L’obiettivo è l’avvio di studi e progetti volti alla conoscenza dei caratteri peculiari dei territori dei cinque Municipi
BARI – È stato siglato oggi il protocollo d’intesa, della durata di un anno, tra il Comune di Bari e il Politecnico di Bari – Dipartimento di Ingegneria civile e dell’Architettura del Politecnico di Bari (ICAR) per l’avvio di studi e progetti sperimentali volti all’approfondimento della conoscenza dei caratteri peculiari dei territori dei cinque Municipi cittadini, all’individuazione di idee strategiche di rigenerazione urbana e paesaggistica che possano migliorare le condizioni di vita, promuovere l’integrazione, il dialogo e il coinvolgimento dei cittadini.
In base a quanto previsto dall’accordo, sarà costituito un gruppo di lavoro composto da rappresentanti delle rispettive amministrazioni, che avrà come referenti per il Comune l’assessora all’Urbanistica Carla Tedesco e il direttore della ripartizione Urbanistica Pompeo Colacicco e per il dipartimento ICAR i docenti Giorgio Rocco e Francesca Calace.
In particolare, il Politecnico metterà a disposizione le proprie conoscenze di carattere territoriale, progettazione urbanistica, disegno urbano, architettura e di studi storico-archeologici, mentre il Comune di Bari garantirà al gruppo di lavoro il necessario supporto nelle attività di ricerca e di divulgazione dei risultati.
Il Comune di Bari è, infatti, da tempo impegnato a favorire forme di collaborazione con altre istituzioni, enti di ricerca e aziende pubbliche per la definizione di piani, programmi e studi di fattibilità da candidare a bandi regionali, nazionali ed europei per il finanziamento delle attività di ricerca e sperimentazione per la riqualificazione delle aree degradate periferiche e la valorizzazione del patrimonio ambientale, paesaggistico, storico-architettonico e archeologico della città.
In quest’ottica il protocollo intende valorizzare le competenze e le conoscenze maturate dal dipartimento ICAR del Politecnico in relazione al contesto locale e alle metodologie di analisi e di intervento nel campo della riqualificazione e rigenerazione urbana, ambientale e paesaggistica che prevedano l’ascolto del territorio, delle associazioni e dei cittadini.
Il progetto, nelle sue linee generali e programmatiche, ha quale obiettivo principale quello di produrre quadri di conoscenze e scenari, sperimentazioni progettuali e strategie di rigenerazione urbana e paesaggistica per i quartieri di Bari, a partire dal territorio del Municipio IV, nonché di praticare modalità di ascolto e di coinvolgimento della cittadinanza riguardo alle possibilità di riuso dei beni e delle aree dismesse presenti sul territorio cittadino.
Il gruppo di lavoro coordinerà le attività di ricerca, la didattica sul campo e la progettazione, nonché la predisposizione degli atti tecnico-amministrativi necessari al raggiungimento degli obiettivi fissati dal protocollo. La collaborazione prevede, inoltre, la gestione condivisa di tavoli di discussione, la comune progettazione e la gestione di incontri pubblici, con un evento pubblico conclusivo in cui sarà allestita una mostra dei prodotti finali e organizzato un seminario di discussione, al fine di condividere le ipotesi strategiche di riqualificazione urbana e paesaggistica e il riuso delle aree individuate per l’esplorazione progettuale.
“Il dialogo e la collaborazione tra Università e città – ha commentato Carla Tedesco – costituiscono un fattore rilevantissimo per lo sviluppo urbano. Attraverso le attività previste dal protocollo l’amministrazione comunale potrà disporre di quadri conoscitivi aggiornati e ricevere supporto nella sperimentazione di approcci innovativi alle trasformazioni urbane. Gli studenti e i ricercatori di Politecnico potranno avere agevolmente a disposizione dati e informazioni relativi a processi concreti di trasformazione urbana ed essere protagonisti degli stessi”.
“Attraverso questo accordo – ha dichiarato Giorgio Rocco – il dipartimento ICAR del Politecnico di Bari metterà a disposizione del territorio le proprie competenze e le conoscenze maturate nell’attività di ricerca, in coerenza con gli obiettivi statutari dell’Università; le attività previste, inoltre, consentiranno ai giovani in formazione una esperienza didattica e di ricerca a stretto contatto con la comunità locale, le istituzioni, la società intera”.