioni generali dell’appartamento e dello stabile buone; alloggi con categoria catastali A1, A8 e A9; alloggi con superficie utile superiore a 95 metri quadri, fatta eccezione per gli alloggi occupati da nuclei familiari numerosi (almeno sei persone, maggiorata di 10 metri quadri per ogni ulteriore componente del nucleo familiare dopo il sesto), nuclei familiari con 3 o più figli minori, nuclei monoparentali con minori a carico, nuclei familiari con presenza di almeno un componente con disabilità superiore al 74%;
La graduatoria sarà predisposta secondo un principio di gradualità in modo da favorire i nuclei familiari con redditi bassi; in caso di parità di redditi sarà data precedenza ai nuclei familiari che presentano un’elevata soglia di incidenza del canone sul reddito.
Ai fini della verifica della situazione economica e patrimoniale del nucleo familiare deve essere resa apposita dichiarazione ai sensi del D.Lgs. n.109 del 31/03/1998.
L’erogazione dei contributi è condizionata al trasferimento dei fondi da parte della Regione Puglia.
Al fine di sostenere in modo più efficace i cittadini appartenenti alle fasce sociali economicamente più deboli, il Comune erogherà l’intero contributo spettante a ciascun soggetto secondo l’ordine di inserimento in graduatoria fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
Il pagamento del contributo spettante, anche alla luce degli attuali protocolli COVID, potrà essere effettuato esclusivamente con accredito su conto corrente o su carte di credito prepagate abilitate al circuito SEPA (Single Euro Payments Area – Area Unica dei Pagamenti in Euro). A tal fine i richiedenti potranno aprire presso l’Istituto Bancari di propria preferenza, ovvero, presso Poste Italiane il “Conto corrente base” previsto dall’art. 12 del D.L. 6.12.2001, n. 201. Non sarà possibile effettuare accrediti su libretti postali o vecchie carte PostePay.
La domanda di partecipazione, in busta chiusa, dovrà essere inviata per raccomandata A/R, indirizzata a Agenzia per la Casa – ripartizione Patrimonio – viale Archimede 41/A – 70126 Bari, e riportare la seguente dicitura “Bando contributo alloggiativo – competenza 2019” – “NON APRIRE”, entro e non oltre il 4 gennaio 2021. Farà fede il timbro postale di spedizione.
È possibile altresì la presentazione per via telematica mediante un indirizzo personale di posta elettronica certificata (pec) ovvero di un proprio delegato alla trasmissione, al seguente indirizzo pec: patrimonio.comunebari@pec.rupar.puglia.it, avendo cura di allegare tutta la documentazione richiesta in formato .pdf. In caso di invio tramite un delegato, alla pec deve essere allegato il documento di delega alla trasmissione firmato dal richiedente e il documento di riconoscimento del delegato.
Verrà costituita apposita Agenzia, incaricata del servizio, di cui verrà data successiva comunicazione.
Data l’emergenza Covid-19, tutte le opportune informazioni verranno fornite solo ed esclusivamente telefonicamente, ai numeri 080 5773222 / 3205 dalle ore 10.00 alle ore 12.00 dal lunedì al venerdì o via mail scrivendo a d.ingravallo@comune.bari.it e n.mastrorilli@comune.bari.it.
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