Le dichiarazioni del consigliere
BARI – “La Sezione Regionale di Controllo per la Puglia della Corte dei Conti ha evidenziato una scarsa efficacia dell’attività di recupero dell’evasione tributaria, posta in essere dal Comune di Bari, per l’anno 2014“.
Così in una nota ilc onsigliere comunale Pasquale Di Rella, che aggiunge: “In particolare, è emerso che, rispetto a € 5.882.494,36 di accertamenti ICI/IMU, a € 6.136.790,58 di accertamenti TARSU/TIA/TARES e a € 661.618,42 di accertamenti relativi ad “altri tributi”, per un totale di € 12.680.903,36 restano da riscuotere, dopo tre anni (2015 – 2017), ben € 5.928.806,74 pari al 46,75% del totale. UNA BEFFA PER I CONTRIBUENTI BARESI ONESTI; UN “PREMIO” E UN’INDIRETTA “INCENTIVAZIONE” PER GLI EVASORI! Quali siano i motivi di tale ingiustificabile e dannosa lentezza nel recupero dei tributi evasi è ignota e sarà oggetto di apposita interrogazione rivolta al Sindaco e all’Assessore ai Tributi. Tale persistente incapacità di riscossione dei tributi evasi è evidenziata anche per gli anni 2015 e 2016 (i dati per l’anno 2017 non sono disponibili) dalle relazioni del Collegio dei Revisori dei Conti. Infatti, rispetto ad un accertamento di tributi evasi nell’anno 2015 pari ad € 7.589.287,79, la riscossione degli stessi nel citato anno è stata pari ad € 38.117,46 (0,50% del totale accertato); nonché rispetto ad un accertamento di tributi evasi nell’anno 2016 pari ad € 10.758.447,07, la riscossione degli stessi nel citato anno è stata pari ad € 1.133.249,77 (10,53% del totale accertato). Non è noto il risultato dell’attività di recupero dei tributi evasi relativi agli anni 2015 – 2016 posta in essere dal Comune di Bari fino ad oggi e ciò sarà oggetto di un’ulteriore apposita interrogazione rivolta al Sindaco e all’Assessore ai Tributi. Il timore che le cifre che emergeranno saranno simili a quelle “certificate” dalla Corte dei Conti per l’anno 2014 rende assolutamente necessario e indifferibile un cambio di rotta e un’accelerazione da parte dell’Amministrazione comunale per il rispetto dovuto ai cittadini che, con grande fatica, pagano puntualmente le imposte“.