Nominata nel 2021 ai Deutscher Jazzpreis con due colleghi di strumento, l’armeno Tigran Hamasyan e l’israeliano Shai Maestro, poi vincitrice nella categoria «Nuovo talento internazionale» al referendum «Top Jazz 2023» della rivista Musica Jazz, Tania Giannouli è in grado di trasferire sulla tastiera i molteplici punti di riferimento con i quali è cresciuta e attraverso cui è arrivata a esplorare il mondo del jazz con personalità, facendo ricorso anche al suo background classico e alle tante influenze folkloriche della terra d’origine.
I suoi concerti di piano solo accompagnano l’ascoltatore in un viaggio sonoro in cui l’inventiva del momento si sposa con influssi diversi, che via via si intersecano dinamicamente e con progressiva intensità. Ma la pianista greca si è fatta notare anche con un trio a suo nome capace di esprimere una miscela musicale nella quale i confini tra Oriente e Occidente, classico e contemporaneo, world e jazz, sfumano sino a confondersi. E già la combinazione strumentale poco ortodossa (con la tromba di Andreas Polyzogopoulos e il bouzouki di Kyriakos Tapakis) rappresenta un forte indizio di questa capacità di far convivere tradizioni e universi musicali tra loro distanti, com’è facilmente riscontrabile ascoltando il disco «In Fading Light» uscito nel 2020 per Rattle Records.
Inoltre, tra i progetti non documentati su supporto fisico di Tania Giannouli risalta il trio con il percussionista Michele Rabbia e la cantante Maria Pia De Vito, che ha voluto la pianista greca a Bergamo Jazz un paio d’anni fa, quand’era ancora direttrice artistica della prestigiosa rassegna. Ma a Bari la si ascolterà, per l’appunto, in versione «piano solo», dimensione davvero congeniale per questa musicista e compositrice di grande talento, ormai largamente riconosciuta a livello internazionale.
Tra l’altro, le sue composizioni spaziano dal teatro alla video-art al cinema e sono già state presentate in festival, gallerie, biennali e musei un po’ ovunque nel mondo. E anche se di formazione accademica, Tania Giannouli, che ha trovato nel jazz la forma musicale a lei più congeniale, perché più libera e creativa, continua ad avere nell’improvvisazione il punto di partenza attraverso il quale raggiungere i propri obiettivi. Le sue ispirazioni attingono da tradizioni e influenze diverse e i suoi progetti, spesso interdisciplinari, abbracciano una gamma impressionante di stili. Una sorta di creatività e apertura senza confini, che ben si integra nella scena musicale del jazz contemporaneo.
Info e prenotazioni 338.9031130 – 351.2101227 – nelgiocodeljazz@outlook.it. Prevendite online su Liveticket e vendita al botteghino del Teatro Forma a partire dalle ore 16 del giorno dell’evento.
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