Domani e dopodomani le tecnologie più avanzate nella ricerca oncologica diventeranno oggetto di visita e dibattito
BARI – In occasione della European Biotech Week in programma da oggi, 25 settembre, sino al prossimo 1 ottobre, opportunità per avvicinare il grande pubblico alle biotecnologie, l’Istituto di ricerca barese ha deciso di diventare tappa privilegiata di un viaggio alla scoperta delle più avanzate tecnologie.
La bussola dei visitatori indicherà, in particolare, la direzione della “Biobanca”, la innovativa struttura inaugurata lo scorso luglio presso l’Oncologico, unica accreditata in Puglia, che consente di conservare fino a 2 milioni di campioni biologici.
La settimana con il tema “Porte aperte nelle Biobanche. Non solo collezione, ma Biobanca di salute” comincia già domani 26 settembre alle 10 presso la sala conferenze dell’Istituto Tumori dove ricercatori, rappresentanti dell’industria farmaceutica, del settore produttivo biomedicale e della società civile, nonché pazienti, risponderanno alla domanda “A cosa mi serve una biobanca oncologica”. L’incontro è rivolto a studenti, ricercatori, pazienti curiosi e appassionati di biotecnologie.
Il programma proseguirà mercoledì 27 settembre a partire dalle 10 e fino al tardo pomeriggio, con la visita guidata alla Biobanca. Accompagnerà e orienterà gli ospiti il Direttore della Biobanca, il dottor Angelo Paradiso, insieme ai suoi collaboratori, il dottor Antonio Tufaro e il dottor Giuseppe Pelagio, pronti a erudire sulle tecnologie del freddo, metodologie di crioconservazione, metodiche di manipolazione e analisi; non mancheranno indicazioni sull’itinerario che il campione biologico esegue a partire dal paziente, attraverso i laboratori di aliquotaggio e di caratterizzazione immunofenotipica, fino al congelamento a -20°C, -80°C, -143°C, -179°C.
«La ricerca attuale in campo oncologico, ma anche in generale per tutte le malattie, fa leva sull’utilizzo e sullo studio di campioni biologici, provenienti dai pazienti, che vengono trattati e crioconservati con procedure ben definite– spiega il dottor Paradiso- Il laboratorio garantisce che questo processo avvenga secondo criteri etici, tecnici e metodologici idonei. Per questo è fondamentale che i cittadini sappiano quello che facciamo nella Biobanca e quali potrebbero essere gli utilizzi della raccolta di tessuti sani e tumorali, liquidi biologici e frammenti di DNA che qui si custodiscono e trattano».