Lo scopo è quello della promozione di culture contro la discriminazione di genere attraverso azioni integrate di formazione e sensibilizzazione
BARI – L’assessora al Welfare Francesca Bottalico rende noto che è stato siglato ieri il protocollo d’intesa tra il Comune di Bari e oltre 60 tra istituzioni pubbliche e private, associazioni, enti non profit, strutture e servizi Welfare per minori, adulti, giovani e anziani, promosso dall’assessorato al Welfare con il coordinamento del Centro antiviolenza comunale, per la realizzazione di una rete denominata “Generare culture nonviolente”.
La rete si propone di sostenere pratiche ed esperienze di cittadinanza attiva e solidale fondate su una riflessione comune ai sottoscrittori che promuova una cultura della nonviolenza basata sul rispetto della dignità umana e sulla valorizzazione delle differenze attraverso azioni sistemiche e integrate rivolte all’intera città e a tutti/e i cittadini/e, piccoli/e e grandi, per mezzo di una pluralità di azioni (eventi formativi e informativi, laboratori, gruppi di ascolto e sostegno, attività di sensibilizzazione e promozione ecc.) capaci di arrivare nei luoghi fisici e simbolici della città in cui creare e/o consolidare e/o sostenere le reti sociali legate al mondo dell’infanzia, dell’adolescenza, delle famiglie e dei singoli adulti residenti e migranti.
“Ieri, nel corso di un bellissimo pomeriggio di condivisione al teatro Kismet di Bari, abbiamo rinnovato la nostra alleanza per il contrasto alle violenze di genere con il protocollo di #generareculturenonviolente e avviato il programma cittadino annuale socio-culturale e formativo per promuovere culture non violente e non discriminatorie – commenta Francesca Bottalico –. Più di 500 persone, espressione di tutti i territori, hanno partecipato con grande entusiasmo all’evento promosso dall’assessorato al Welfare e da oggi, con le nuove 60 realtà firmatarie pubbliche e private, rafforziamo il nostro impegno quotidiano non solo in termini di tutela, protezione, accompagnamento e autodeterminazione delle donne ma anche e soprattutto di formazione, educazione, promozione e contrasto alle discriminazioni, a partire dai primi anni di età, contro le violenze di genere e ogni forma di discriminazione e violenza: fisica, economica e psicologica. Siamo consapevoli che c’è ancora tanto da fare ma insieme, uniti, siamo convinti di poter contribuire al cambiamento sociale e culturale della nostra comunità, realizzando nuovi interventi in tutti i contesti della vita cittadina e moltiplicando le antenne territoriali di rilevazione dei bisogni per coordinare al meglio le azioni, affinché nessuna donna resti sola“.
Gli obiettivi dell’accordo sono i seguenti:
• promuovere un tavolo permanente per un confronto sul tema;
• promuovere una riflessione che sia innanzitutto culturale, ovvero promuovere una cultura della nonviolenza, basata sul rispetto della dignità umana e sulla valorizzazione delle differenze;
• promuovere azioni e iniziative volte a prevenire ogni forma di violenza e a rimuovere cause che possono portare ad agire e a subire violenza.
• realizzare progetti e attività volti alla diffusione di una cultura dei diritti fondamentali e della non discriminazione;
• sensibilizzare alla cultura della nonviolenza per prevenire le violenze e per offrire aiuti concreti alle vittime di violenza;
• sensibilizzare l’utilizzo, nella comunicazione, di linguaggi e contesti espressivi che non offendano la dignità delle persone e che non presentino pregiudizi culturali e stereotipi sociali di discriminazione di genere, orientamento affettivo, abilità fisica e psichica, scelta filosofica di vita o credo religioso, o che non utilizzino i/le bambini/e e gli/le adolescenti quali oggetti di persuasione.
Con la firma del protocollo, ciascun sottoscrittore si impegna a contribuire alla promozione di una cultura della nonviolenza attraverso:
• eventi finalizzati alla promozione di una cultura basata sulla valorizzazione delle differenze e sulla parità di genere
• azioni caratterizzate dall’inclusione e dal rispetto del diverso, al fine di tutelare i diritti di tutti i componenti della società
• incontri nelle scuole per i/le ragazzi/e delle medie inferiori e superiori sui temi dell’educazione alla sessualità e affettività, della violenza di genere e del bullismo e incontri informativi per famiglie e singoli adulti sui temi della violenza di genere
• iniziative volte a prevenire e diminuire gli stereotipi di genere e promuovere attività educative per minori e adulti finalizzate al rispetto delle differenze.
• percorsi ludico-laboratoriali tematici a cadenza mensile rivolti a adolescenti e preadolescenti finalizzati a promuovere una cultura di parità tra i sessi come premessa alla prevenzione di comportamenti violenti; informare sulle risorse presenti sul territorio che possano aiutare gli adolescenti vittime di violenza; sensibilizzare sul tema, di conseguenza, i genitori dei minori coinvolti.
• eventi della rete dedicati alla cultura della nonviolenza, la creazione di contenuti multimediali, l’organizzazione di giornate tematiche e sportelli informativi, la realizzazione di laboratori sperimentali radiofonici teorico/pratici in collaborazione con educatori, insegnanti e operatori sociali con l’obiettivo di prevenire la dispersione scolastica, il bullismo e diffondere la cultura della non violenza.
• attività di “educazione alle differenze”, alla socialità, all’affettività e al contrasto della violenza volte ad abbattere i pregiudizi, per i bambini, gli insegnanti e i genitori della scuola primaria.
Chiunque sia interessato ad aderire potrà farlo entro la fine di questa settimana inviando una mail all’indirizzo segreteriawelfarebari@comune.bari.it
Questo l’elenco dei firmatari del protocollo:
Ada (associazione diritti degli anziani), Agedo, Altradanza, ANPI Bari, Ansi – comitato di Bari, Anteas Bari, aps Mama Happy, aps Parco Domingo, Acsemi, Arcolaio, Circondario, il giardino di Lulù aps, Madimù, Tavole magiche, Zona Franka, Medea odv, Periplo, Bari Social Book, Biblioteca dei Ragazzi/e, Cellula Coscioni Bari, Centro diurno Fondazione Giovanni Paolo II, Centro educativo Alberotanza, Centro ludico don Tonino Bello, Csf e Casa della Genitorialità, Circolo Uaar Bari, commissione consiliare Welfare – Comune di Bari, Confcooperative Bari-Bat, cooperativa Kismet, coop.soc. Maia, coop.soc. Lavoriamo insieme, Csf Japigia -Torre a Mare, Dss Asl Bari, Fermi con le mani, Fnp Cisl Bari, Fondazione Synapsis, Fondazione SAT, Gens Nova, Gruppo Educhiamoci alla Pace, Help, I.C. Balilla Imbriani, I.C. Umberto I San Nicola, Le aquile di seta, Le ali del sorriso, Legacoop Puglia – commissione consiliare Pari Opportunità – Comune di Bari, Libreria Quintiliano, Link Bari, Medtraining, Ordine Psicologi, Parco Garofalo, Passaporto Italia, Portineria 21, Progetto Città, Save the children, Scuola dell’infanzia Ferrannini, Uil Puglia, Libreria Svoltastorie, Ust Cisl Bari, Politecnico di Bari, Università degli Studi Aldo Moro, La giusta causa, Ministero di Giustizia – Dipartimento minorile.
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