Resi noti i dati relativi agli interventi, dal’11 dicembre scorso al 12 gennaio 2024, programmati nell’ambito del Piano operativo cittadino per l’emergenza freddo dell’assessorato al Welfare a tutela dei soggetti fragili
BARI – L’assessora Francesca Bottalico rende noti i primi dati relativi agli interventi realizzati nell’ambito del Piano operativo cittadino per l’emergenza freddo predisposto dall’assessorato al Welfare in collaborazione con le realtà della rete cittadina per il contrasto alla povertà estrema, al fine di fronteggiare le criticità che si presentano nel periodo invernale, con particolare riferimento a persone senza dimora, soggetti fragili e anziani soli.
“Per fortuna ad oggi le temperature sono state relativamente miti – commenta Francesca Bottalico – ma le richieste di sostegno, ascolto, presa in carico sono state numerose sia perché nei periodi festivi molte persone senza dimora si spostano a Bari anche dalla provincia, sia perché le festività rendono molte persone, specie quelle prive di una rete familiare di sostegno, maggiormente vulnerabili e fragili. Lo dimostrano la forte partecipazione registrata nel corso di eventi quali cene e pranzi sociali ma anche le tante telefonate arrivate ai nostri numeri utili. La macchina degli interventi, ormai ma strutturata, proseguirà fino a marzo prevedendo azioni aggiuntive nel caso di calo delle temperature. nei prossimi giorni chiederemo la convocazione di tavolo in Prefettura per riproporre il tema di quanti in strada, a causa di dipendenza patologica o disagio psichico, non accettano alcun tipo di intervento sociale e per i quali sono necessari il coinvolgimento della Asl e un lavoro di rete tra istituzioni”.
Di seguito, in sintesi, i dati relativi ad alcuni dei principali interventi effettuati dal’11 dicembre scorso ad oggi.
I servizi rivolti agli anziani fragili a rischio isolamento sociale, a cura del Centro anziani gestito dalla cooperativa sociale GEA, hanno registrato 60 richieste per lo Sportello psicologico over 65, 236 telefonate per il Telefono amico ed effettuato 128 telefonate nell’ambito del progetto Sorveglianza attiva. Nessuna richiesta è pervenuta per la consegna di beni o farmaci per quanto riguarda il progetto Pony della solidarietà. Alle attività di socializzazione organizzate dal Centro anziani durante le festività natalizie hanno partecipato oltre 400 persone.
Nel periodo in esame il Centro polifunzionale per il contrasto alla povertà estrema Area 51: ha somministrato 4.788 pasti fra colazione, pranzo e cena, registrato 2.054 accessi per docce e servizi igienici e 414 fra servizi di deposito bagagli e distribuzione di indumenti, garantito 1.706 prestazioni di segretariato sociale e ascolto e 671 servizi di altra tipologia.
La rete delle parrocchie della Caritas diocesana, invece, ha provveduto alla distribuzione di 4.881 pasti complessivi su tutto il territorio cittadino.
Il P.I.S. – Pronto intervento sociale ha ricevuto 451 segnalazioni, con 56 interventi in loco e 87 in reperibilità, e 260 richieste di accoglienza, con 2 inserimenti in Chill House, 67 inserimenti nel centro Andromeda, 88 in Case di comunità e 10 in Comunità per minori. Le maggiori criticità riscontrate riguardano le persone senza dimora o in difficoltà alloggiativa (371), migranti (287), anziane (24), con patologie psichiatriche (25), sanitarie (71), dipendenze (26), minori vulnerabili (62) e persone con problemi di degrado abitativo, sgomberi o sfratti (68).
L’Unità di strada comunale Care for people, impegnata sul territorio comunale in forma itinerante, ha effettuato 81 interventi complessivi (67 uomini e 14 donne), con 35 accessi diretti e 46 su segnalazione.
Quanto al Segretariato sociale, il servizio articolato negli sportelli presenti nei cinque Municipi e presso la ripartizione Servizi alla persona, che si avvale inoltre dello sportello sperimentale itinerante “On the road”, nel periodo in esame ha registrato 1.437 accessi tra orientamento e istanze, con 106 richieste sui servizi ai servizi a bassa soglia (accoglienza, servizi sociali, orientamento), 44 sulle forme di assistenza domiciliare, 44 sull’accesso al Servizio sociale professionale, 22 sul servizio di affidamento Saves e 22 per l’assistenza domiciliare alle persone con disabilità