Presente anche la delegazione internazionale del Progetto URBACT “Com.Unity.Lab” e i rappresentanti del partenariato socio-economicolocale
BARI – Questa mattina il sindaco Antonio Decaro e l’assessora alle Politiche europee e del Lavoro Paola Romano hanno accompagnato la delegazione internazionale del Progetto URBACT “Com.Unity.Lab”, dedicato ai temi della rigenerazione urbana partecipata e dell’innovazione sociale, e i rappresentanti del partenariato socio-economico, nel corso di un sopralluogo nei locali della ex Manifattura Tabacchi, che al termine dei lavori ospiteranno le attività di Porta Futuro II, l’incubatore /acceleratore di impresa.
La delegazione europea è composta da una ventina tra funzionari, dirigenti e assessori delle città di Lisbona (PL), Sofia (BG), Lublin (PL), Ostrawa (CZ), Lille (FR), Aalborg (DN) e Aja (HO), mentre per il partenariato socio-economico hanno partecipato i rappresentanti locali dei sindacati, di Uniba, Poliba, Iamb, Cnr, Confindustria, Arti, Confcommercio, Confartigianato, Legacoop, Concooperative, Cia e Cna.
“I lavori stanno procedendo speditamente ed entro maggio sarà terminata la parte strutturale della riqualificazione – ha dichiarato il sindaco Decaro -. In questi spazi, un tempo centro di produzione ed emancipazione del quartiere, vogliamo riportare il lavoro perché è da lì che si riparte. Dopo l’esperienza di Porta Futuro I, ci stiamo concentrando su Porta Futuro II che potrà accogliere giovani imprese già avviate o in fase di definizione che hanno bisogno di punti di riferimento per imparare a camminare da sole. Per questo abbiamo scelto di condividere, già oggi, questo luogo con i sindacati, con le associazioni di categoria e con tutti i soggetti istituzionali e non, che possono aiutarci a programmare al meglio le funzioni di questo spazio, presto un luogo dell’innovazione e della giovane imprenditoria, con l’auspicio che da qui parta la riqualificazione dell’intero quartiere“.
“Avere qui con noi i rappresentanti istituzionali di mezza Europa è motivo di orgoglio, nonché un momento di grande crescita – ha affermato Paola Romano -. Abbiamo bisogno di costruire un modello di governo partecipato dell’innovazione che tenga conto delle istanze di tutti, delle scuole, delle università e soprattutto delle persone, dando loro la possibilità di esprimere i loro talenti e di mettere a frutto le loro competenze sul nostro territorio. Per questo il confronto continuo con altre città europee, che hanno già sperimentato queste azioni che nei fatti hanno contribuito alla riqualificazione dei quartieri dove si sono sviluppate esperienze simili a Porta Futuro II, può essere una bella occasione di crescita per tutti noi. Questi spazi saranno un luogo aperto dell’innovazione da cui parte la città del futuro“.