BARI – Nell’ambito del progetto “Libri al Museo” ideato dall’assessorato alle Culture per consentire alle librerie cittadine di disporre di uno spazio pubblico nel quale organizzare presentazioni di libri e incontri con gli autori, domani, sabato 4 dicembre, in anteprima regionale, si terrà la presentazione de “Il buon tedesco”, di Carlo Greppi (Editori Laterza 2021).
L’appuntamento di domani con lo storico Carlo Greppi, a cura della Libreria Laterza, rientra nel calendario di eventi programmati fino al prossimo 18 dicembre dalle tredici librerie, indipendenti e non, che hanno aderito all’iniziativa (Libreria 101, Svoltastorie Libreria per ragazzi, Libreria Campus, Libreria Feltrinelli, Libreria Giunti, Libreria Ignota, Libreria Laterza, Libreria Millelibri, Moon book – Mondadori Point, Presìdio Librincittà, Prinz Zaum, Libreria Roma, Spine Book Store).
Il buon tedesco – sinossi
Il capitano Jacobs è un buon soldato, rispettoso delle gerarchie, onesto. Improvvisamente nel 1944, assieme al suo attendente, decide di passare, armi in pugno, dalla parte dei partigiani. Sceglie di combattere contro i propri camerati. Perché lo fa? Inseguendo la parabola di quest’uomo viene alla luce una grande storia dimenticata: furono centinaia i tedeschi e gli austriaci a percorrere lo stesso cammino. Un piccolo esercito senza patria e bandiera, una pagina unica nella storia d’Italia.
Sui monti di Sarzana, proprio lungo la Linea Gotica, dove nel 1944 i combattimenti infuriavano con maggiore ferocia, il capitano della marina tedesca Rudolf Jacobs, ottimo soldato, abbandonò le proprie fila. Non lo fece per fuggire da una guerra ormai persa, ma per unirsi ai partigiani garibaldini, fino a morire eroicamente durante l’assalto a una caserma delle Brigate nere fasciste. Apparentemente la sua sembra la storia di un’eccezione, commovente e coraggiosa, ma pur sempre un’eccezione rispetto alla nostra idea dei tedeschi zelanti combattenti della Germania nazista, fedeli fino al suo crollo. Eppure questa eccezione non fu così solitaria e isolata: parliamo di centinaia di uomini, almeno mille secondo le stime degli storici. O erano di più? Tedeschi e austriaci, ‘banditi’, ‘disertori’, ‘senza patria’, che hanno saputo dire di no agli ordini ingiusti, che hanno rigettato la legge dell’onore e del sangue per scegliere quella della libertà e della coscienza. Partendo da tracce labili, quasi svanite – un nome su una lapide, poche righe nei documenti ufficiali, qualche ricordo dei partigiani sopravvissuti -, questo libro è un’indagine appassionata e coinvolgente che ci trascina alla riscoperta di una pagina di storia che nessuno in Italia ha mai raccontato in questo modo.
Si ricorda che tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero fino ad esaurimento dei cinquanta posti disponibili.
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