Bari, Paolo Panaro presenta “La Sirena” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa

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All’Auditorium Vallisa, il 23 gennaio, il racconto scenico nell’ambito del ciclo  “I racconti delle venti”

BARI – Racconto magico ed erotico, ma anche tra i meno conosciuti di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, «La sirena» fu scritto nel 1958, negli ultimi mesi di vita, quando l’autore del best-seller «Il gattopardo» era già a conoscenza della grave malattia che lo condusse alla morte, per cui l’opera assume il carattere di testamento spirituale. Venne pubblicato postumo da Feltrinelli, nella raccolta «I racconti», nel 1961. E Paolo Panaro, lunedì 23 gennaio (ore 20), all’auditorium Vallisa di Bari, ne offre una lettura scenica nell’ambito del progetto «I racconti delle venti», ciclo inserito nella stagione teatrale della compagnia Diaghilev per celebrare il patrimonio dei capolavori della letteratura mondiale di tutti i tempi.

Il racconto «La sirena» è noto anche come «Lighea», il nome scelto dalla moglie dello scrittore per la figura mitologica al centro di una scrittura articolata tra realismo narrato e fantasia evocata. La vicenda è ambientata nel 1938, in una Torino brumosa e invernale, dove avviene l’incontro tra l’illustre classicista Rosario La Ciura e il giovane Paolo Corbera di Salina, giornalista di rincalzo della «Stampa» il cui orgoglio è stato distrutto da due donnine dal quale è stato mollato. Il giovane cronista riesce a conquistare la simpatia del professore in pensione, siciliano come lui, il quale gli racconta una storia fantastica legata a un periodo in cui, durante la preparazione del concorso per insegnare greco all’Università di Pavia, venne invitato da un amico a trasferirsi in una zona deserta della Sicilia, dalle parti di Augusta, luogo nel quale l’incontro magico con una sirena gli cambierà per sempre la vita.

Il ciclo «I racconti delle venti», programmati, per l’appunto, alle ore 20, proseguirà con «Gerusalemme liberata» di Torquato Tasso (30 gennaio), «La sovrana lettrice» di Alan Bennett (13 febbraio), «Decameron» di Giovanni Boccaccio (20 febbraio), «Le due zittelle» di Gioacchino Landolfi (6 marzo), «Baldus» di Teofilo Folengo (27 marzo), «Memorie di Adriano» di Margherite Yourcenar (17 aprile), «Il viaggio di Ulisse» da Omero (24 aprile) e si concluderà con «Perros d’España» di Fabrizio Dentice (12, 13 e 14 maggio).

Prenotazioni al numero 333.1260425. Biglietti online sul circuito Vivaticket.