BARI – Domani, lunedì 18 dicembre, alle ore 17, nella sala consiliare del Municipio III in via Ricchioni, al San Paolo, il sindaco Antonio Decaro, il presidente Nicola Schingaro e i consiglieri municipali, insieme agli architetti responsabili, incontreranno i cittadini per illustrare nel dettaglio il progetto G124 Bari San Paolo, finalizzato alla riqualificazione della corte urbana Don Bosco, nei pressi di via Altamura.
L’idea progettuale, dell’importo complessivo di 1.000.000 di euro finanziati dal Pon Metro 2014/20 nell’ambito dell’accordo quadro per la realizzazione e riqualificazione di verde urbano attrezzato – Spazi pubblici – Greenways – Greenbelts, è stata sviluppata dalla ripartizione IVOP del Comune di Bari con il coinvolgimento dei residenti e il coordinamento scientifico di quattro architetti destinatari di altrettante borse di studio post laurea finanziate dal gruppo di lavoro di Renzo Piano e la supervisione dei docenti del Politecnico di Bari – dipartimento ArCoD Carlo Moccia e Francesco Defilippis.
Il progetto mira a rafforzare il rapporto tra lo spazio incolto e le case che vi si affacciano, costruendo un luogo di aggregazione in cui i residenti possano nuovamente riconoscere un senso di appartenenza al quartiere. Sull’intervento e sul contesto sociale di riferimento sono nate alcune riflessioni che hanno portato all’individuazione di tre temi progettuali: lo spazio domestico condominiale, che riconosce nella corte un giardino pensato come un grande soggiorno collettivo, una sorta di proiezione all’aperto degli spazi delle abitazioni; il rapporto con l’adiacente parco Giovanni Paolo II; il dialogo con i murales urbani del Quartiere Museo realizzati a poche decine di metri di distanza dall’area oggetto dell’intervento.
Il cortile si trasformerà in un nuovo spazio pubblico verde grazie alla piantumazione di 110 alberi, tra allori e lecci, disposti in modo da consentire il pieno sviluppo delle chiome e da creare un “tetto verde”. Al centro della corte è prevista una grande radura circolare che permetterà al pubblico di osservare il cielo: di fatto la parte centrale è stata pensata come spazio sociale dedicato alle attività collettive, con l’installazione di sedute, un impianto d’illuminazione e la posa di terra stabilizzata drenante.
Il G124 nasce nel 2013 – quando l’architetto Renzo Piano viene nominato senatore a vita – con l’obiettivo di riqualificare alcuni luoghi delle periferie urbane sfruttando l’energia vitale degli stessi cittadini che vivono quegli spazi non solo con l’obiettivo di trasformare fisicamente i luoghi ma anche per dar vita a esperienze di coinvolgimento e coesione sociale. Pertanto, per il G124 del 2022, sono stati scelti tre luoghi simbolo in altrettante città italiane: il rione Sanità a Napoli, che da enclave sta diventando un luogo attrattivo grazie a un prete illuminato e al brulicare delle associazioni; a Rovigo, una piazza del quartiere Commenda Est dedicata al rifugiato sudafricano Jerry Masslo; a Bari, invece, la scelta è ricaduta su un vuoto urbano irrisolto nel quartiere San Paolo.