Raccolta la proposta dell’assessore Bottalico
BARI – Su proposta dell’assessora al Welfare Francesca Bottalico, la giunta ha approvato ieri lo schema di disciplinare relativo all’individuazione delle modalità di svolgimento dei controlli sulla gestione dei servizi forniti dai soggetti aggiudicatari e convenzionati con il welfare. Attraverso una struttura pilota sarà dunque avviata un’attività di monitoraggio e di verifica periodica delle performance, basata essenzialmente sulla definizione di indicatori di qualità cui dovranno attenersi tutti i servizi residenziali, semiresidenziali, domiciliari e i centri diurni attinenti alle cinque aree di intervento: minori e famiglie, anziani, persone con disabilità, contrasto alla povertà e immigrazione.
Il disciplinare prevede regole certe, uniformi e trasparenti sulle modalità di svolgimento delle attività di controllo sulla regolarità della gestione delle strutture convenzionate, sul rispetto dei parametri, delle condizioni e dei termini determinati al momento dell’aggiudicazione e di accertamento della verifica delle prestazioni e della qualità del servizio erogato.
Tra gli strumenti previsti (art. 3) vi è anche l’istituzione di organi permanenti: si tratta di tre nuclei di controllo per ciascuna delle cinque aree di intervento. In ogni nucleo vi saranno un istruttore amministrativo/contabile, un assistente sociale e la POS competente per area o un suo delegato. Il personale sarà scelto tra i dipendenti della ripartizione e dei Municipi o tra quelli individuati dal direttore generale.
“Attraverso questo disciplinare – commenta Francesca Bottalico – intendiamo aggiungere un ulteriore tassello nel percorso di miglioramento della qualità dei servizi forniti dal welfare, a tutela dei beneficiari, delle loro famiglie e dei lavoratori impegnati. In questo modo sperimentiamo un metodo di lavoro fondato sui criteri della trasparenza e dell’efficienza, che ci consentirà di verificare concretamente le modalità di lavoro delle realtà aggiudicatarie dei servizi, i loro standard professionali e la qualità complessiva delle attività fino all’analisi del gradimento del cittadino coinvolto. È stato un percorso lungo e condiviso con i Municipi, la Asl, i sindacati, le associazioni di categoria e gli operatori dei servizi sociali, che certamente renderà l’amministrazione comunale più trasparente e più vicina ai cittadini e ai loro bisogni. Si tratta di un’azione che si affianca alle altre attualmente in campo, che da oltre un anno stiamo portando avanti in ripartizione, come la creazione di un sistema informatico unico e comunicante con tutti i settori, la riorganizzazione dell’ufficio di programmazione sociale e la definizione del nuovo regolamento d’accesso ai servizi che permetterà di rendere sempre più equo, giusto e accessibile a tutti il sistema del welfare cittadino”.