Il titolo è “Ridevano tutti di me”
BARI – Si è tenuta oggi, a Palazzo di Città, la presentazione di “Ridevano tutti di me”, il lavoro discografico di Antonio Tagliaferro, in arte AnTo, di denuncia rispetto alla piaga sociale del bullismo. All’incontro con la stampa sono intervenuti l’assessora al Welfare Francesca Bottalico, il responsabile enti locali dell’associazione Mede@ Francesco Longobardi e il responsabile sportelli antiviolenza di Mede@ Francesco Papeo.
“Come istituzione pubblica – ha detto l’assessora Bottalico – ci sentiamo sempre più chiamati in causa nelle azioni di contrasto e prevenzione del fenomeno del bullismo, soprattutto in questo momento in cui questo genere di episodi sono purtroppo sempre più frequenti. L’impegno che abbiamo assunto, in sinergia con il privato sociale, è quotidiano e prevede azioni e percorsi di contrasto alla cultura della violenza. Come assessorato al Welfare, insieme all’associazione Mede@, stiamo attivando degli sportelli all’interno delle scuole con l’idea di offrire uno spazio dedicato all’ascolto dei ragazzi per prevenire il fenomeno ma anche per far emergere situazioni che molto spesso si ha paura di denunciare. Un altro progetto realizzato è stata l’attivazione della Casa della mediazione, uno dei primi servizi in Italia che lavorerà non soltanto con le vittime di bullismo ma anche con gli autori, affinché si possano proporre anche modelli alternativi a chi agisce la violenza, ragazzi che molto spesso portano con sé frustrazioni e modelli di riferimento negativi. In collaborazione con la Procura abbiamo anche attivato un numero verde anti bullismo che ci permette di intervenire tempestivamente, laddove ci siano delle segnalazioni, con un’equipe specializzata dell’assessorato al Welfare. Per questo abbiamo ritenuto utile ed efficace presentare il lavoro di AnTo, un giovane e coraggioso cantautore i cui testi autobiografici e di denuncia sono stati scelti dal welfare per la loro capacità di parlare agli adolescenti e ai ragazzi della città con un messaggio autentico a contrasto del bullismo, della discriminazione e della violenza in generale“.
“Partendo dal fatto che la violenza è un comportamento innato o appreso – ha dichiarato Longobardi – e che quindi, agendo, compiamo delle scelte, noi lavoriamo su quelle scelte, intervenendo sulla genitorialità e le responsabilità genitoriali, perché quando un minore commette un reato il 99 per cento delle responsabilità sono dei genitori. Noi, quindi, oltre a dare supporto alla persona che ha subito la violenza, interveniamo per interrompere quel filo conduttore tirando fuori il sommerso, perché quello è il dato che ci preoccupa forse di più, quello che non conosciamo, che non si vede e che poi sfocia in un atto violento, devastante per l’intera comunità. Centro importantissimo risulta essere la scuola, struttura fondamentale per il recupero della cultura di questi ragazzi. La canzone “Ridevano tutti di me” è una canzone in cui AnTo e Massimo, un ragazzo affetto da autismo, raccontano attraverso la musica la loro esperienza e la violenza subita. Il ricavato della vendita del cd andrà a finanziare altri progetti finalizzati al contrasto alla violenza e al bullismo, motivo in più per ringraziare i due giovani artisti“.
“Ridevano tutti di me – ha raccontato AnTo – è una canzone legata alla piaga del bullismo e alla mia esperienza personale vissuta in adolescenza. Sono stato vittima di diversi atti di prepotenza ad opera dei miei coetanei perché provenivo da un’altra città e, all’epoca, avevo un aspetto un po’ goffo. Ai ragazzi che hanno vissuto gli stessi problemi consiglio di non chiudersi nel silenzio per la paura di essere sbagliati perché non è affatto così. È capitato anche a me di pensare la stessa cosa. Perciò spero che, da questa mia esperienza negativa, possa nascere qualcosa di positivo per tutti i ragazzi, con l’augurio che non subiscano quello che ho dovuto subire io“.
Nella canzone “Ridevano tutti di me” si racconta l’esperienza di Anto: “ero il bersaglio di chi ha poco cervello, mi prendevano di mira soltanto per sentirsi più forti agli occhi degli altri. Ridevano tutti di me, io per gli altri ero un po’ strano ma a mio modo ero solo me stesso“. Il brano racconta anche della ragazzina di cui l’adolescente era innamorato: “anche tu ridevi di me, io che avrei voluto averti al mio fianco“. La canzone dà un messaggio di speranza, si conclude infatti con il riscatto del ragazzo che è riuscito a superare quella orribile esperienza: “E adesso che non ho più tutto questo peso addosso e che di te io me ne frego guarda e ridi adesso!!“.
Il video di “Ridevano tutti di me”, cantato in coppia con Massimiliano Ciurlino, in arte Massi, è prodotto dalla Le BrìProduction di Clarissa Leone, con la regia di Marco D’Andragora). Il cd è in vendita sugli store digitali.
Il video della canzone è disponibile su youtube a questo link.