Decaro: “Bari avrà il suo primo stadio della palla ovale”
BARI – Questa mattina il sindaco di Bari Antonio Decaro e l’assessore allo Sport Pietro Petruzzelli hanno accompagnato il ministro per lo Sport Luca Lotti nel corso di un sopralluogo presso i due impianti cittadini che saranno oggetto degli interventi di riqualificazione finanziati dal Governo con il piano “Sport e Periferie” per un importo complessivo di 2 milioni di euro.
Il primo impianto visitato è stato il campo da calcio in via Caravella a Catino, mai completato, che una volta riqualificato diventerà il nuovo stadio del rugby e del football americano. L’intervento prevede la realizzazione di un campo in erba sintetica che sarà utilizzato dai giocatori delle due diverse discipline sportive e dell’area destinata al classico terzo tempo e agli spogliatoi.
A seguire, il sindaco e il ministro, accompagnati dai rappresentanti della Fidal – Federazione Italiana di Atletica Leggera, hanno visitato il campo Bellavista, a Japigia, la struttura che ospita la maggior parte delle gare regionali. L’impianto dispone di una pista di atletica a 6 corsie che occupa una superficie complessiva di 4.303 mq, con una lunetta dedicata al salto in alto di circa 2.060 mq. Al suo interno, inoltre, sono presenti spazi dotati di pedane per l’esercizio delle diverse discipline di atletica. Grazie al finanziamento del Governo, sarà possibile sostituire integralmente il manto della pista di atletica, sottoposto ad uso intensivo e per questo deteriorato, impiegando le tecniche più innovative attualmente utilizzate per gli impianti agonistici.
“Ancora una volta si tratta di opere finanziate attraverso il fondo governativo “Sport e Periferie” – dichiara il ministro Lotti – che ora, con la nuova Legge di Stabilità, vogliamo rendere strutturale. Interventi concreti sul territorio che cambiano davvero la vita dei cittadini, investendo sul patrimonio di passione, salute e socialità che lo sport riesce a garantire in modo straordinario”.
“Catino avrà il primo stadio della palla ovale della città di Bari – dichiara il sindaco -. Il progetto complessivo ammonta a due milioni di euro e, per ora, grazie al bando “Sport e Periferie” ce n’è stato riconosciuto uno, con il quale completeremo la progettazione e inizieremo i lavori. Questo campo ha un valore simbolico per il quartiere, perché è un’opera mai completata ma che, nonostante le attuali condizioni, viene vissuta già da tanti bambini e ragazzi della zona con attività varie. Di qui la dimostrazione che lo sport non è solo una pratica sportiva ma un’attività che unisce e che serve a fare comunità. Non a caso, i finanziamenti sono indirizzati sulle periferie dove è ancora più forte il bisogno di socializzare e di stare insieme. Con questo intervento vogliamo occupare uno spazio incolto con la forza e l’energia sana dello sport, realizzando un impianto dedicato al rugby e al football americano. Due sport di squadra, relativamente nuovi per questa città, che possono aiutarci a fare breccia nel cuore di tante ragazze e ragazzi che, attraverso la pratica sportiva e i valori che essa insegna, possono riappropriarsi dei loro quartieri e viverli. Per noi è importante realizzare qui a Catino questo impianto perché vogliamo che tutti gli appassionati e gli sportivi che seguono queste discipline possano conoscere tutta Bari, comprese le periferie che hanno tanto da dare alla città. Lavoreremo in modo da far partire il bando di gara all’inizio del nuovo anno. A Japigia, invece – continua Decaro – un altro quartiere periferico dall’altra parte della città, riqualificheremo la pista d’atletica di una struttura tra le più utilizzate di Bari che, oltre agli sportivi agonistici, è aperta ogni giorno ai cittadini che praticano running e sport a corpo libero. A nome dei sindaci di tutta Italia ringrazio il Governo per aver reso stabile questo fondo, come quello sulle “Periferie aperte” che ci ha dato la possibilità di finanziare servizi, spazi per la socializzazione, aree pedonalizzate, giardini e parchi nei quartieri San Paolo e Libertà. Si tratta di due fondi strategici per effettuare quelle operazioni di collegamento delle periferie con il centro cittadino, una sorta di ricucitura urbanistica ma anche di tipo sociale”.