L’idea progettuale, dell’importo complessivo di 1.000.000 di euro finanziati dal Pon Metro 2014/20 nell’ambito dell’accordo quadro per la realizzazione e riqualificazione di verde urbano attrezzato – Spazi pubblici – Greenways – Greenbelts, è stata sviluppata dalla ripartizione IVOP del Comune di Bari con il coinvolgimento dei residenti e il coordinamento scientifico di quattro architetti destinatari di altrettante borse di studio post laurea finanziate dal gruppo di lavoro di Renzo Piano e la supervisione dei docenti del Politecnico di Bari – dipartimento ArCoD Carlo Moccia e Francesco Defilippis.
Il progetto mira a rafforzare il rapporto tra lo spazio incolto e le case che vi si affacciano, costruendo un luogo di aggregazione in cui i residenti possano nuovamente riconoscere un senso di appartenenza al quartiere. Sull’intervento e sul contesto sociale di riferimento sono nate alcune riflessioni che hanno portato all’individuazione di tre temi progettuali: lo spazio domestico condominiale, che riconosce nella corte un giardino pensato come un grande soggiorno collettivo, una sorta di proiezione all’aperto degli spazi delle abitazioni; il rapporto con l’adiacente parco Giovanni Paolo II; il dialogo con i murales urbani del Quartiere Museo realizzati a poche decine di metri di distanza dall’area oggetto dell’intervento.
Il cortile si trasformerà in un nuovo spazio pubblico verde grazie alla piantumazione di 110 alberi, tra allori e lecci, disposti in modo da consentire il pieno sviluppo delle chiome e da creare un “tetto verde”. Al centro della corte è prevista una grande radura circolare che permetterà al pubblico di osservare il cielo: di fatto la parte centrale è stata pensata come spazio sociale dedicato alle attività collettive, con l’installazione di sedute, un impianto d’illuminazione e la posa di terra stabilizzata drenante.
Il G124 nasce nel 2013 – quando l’architetto Renzo Piano viene nominato senatore a vita – con l’obiettivo di riqualificare alcuni luoghi delle periferie urbane sfruttando l’energia vitale degli stessi cittadini che vivono quegli spazi non solo con l’obiettivo di trasformare fisicamente i luoghi ma anche per dar vita a esperienze di coinvolgimento e coesione sociale. Pertanto, per il G124 del 2022, sono stati scelti tre luoghi simbolo in altrettante città italiane: il rione Sanità a Napoli, che da enclave sta diventando un luogo attrattivo grazie a un prete illuminato e al brulicare delle associazioni; a Rovigo, una piazza del quartiere Commenda Est dedicata al rifugiato sudafricano Jerry Masslo; a Bari, invece, la scelta è ricaduta su un vuoto urbano irrisolto nel quartiere San Paolo.
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