Lo rendono noto il segretariato regionale del ministero dei Beni delle Attività culturali e del Turismo (MiBACT) e il Comune di Bari – assessorato alle Culture e al Turismo
BARI – Il segretariato regionale del ministero dei Beni delle Attività culturali e del Turismo (MiBACT) e il Comune di Bari – assessorato alle Culture e al Turismo rendono noto che lo scorso 25 gennaio si è proceduto all’aggiudicazione definitiva in favore della ditta “Vincenzo Modugno srl” di Capua (Ce) dei lavori di riqualificazione dell’ex Mercato del Pesce e che il termine dilatorio per la stipula del contratto di appalto, denominato “stand still”, decorso dalla comunicazione dell’aggiudicazione definitiva, è terminato il 1 marzo scorso.
Sono stati aggiudicati in via definitiva lo scorso 9 marzo anche gli interventi relativi alla ristrutturazione del Teatro Margherita in favore della ditta “Rossi restauri srl” di Turi (Ba): la relativa clausola dello “stand still” scadrà il prossimo 13 aprile. Quindi alla scadenza del termine dilatorio si procederà alla sottoscrizione dei contratti.
Da quel momento le due ditte aggiudicatarie avranno 30 giorni di tempo, sotto il coordinamento del responsabile unico del procedimento, architetto Francesco Longobardi, e delle due direttrici dei lavori, architetto Anita Guarnieri per l’ex Mercato del Pesce e architetto Emilia Pellegrino per il Teatro Margherita, d’intesa con il Comune di Bari, proprietario dei due beni, e con la sovrintendenza ai Beni Ambientali e Paesaggistici, guidata da Carlo Birrozzi, che ha già validato i progetti posti a base di gara, per predisporre i progetti esecutivi che verranno presentati alla stampa e ai cittadini in un incontro pubblico. In quell’occasione si procederà anche con la mostra di tutti i progetti definitivi presentati dalle ditte partecipanti alle due gare pubbliche, a tutela della trasparenza e per favorire la conoscenza da parte di tutti i cittadini del futuro del Polo delle arti contemporanee di Bari.
La consegna dei lavori avverrà subito dopo, con tutta probabilità entro la fine del mese di maggio per procedere all’apertura dei cantieri a Giugno 2016.
“Un vero e proprio miracolo amministrativo – dichiara il sindaco di Bari Antonio Decaro – per cui bisogna ringraziare per l’efficienza il segretariato regionale del MiBACT, tutti i progettisti, i consulenti, i componenti le commissioni di gara e le strutture comunali coinvolte che hanno condotto con determinazione e professionalità questa procedura. Se pensiamo che sono trascorsi meno di 10 mesi dall’atto con con cui la Regione Puglia ha finanziato il recupero dell’ex Mercato del Pesce e del Teatro Margherita per un investimento complessivo di 10 milioni di euro, possiamo essere ottimisti rispetto ai prossimi passi e alla realizzazione dell’opera. Bari ha un’occasione straordinaria per dotarsi di un contenitore culturale che non avrà nulla da invidiare alle più grandi capitali italiane ed europee. Contemporaneamente il gruppo di lavoro è già impegnato per definire il piano di gestione del Polo che dovrà speriment erà forme di collaborazione tra pubblico e privato, come ormai accade per la gestione di altri beni culturali nel resto del Paese. Un primo passo su questo percorso lo abbiamo già fatto con lo Spazio Murat, primo dei tre contenitori del futuro Polo”.
Il primo passo che ha portato al varo del Polo delle arti contemporanee di Bari è l’accordo di valorizzazione sottoscritto il 2 3 febbraio 2015 alla presenza del m inistro Dario Franceschini.
“Questo risultato, più unico che raro in Italia e a maggior ragione nel Mezzogiorno, è il frutto di una collaborazione intensa e leale tra il segretariato regionale del MiBACT e il Comune di Bari – dichiara Silvio Maselli – che hanno messo in campo le proprie risorse e competenze migliori e un impegno orientato al merito e alla soluzione dei problemi. La nostra idea è andare oltre un modello di museo di “conservazione”, vogliamo che in questi spazi si realizzi un vero e proprio centro attivo di produzione e diffusione di culture contemporanee. Non ci sarà dunque una collezione permane che rende difficile il ritorno dei visitatori ma mostre temporanee, laboratori, momenti didattici e ricreativi, residenze di artisti, installazioni, tre spazio per la somministrazione di alimenti e bevande e un mercato di ortofrutta, carne e pesce con banchi di vendita di street food, tanto amato da turisti e baresi. Tutto questo potrà avvenire contemporaneamente. Quando inaugureremo, tra meno di tre anni, il Polo barese sarà l’unico luogo in Italia ad avere queste caratteristiche e potremo esserne orgogliosi”.