Bari, pronto il passaggio all’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente – ANPR

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Di Sciascio: “Un traguardo importante: da subito tempi rapidi per il rilascio dei certificati e miglior impiego del personale”

BARI – La ripartizione Servizi demografici rende noto che è in procinto di eseguire la fase finale del passaggio all’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente – ANPR, la banca dati nazionale prevista dal codice dell’amministrazione digitale. Infatti, dopo aver superato con successo le fasi di test, pre-subentro e il censimento degli utenti e delle postazioni, i tecnici comunali potranno effettuare l’ultimo step necessario per la migrazione di tutti i dati raccolti nella banca dati nazionale, dove saranno trasferite progressivamente le anagrafi dei 7.978 Comuni italiani per realizzare il riferimento unico per la Pubblica amministrazione, le società partecipate e i gestori di servizi pubblici.

Come noto, l’ANPR è un progetto dell’Agenda Digitale Italiana e rappresenta il tassello principale di una complessa revisione dei sistemi informativi della PA, finalizzato a favorire il processo di digitalizzazione della PA e il miglioramento dei servizi a cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni attraverso l’integrazione dei sistemi informativi pubblici e la semplificazione dei processi amministrativi, riducendo sensibilmente tempi e costi.

Il passaggio ad ANPR del Comune di Bari, inoltre, introdurrà significativi vantaggi per la popolazione residente. Per il cittadino, il vantaggio più immediato è rappresentato dalla possibilità di richiedere i propri certificati anagrafici in qualsiasi Comune subentrato in ANPR, e non solo in quello di residenza, indipendentemente dal luogo di nascita e di residenza. Inoltre, quando le altre amministrazioni che giornalmente dialogano con il Comune, saranno anch’esse integrate con ANPR, sarà istantaneo lo scambio di informazioni necessarie per accedere ai servizi demografici (pubblicazioni di matrimonio, separazioni e divorzi davanti agli ufficiali di Stato civile, celebrazioni di riti civili, ecc.), così come agli altri servizi pubblici erogati da enti collegati all’anagrafe nazionale (Motorizzazione civile, Agenzia delle Entrate, Inps, ecc.).

Altri vantaggi riguardano il rapporto tra il Comune ed altri enti ed amministrazioni, tutti connessi all’utilizzo di un’unica banca dati anagrafica a livello nazionale. Lo snellimento delle pratiche, e in particolare quelle di residenza, la rapidità e la facilità di accesso alle informazioni, l’attendibilità e la sicurezza dei dati (non si verificheranno più trascrizioni errate, ad esempio) apporteranno significativi vantaggi ai cittadini, che potranno usufruire di una migliore qualità dei servizi anagrafici. È stato stimato, infatti, che solo i cambi di residenza in ingresso e in uscita dalla città occupino annualmente oltre 1.000 giorni/dipendente, tempi destinati a ridursi drasticamente, consentendo un più efficiente impiego del personale disponibile.

Per assicurare tutto ciò, negli ultimi mesi il Comune di Bari è stato impegnato nella bonifica di migliaia di dati anagrafici della banca dati relativa ai suoi 320.000 abitanti (sono state effettuate con successo oltre 10.000 bonifiche propedeutiche al subentro in ANPR).

Si tratta di un traguardo molto importante per la nostra città – ha commentato il vice sindaco Eugenio Di Sciascio, assessore alla trasformazione digitale -. Oltre ai benefici immediati per i cittadini, quali la velocizzazione di una serie di pratiche, ve ne saranno altri meno immediati, in particolare con la possibilità di liberare parte del personale per utilizzarne meglio le competenze. La trasformazione digitale della città deve vedere innanzitutto servizi, quali quelli anagrafici, più semplici e più facilmente fruibili dai cittadini. Sento di ringraziare il personale e la dirigente della ripartizione che hanno fortemente voluto, insieme a me, questo risultato“.

Pertanto, per procedere alla definitiva migrazione, sarà necessario sospendere l’erogazione dei servizi offerti dalla ripartizione Servizi demografici, ad eccezione di quelli essenziali e non procrastinabili, quali la ricezione delle dichiarazioni di decesso e connessa autorizzazione al seppellimento dei defunti.

Quindi la sede centrale in largo Fraccacreta e tutte le sedi periferiche della ripartizione saranno chiuse al pubblico nei giorni 14, 17 e 18 febbraio al fine di consentire la conclusione delle operazioni di subentro nell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, le prove di buon esito della migrazione dati, i test di funzionamento delle nuove procedure operative e la contestuale formazione del personale.

La riapertura degli uffici della sede centrale di largo Fraccacreta è prevista in via straordinaria già nel pomeriggio di martedì 18 febbraio.