La lettura è un’esperienza esaltante e misteriosa, che si scopre quando un testo rivela la sua struttura profonda, fatta di nessi: non si finisce mai di conoscere l’altro e di capire il senso delle sue parole. Leggendo I promessi sposi tra Mosca e Kiev, ci accorgiamo che in ogni evento, in ogni nome e personaggio, in ogni parola sta un senso misterioso che spetta a ciascuno scoprire.
Tutto confluisce in una Verità religiosa ed esistenziale che Manzoni non ha voluto rimanesse nascosta e ha deciso di dare alla luce: una Verità che si è resa visibile nel romanzo, nei drammi della vita dei singoli e della storia universale, tra soprusi e riscatto, tra eresia, perdizione e salvezza. Il capolavoro di Manzoni, incontrando la Bibbia e Dostoevskij, diventa un breviario per giudicare la storia e per guidare le scelte di vita di quanti si mettano in dialogo con il testo, soggetto vivo che il lettore può ascoltare e intendere secondo l’unicità del proprio essere.
Elena Mazzola, linguista e traduttrice, dopo aver vissuto quindici anni a Mosca insegnando letteratura e traduzione in diverse università, nel 2017 si è trasferita a Kharkiv (Ucraina), dove dirigeva il Centro di cultura europea Dante. Nel catalogo Scholé ricordiamo la curatela dei libri di F.M. Dostoevskij Scritti dal sottosuolo (ed. it. di T.A. Kasatkina, 2016) e Il sogno di un uomo ridicolo ealtri racconti dal Diario di uno scrittore (con T.A. Kasatkina, 2019).
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