Bari

Bari, presentata la stagione comunale di prosa 20019-20

Da dicembre il Teatro Piccini torna alla città

BARI – È stato presentato questa mattina, nella sala giunta di Palazzo di Città, il cartellone della nuova stagione comunale di prosa e danza a cura del TPP e dell’assessorato comunale alle Culture che, dopo nove anni, tornerà ad essere ospitata nel Teatro Piccinni.

All’incontro con la stampa sono intervenuti il sindaco Antonio Decaro, l’assessora alle Culture Ines Pierucci, il presidente del Teatro Pubblico Pugliese Giuseppe D’Urso e la responsabile delle attività teatrali del Teatro Pubblico Pugliese Giulia Delli Santi.

Ci tenevo molto ad essere presente a questo incontro – ha detto Antonio Decaro -. perché per noi questa non è solo la giornata in cui presentiamo la nuova stagione di prosa del Comune di Bari ma è anche l’occasione per comunicare ufficialmente la riapertura del teatro comunale “Niccolò Piccinni“.

Finalmente, a partire da metà dicembre, la prosa ritroverà la propria casa naturale, anche se stiamo lavorando per riaprire il teatro già il 6, giorno di San Nicola, per inserire l’evento nel cartellone del prossimo Natale. I lavori, infatti, sono terminati da tempo e ora stiamo ultimando le procedure per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie.

Fortunatamente in questi anni abbiamo potuto contare sul supporto del Petruzzelli, del Kismet e dell’Abeliano che ci hanno aiutato non solo in relazione alla programmazione artistica ma anche per l’utilizzo degli spazi, ospitando alcuni degli appuntamenti del cartellone comunale. E oggi, nel ringraziarli, sento di poter dire che questa sinergia certamente continuerà nei prossimi anni.

Il teatro Piccinni è il teatro della città di Bari perché è stato attraversato da tutta la nostra storia e per la sua riapertura c’è una grande aspettativa, manifestata – come ricorderete – nel weekend in cui lo aprimmo al pubblico e, nonostante non vi fosse nulla al suo interno, vollero visitarlo 6mila persone. Un giorno emozionante, che testimonia come la città da tempo attenda di rivederlo in funzione. Il mio auspicio è che possa diventare uno dei luoghi principali attraverso i quali diversificare l’offerta culturale cittadina.

Qualche giorno fa ho effettuato un sopralluogo sul cantiere dell’ex Mercato del Pesce, il cui piano terra verrà aperto ad ottobre e, dopo qualche mese, sarà la volta dei piani superiori dove sono previste le sale espositive e la galleria. Una novità importante sarà rappresentata anche dalle sei residenze per artisti che potranno venire a Bari per le loro performance e, magari, lasciare alcune opere a disposizione della città. Sempre ad ottobre dovremmo completare il Museo archeologico. Pertanto d’ora in avanti la sfida principale sarà pensare a come riempire i contenitori di contenuti di qualità e credo che questa nuova stagione di prosa sia un tassello importante dell’intera offerta culturale cittadina. Permettetemi infine di ringraziare Vito Signorile, che oggi è qui con noi, per aver scelto di portare il suo teatro nelle periferie della nostra città: vederlo recitare Dante in una chiesa del San Paolo l’altro giorno è stato molto emozionante”.

Sono particolarmente felice di presentare da assessore questa nuova stagione di prosa del Comune di Bari – ha commentato Ines Pierucci – non solo perché sono cresciuta nei teatri di questa città da spettatrice, ma anche perché oggi ho l’occasione di ricordare, condividendola, la dichiarazione di un assessore che mi ha preceduto e che, a proposito del Piccini, ha avuto modo di dire “Il Piccinni è il teatro di un capoluogo e di un sud presente e vivo“.

Nel prossimo mese di dicembre, finalmente, il nostro Piccinni, inaugurato la prima volta il 4 ottobre del 1854, viene restituito alla città e torna alla sua vocazione originaria per essere il teatro di tutti, la casa della cultura di Bari.

La stagione comunale 2019-20 è frutto di una programmazione pianificata in sinergia col TPP nel corso della precedente amministrazione, una programmazione che eredito con piacere per il valore delle scelte artistiche e che, al mio arrivo, abbiamo cercato di equilibrare il più possibile nella redistribuzione degli spazi e nelle attività collaterali.

Gli appuntamenti, oltre che al Piccinni, si terranno perciò al Granteatrino, per un evento speciale dedicato alle famiglie, all’Abeliano, al Kismet e al Petruzzelli per continuare a valorizzare le strutture che negli scorsi anni hanno accolto la prosa comunale.

Se dovessi scegliere una parola chiave per rappresentare questa nuova stagione opterei per multidisciplinarietà, perché di fatto si comincia a contaminare il teatro con altre forme d’arte come la scrittura scenica, a partire dai laboratori condotti da Francesco Carofiglio con il quale realizzeremo un percorso di drammaturgia condivisa dal basso, nelle periferie cittadine, per formare il pubblico alla fruizione del teatro.

In cartellone tre esclusive ragionali – “Madre Courage”, “Skianto” e “Poyo Rojo” – e, in prima nazionale, il debutto del Gabbiano “Chayka” di Licia Lanera, un’artista straordinaria che seguo da sempre e di cui apprezzo particolarmente la scelta russa a cui sono legata per formazione. Fuori abbonamento altri appuntamenti importanti con Pif impegnato in un testo di Piccolo e “La nave dolce”, uno spettacolo che ricorda l’arrivo della Vlora nel porto di Bari nel ’91.

Ciò che sento dire è che continuerà l’impegno di questa amministrazione a condividere la programmazione culturale con le scuole e le diverse realtà territoriali e che resterà alta la nostra attenzione alle periferie con progetti di audience development e guide alla visione”.

Dopo il saluto a Ines Pierucci e l’augurio per il mandato come sfida culturale, entro nel merito di alcune chicche di questa proposta teatrale e di danza – ha dichiarato Giulia delli Santi -. Essere non solo al Piccinni ma anche in altri teatri, seppure solo per alcuni spettacoli, è stata una volontà precisa. Grande attenzione nella stagione è riservata alle novità internazionali, “Amadeus”, per la regia di Konchalovsky, oppure Un Poyo Rojo, due performativi incredibili che mettono in scena con ironia il corpo e l’amore. La penna di Mattia Torre, morto qualche giorno fa, giovanissimo, per Geppi Cucciari; da sottolineare anche l’attenzione alle regie teatrali, una fra tutte cito Leo Muscato, originario di Martina Franca e ora apprezzato in molti teatri lirici italiani; il ritorno di Ferdinando, di Silvio Orlando, di Pippo Delbono , ancora una volta con uno spettacolo pensato e dedicato per e ad uno dei suoi attori (Bobò, forse uno degli attori più intimamente legato al regista, incontrato 22 anni fa nel manicomio di Aversa, sordomuto e analfabeta). Una stagione straordinaria che in soli cinque giorni di prelazione ha portato la conferma di conferma di 600 abbonati“.

Ci tenevo ad essere presente in questa occasione per molti motivi – ha concluso Giuseppe d’Urso – intanto per la vicinanza del nostro ente al Comune di Bari dal punto di vista culturale, per le dinamiche che questa Amministrazione riesce ad attivare e perché rappresenta per tutta la regione un vero e proprio laboratorio di idee, di situazioni, luoghi e innovazione, di progettualità per la propria città senza trascurare le periferie, argomento che a me sta molto a cuore. Quando una comunità si riappropria di un luogo del cuore, in questo caso il Teatro Piccinni, l’azione diventa un momento alto, importante per la comunicazione di intenti e di valori tra cittadini. Un fatto significativo che salda i legamenti, la rete con tutti gli altri teatri della città. Così facendo iene affermato il valore educativo del teatro, un momento di crescita, divertimento, di dialogo corale e attento“.

Nell’occasione l’assessora regionale all’Industria turistica e culturale Loredana Capone ha voluto inviare un videomessaggio di auguri.

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