BARI – È stato presentato oggi, 7 giugno, alle 11, in viale delle Regioni 15, il murale dedicato al rapper barese Walino. Al taglio del nastro hanno partecipato il sindaco di Bari Antonio Decaro, l’assessora comunale alle Culture Ines Pierucci, Michele e Agata, genitori di Walino e lo staff di SanPArt, il progetto di riqualificazione urbana e sociale del quartiere San Paolo promosso da Doc Creativity e Studio Progettazione Idea.
Il murale, voluto dall’assessorato alle Culture dopo l’incontro dello staff di SanPArt con i genitori di Walino nel corso delle lezioni del laboratorio di Rap e Scrittura, è stato realizzato da Filippo “Mozone” Tonni. L’opera presenta immediati richiami all’artista, alla musica e al quartiere San Paolo. Inoltre, Mozone ha arricchito il murale disegnando, a caratteri cubitali, l’abbreviazione Wally su una delle due facciate dell’edificio.
“Il progetto Sanpart è un percorso di dialogo con il quartiere che ha visto nelle opere d’arte realizzate l’espressione di una comunità che ha tanto da dire – ha dichiarato Decaro -. L’arte urbana di respiro internazionale che SanPArt ha portato a Bari, al San Paolo, prosegue un percorso già avviato qualche anno fa con il collettivo Mecenate90, che ci auguriamo possa dare al quartiere un’occasione di bellezza e di attrazione, nonché essere la prima tappa di un percorso di riqualificazione avviato in questi anni che deve ancora completarsi e che punta a creare spazi di socialità e di crescita per i cittadini del futuro. Aver chiuso questo progetto con un dodicesimo murale dedicato a Walino, rapper originario del San Paolo e amatissimo in città, è stato l’epilogo migliore di un percorso che ha avuto alla sua base il dialogo costante fra l’amministrazione comunale, i partner di progetto Doc Creativity e Studio Progettazione Idea e la comunità del quartiere”.
“Possiamo affermare con certezza che al San Paolo c’è una galleria d’arte a cielo aperto – ha detto l’assessora Pierucci -. Con la firma di artiste e artisti da tutto il mondo, i 23 murales al San Paolo restituiscono bellezza e dignità alle storie della nostra città contribuendo a sviluppare un nuovo senso di comunità. La cultura in questi anni ha cucito i luoghi della città, sviluppando un senso collettivo di appartenenza e promuovendo nei fatti l’inclusione sociale e culturale. In particolare, quella inaugurata oggi al San Paolo e dedicata a Walino, è l’ultima opera del progetto SanPArt, ideato da DOC creativity con la collaborazione di Studio Progettazione Idea, che ringrazio per l’impegno, la determinazione e la passione, nell’ultimo giorno di mandato Decaro ma con il primo passo verso un nuovo cammino per la nostra città, che ricomincia nel nome di Walino, artista, cittadino, amico musicista e poeta che a partire dal San Paolo, inciso in una chiave appesa al collo, ha raggiunto tutto il mondo rap e ancora oggi vive attraverso la sua musica, la nostra musica, per tutti i ragazzi del quartiere e della città di Bari”.
“Siamo molto felici di questo murale e ringraziamo l’amministrazione e i ragazzi – dichiarano Michele e Agata. – È successo tutto per caso. Quest’opera è stata aggiunta in un secondo momento quando abbiamo chiesto a Cesare ed Eleonora (rispettivamente direttore artistico e project manager di Studio Progettazione Idea, nda) se ci fosse un pezzettino da dedicare a nostro figlio. È stata una richiesta di puro amore. Dopo un po’ di giorni è arrivata la bellissima notizia. L’emozione è tanta. Tutto quello che vediamo di nostro figlio è bello, anche se portiamo dentro ancora una grande tristezza. Ma bisogna ricordare lui, la sua arte, il suo impegno”.
Il murale è dedicato a Nico Antonacci in arte Walino, il rapper barese – amatissimo al San Paolo, quartiere in cui è nato e cresciuto – affermatosi sulla scena rap nazionale e scomparso prematuramente a luglio dello scorso anno. SanPART, vincitore dell’avviso pubblico “Arte Urbana”, promosso dall’assessorato comunale alle Culture e al Turismo e finanziato con 200mila euro dal POC METRO (scheda POC_BA_I.3.1.m), ha consentito la realizzazione di undici murales (dodici con quello dedicato a Walino) e di laboratori creativi, con la partecipazione di artisti di fama internazionale e il coinvolgimento attivo dei residenti del San Paolo.