Al via la fase di partecipazione per varare bozza definitiva
Parallelamente al lavoro dei progettisti, come indicato nella delibera approvata dalla giunta comunale ad agosto 2015, si procederà con il percorso partecipativo che permetterà non solo alle organizzazioni politiche, ma anche a tutti i cittadini, alle associazioni, alle associazioni di categoria e agli operatori economici di condividere spunti programmatici, linee guida, interventi in modo da definire un elenco di proposte da integrare nel documento finale.
Il percorso partecipativo, che prenderà il via il 15 aprile e andrà avanti fino al 31 luglio, prevede la costruzione di un processo articolato in vari livelli di approfondimento e in tre fasi.
Dopo una prima fase organizzativa, di studio e preparazione dei materiali, è prevista la redazione di una scheda, di facile compilazione, per il rilevamento delle segnalazioni e delle proposte dei cittadini suddivisa per temi (Abitare – Ambiente e Patrimonio – Mobilità) e per territorio di appartenenza. La scheda sarà messa a disposizione de “gli sportelli PUG”, i punti informativi individuati dall’amministrazione in diversi quartieri dei 5 municipi secondo criteri di disponibilità e accessibilità, gestiti da strutture comunali o aderenti al percorso, che favoriranno l’accesso e la partecipazione dei singoli cittadini, e sarà disponibile su un sito web dedicato.
Approfondimenti di natura tecnica si costruiranno attraverso interviste di gruppo che coinvolgeranno stakeholders e operatori del settore, secondo focus group targettizzati. Parallelamente sarà avviata una ricognizione che coinvolgerà associazioni ed enti interessati alla riqualificazione e alla gestione di piccoli spazi presenti sul territorio cittadino.
I materiali prodotti dall’analisi delle schede serviranno come contest per 5 incontri, da svolgersi con metodologie diverse, ad esempio OST o Planning for real, nei 5 municipi.
Saranno impegnati alla guida del percorso tre facilitatori selezionati attraverso la short list già a disposizione dell’assessorato e supportati da studenti impegnati in tirocini formativi presso la ripartizione Urbanistica. A questi si aggiungeranno i referenti degli sportelli PUG che saranno attivati nei diversi quartieri presso le sedi comunali. Lo staff del percorso partecipativo fungerà da mediatore tra i cittadini e l’ufficio di Piano (Fase III).
Di seguito le attività previste dal percorso:
Fase I
* formazione gruppo di lavoro, costruzione sito dedicato al percorso, costruzione schede di rilevazione per tre ambiti tematici del PUG: Abitare – Ambiente e Patrimonio – Mobilità.
Fase II
* attivazione, a cura dell’assessorato, di sportelli informativi sul percorso partecipativo (supporto alla compilazione e raccolta schede), giornata di formazione operatori;
* conferenza stampa, avvio schedatura (online e non) e passeggiate di quartiere (dirette anche alla costruzione di una mappa per incentivare gli spostamenti a piedi nei quartieri);
* raccolta online call-proposte di riqualificazione piccoli spazi;
* focus group su temi rilevantii ad inviti (ad es. aree produttive, parco agricolo, meccanismi funzionamento del PUG, mobilità).
Fase III
* raccolta analisi e interpretazione delle schedature pervenute;
* organizzazione e facilitazione di cinque incontri pubblici, uno per municipio;
* elaborazione e scrittura report finale e documento di indirizzo;
* intersezione con le proposte di micro-riqualificazione degli spazi.
“Attraverso il nuovo Piano urbanistico generale – dichiara l’assessora all’Urbanistica Carla Tedesco – disegneremo l’assetto spaziale futuro di Bari. Abbiamo una grande responsabilità: dobbiamo consegnare alle future generazioni il progetto di una città che metta al centro le persone, che superi le disuguaglianze tra i quartieri, configurandosi come occasione per la costruzione di diritti di cittadinanza; che valorizzi paesaggi, natura, storia, cultura, che sia in grado di riusare il patrimonio esistente e dotare Bari di infrastrutture e tecnologie innovative. Un progetto dallo sguardo molteplice, attento nello stesso tempo alle grandi strategie e alle operazioni di piccola scala, all’ordinario e allo straordinario. Uno sguardo rivolto all’esterno, alle reti lunghe, al ruolo della città nel contesto nazionale e internazionale, alla capacità di attrarre persone e risorse, tangibili e intangibili; e rivolto all’interno, alle reti corte, alla qualità della vita degli abitanti, dei visitatori, di tutti coloro che, per ragioni diverse, usano la città. Si tratta di un’operazione che deve vedere la collaborazione di tutti i soggetti interessati: parti politiche, operatori economici, associazioni, cittadini in un grande sforzo collettivo, che ci consentirà di declinare nel concreto un modello di sviluppo urbano sostenibile”.
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