Bari, Parco di Lama Balice: siglata la convenzione

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Si tratta di un’intesa per il censimento e successivo contenimento dei cinghiali presenti nell’area protetta

logo BariBARI – È stata siglata questa mattina l’intesa tra il Parco naturale regionale di Lama Balice e il dipartimento di Biologia dell’Università “Aldo Moro” di Bari, finalizzata al censimento e al successivo contenimento della popolazione dei cinghiali all’interno dell’area protetta. Negli ultimi mesi, infatti, la presenza di questi animali sta crescendo sensibilmente, determinando disagi e problemi di sicurezza, in particolare ai residenti dei quartieri San Paolo e San Girolamo, confinanti con il parco, a causa della libera circolazione dei cinghiali al di fuori dei confini del territorio.

Abbiamo chiesto all’Università di aiutarci a trovare una soluzione perché ormai questo è diventato un problema molto serio e di difficile gestione – ha esordito in conferenza stampa la presidente del parco Maria Maugeri – in quanto le zone limitrofe al parco sono fortemente antropizzate. Attraverso questa convenzione, i cinghiali presenti sul territorio saranno censiti e, al termine del censimento, contenuti in modo da tutelare il parco, gli animali stessi e, soprattutto, la salute dei cittadini”.

Il fenomeno, molto più acuto nel resto d’Europa, va certamente mitigato – ha spiegato il direttore del dipartimento di Biologia dell’Università “Aldo Moro” Giuseppe Corriero , accompagnato dal ricercatore Rocco Sorino – anche perché ci troviamo di fronte ad esemplari ibridi, quindi di dimensioni maggiori rispetto ai cinghiali nativi italiani, ormai praticamente estinti, e in grado di riprodursi molto più velocemente. Cominceremo con la stima del numero degli esemplari intervenendo con azioni di fototrappolaggio che, grazie ad apparecchiature cinefotografiche dotate di sensori a raggi infrarossi, ci consentiranno di censire la popolazione presente nel parco. Dopo essere riusciti ad ottenere un quadro complessivo della situazione, valuteremo il numero di cinghiali da catturare. Utilizzeremo sistemi incruenti che ci consentiranno di prendere esemplari vivi, che verranno quindi trasportati in siti dove potranno essere contenuti e controllati”.

Le attività di censimento dei cinghiali saranno avviate già al termine della stagione estiva. I risultati conseguiti consentiranno di redigere un piano di gestione della specie presente nell’area, che permetterà di contenere il numero complessivo degli animali nel lungo periodo.