La presentazione questa mattina
BARI – Questa mattina, a Palazzo di Città, il sindaco Antonio Decaro, il consigliere delegato alla tutela degli animale Livio Sisto e Daniela Fanelli, presidente di ENPA Bari, hanno presentato in anteprima nazionale lo spot contro l’abbandono degli animali a cura di ENPA Bari e Barletta.
Tra i protagonisti dello spot, oltre ai cani ospiti del canile sanitario di Bari, dove sono state effettuate le riprese, anche il sindaco di Bari e Vladimir Luxuria , che è intervenuta in collegamento telefonico durante la conferenza stampa: “Sono stata molto contenta di partecipare alla realizzazione di questo spot perché purtroppo troppo spesso si pensa che i cani siano delle merci, come un paio di jeans griffati che indossi fin quando sono di moda e, quando ti scocci, li abbandoni. I cani sono coloro che ci salvano da terremoti e valanghe, ci fanno compagnia, sono quelli che accompagnano i bambini con disabilità nella pet teraphy. I cani devono essere amati e rispettati, e credo che l’abbandono sia una delle pratiche più barbare cui assistiamo, ancora oggi, in Italia. Vi ringrazio per avermi fatto conoscere più da vicino la realtà dei canili, e spero che, con il mio piccolo contributo, possa servire a sensibilizzare la nostra regione ad avere più cura e rispetto nei confronti dei nostri amici a 4 zampe”.
A presentare lo spot è stata Daniela Fanelli : “Abbiamo deciso di realizzare questo spot, utilizzando immagini anche molto forti perché ci siamo resi conto che c’è bisogno di far comprendere la situazione reale, quello che è lo sguardo di un cane quando entra in canile. Non abbiamo, come di consueto accade, voluto farvi vedere il punto di vista dei volontari, che è altrettanto straziante, ma grazie alla loro collaborazione e alla loro sensibilità è stato possibile girare questo lo spot. Loro stessi hanno simulato gli atteggiamenti compulsivi dei cani rinchiusi nelle gabbie, atteggiamenti a cui assistono quotidianamente. Ci auguriamo che questo filmato possa aiutare molta gente a capire che il canile non è la soluzione ma deve essere solo un luogo di passaggio, soprattutto non deve essere un posto dove ricoverare i cani di proprietà. L’abbandono non è una soluzione: se si decide di adottare un cane, è per tutta la vita. Il nostro obiettivo è quello di inibire gli ingressi e agevolare le adozioni. Per fare questo dobbiamo capire che ci sono delle procedure da rispettare: prima di tutto la microchippatura e poi la sterilizzazione. Queste due semplici operazioni limiterebbero moltissimo gli ingressi in canile. Due numeri forse possono aiutarci a capire meglio il contesto in cui ci muoviamo: il canile sanitario ha circa 40 posti e il 35% di questi è stato utilizzato in maniera impropria, a causa di abbandoni simulati e cani provenienti da altri Comuni. Nel canile sanitario oggi ci sono due cani randagi, il resto sono cani di proprietà che per un motivo o per un altro sono stati abbandonati o ritrovati casualmente. Voglio ringraziare personalmente tutti gli operatori che hanno lavorato con noi al progetto, il sindaco e Vladimir Luxuria, che nonostante i mille impegni ci ha raggiunto qui a Bari e si è interessata ad ogni aspetto delle nostre attività. Dietro questa realtà si nascondono mille difficoltà, paure, morti, ma anche tante rinascite che sono esclusivamente merito dei volontari a cui vogliamo dare atto del meraviglioso lavoro che svolgono”.
Dopo la proiezione dello spot è intervenuto Livio Sisto : “Le immagini di questo spot, che corrispondono alla realtà del canile sanitario di Bari, ci convincono sempre più che dobbiamo continuare a lottare per portare avanti la campagna Zero cani in canile. Mi piacerebbe infatti che arrivasse un giorno in cui quella struttura fosse trasformata in oasi polifunzionale e non in un ricovero per animali abbandonati. Vorrei ricordare che i cani ci aiutano in tante operazioni meritorie, come ricordato prima, dai salvataggi, alle indagini, alle cura, ma i cani sono capaci anche e soprattutto di donare agli esseri umani tanto amore. Chi gode del piacere della compagnia di un cane può capire. Spesso invece, chi maltratta gli animali maltratta anche gli esseri umani, non è così raro infatti scoprire di persone che abbandonano i cani che picchiano le donne o compiono altri illeciti. Abbandonare i cani è un gesto di grandissima meschinità e inciviltà”.
A chiudere la conferenza stampa è stato il sindaco Antonio Decaro che è tra i protagonisti dello spot: “Mi rendo conto che le immagini di questo spot possono risultare forti ma vi assicuro che rendono perfettamente la tristezza e l’angoscia che trasmettono gli occhi dei cani che arrivano nei canili dopo essere stati abbandonati. Io posso dirlo per esperienza diretta, perché ho avuto un cane, si chiamava Binda e mi ha accompagnato in tantissimi momenti importanti della mia vita. Si è laureata in ingegneria insieme a me, mi seguiva dappertutto. Come in tutte le battaglie che abbiamo condotto in questi anni, credo sia giusto metterci la faccia, con il rischio di perdere anche credibilità, prestandomi a girare immagini all’interno di una gabbia, ma per me è stato importante farlo perché credo che chi ha l’onore di fare il sindaco e guidare una comunità debba esporsi in prima persona per sostenere le battaglie di civiltà in cui crede. Il tema dell’abbandono è devastante, e purtroppo si intensifica con l’arrivo dell’estate o nei periodi di festa, quando si parte in vacanza e si decide di disfarsi dell’animale domestico che, magari per vezzo o per moda, abbiamo regalato ai nostri figli per Natale. Voglio ringraziare l’ENPA e Livio Sisto per il lavoro che stanno facendo e per il sostegno alle attività dell’amministrazione. La loro passione per noi è fondamentale così come lo è per tutta la città che può e deve fare passi in avanti in questo percorso. Spesso si dice che i cani sono i migliori amici dell’uomo ma non so se si possa dire sempre il contrario, e cioè che gli uomini sono i migliori amici dei cani. Io spero che in questa città si possa invertire questa cattiva tendenza e che i cani possano contare davvero sui baresi come migliori amici degli animali”.