Il MIUR finanzia il progetto barese MecDigito sui laboratori territoriali per l’occupabilità
Si tratta di un laboratorio territoriale a supporto della filiera meccanica, elettrica ed elettronica della terra di Bari e della Puglia, che intende promuovere una economia basata sulla promozione e diffusione della conoscenza ad alto valore innovativo e tecnologico, così da favorire la crescita di competitività delle singole aziende e del sistema socio-economico del territorio grazie allo sviluppo di nuovi processi e prodotti.
Il finanziamento è stato aggiudicato nell’ambito dell’avviso pubblico del MIUR, pubblicato lo scorso settembre, che metteva a disposizione 45 milioni di euro per le scuole che presentavano progetti di attivazione di Laboratori Territoriali per l’Occupabilità: una nuova generazione di laboratori tecnologici, aperti al territorio e ai cittadini anche in orario extrascolastico, che vedono il contribuito di enti locali e imprese. L’obiettivo del bando è creare centri di innovazione dove il sapere teorico si trasforma in competenze pratiche che generano valore economico e sociale.
Il progetto barese “MecDigito”, che ha avuto la meglio su 529 proposte con oltre mille scuole coinvolte in tutta Italia, è stato promosso da una cordata di scuole che vede capofila l’IISS “Panetti-Pitagora” di Bari in rete con l’IISS “Guglielmo Marconi” di Bari, l’IISS “Galileo Ferraris” di Molfetta, l’IPSIA “Luigi Santarella” di Bari, l’IISS “De Nittis-Pascali” di Bari, la scuola secondaria di 1° grado “Tommaso Fiore” di Bari, l’IC “Japigia 1-Verga” di Bari e ha come partner istituzionali il Comune di Bari, la Città Metropolitana di Bari, il Politecnico e il CNR – Istituto di Biomembrane e Bioenergetica e Confindustria BARI e BAT – Sezione Meccanica Elettrica ed Elettronica.
“MecDigito” intende realizzare un HUB tecnologico della meccatronica da insediare nella città di Bari che collabori in maniera sinergica con aziende locali, ITS, mondo accademico e della ricerca avanzata, destinato sia agli studenti di scuola secondaria di 1° e 2° grado, che dovranno orientarsi al futuro e professionalizzare le proprie competenze, sia ai cosiddetti NEET (Not in Education, Employment or Training), ossia quei ragazzi che non sono inseriti in contesti territoriali o familiari che possano favorire l’inserimento nel mondo lavorativo/formativo e che hanno dunque la necessità di riqualificarsi. Della rete tra istituzioni, scuole e soggetti privati fanno parte realtà del territorio che dimostrano una forte propensione all’applicazione e alla ricerca nel campo delle nuove tecnologie, in particolare nei settori della meccatronica, della robotica, dell’informatica e dei nuovi materiali interessate a creare sinergie virtuose per sviluppare ambienti e strutture innovative sul territorio. Il progetto infatti ha l’obiettivo di aggregare le esigenze di innovazione tecnologica del contesto produttivo territoriale, coinvolgendo ogni istituto scolastico nella ricerca di metodologie didattiche e definizione di percorsi formativi adeguati, con la diretta collaborazione dell’ITS “Cuccovillo”, del CNR e del Politecnico di Bari che supporteranno l’introduzione nell’HUB delle tecnologie più innovative e “smart friendly”.
La sede del laboratorio sarà realizzata nell’Istituto tecnico superiore della Meccanica/Meccatronica “Cuccovillo” e in particolare negli spazi dov’era allocato il laboratorio di meccanica dell’IPSIA “Santarella”, ora in disuso, di proprietà del Comune di Bari, che lo ha messo a disposizione per la realizzazione del Laboratorio Territoriale, al fine di creare un legame ancora più forte tra le attività di alta specializzazione, i corsi di specializzazione di base e l’esperienza formativa professionale.
Una scelta strategica, quella del Santarella, per il Comune di Bari e la Città metropolitana di Bari, che in questo modo intendono rispondere al sottoutilizzo di una cede scolastica, oggetto negli scorsi mesi di atti di vandalismo e restituirla alla comunità.
Il laboratorio sarà dotato di strumentazione avanzata per applicare le più innovative tecnologie presenti attualmente a servizio delle aziende e le aziende, da parte loro, potranno cogliere, grazie ai soggetti formati, la possibilità di introdurre innovazione nei propri contesti organizzativi. La forte caratterizzazione sull’utilizzo di strumenti tecnologici (stampanti 3D, macchine per circuiti stampati, robot, droni, ecc.) sarà inoltre la chiave vincente per il coinvolgimento dei ragazzi in condizione di dispersione scolastica.
“Oggi è un bel giorno per Bari – afferma l’assessora alle Politiche educative e giovanili Paola Romano – perché i giovani della nostra città avranno a disposizione a breve, in uno spazio di proprietà comunale sottoutilizzato, un nuovo prezioso contenitore di opportunità formative, apprendimento e innovazione dove sperimentare il proprio talento nei settori produttivi più all’avanguardia. Far nascere un hub di questa portata in un luogo che in passato è stato oggetto di tensioni e ripetuti atti vandalici è la risposta che come istituzioni vogliamo dare al degrado sociale e culturale. Sono particolarmente soddisfatta anche perché MecDigito rappresenta bene le potenzialità di successo che gli attori del nostro territorio custodiscono quando lavorano insieme: una rete di scuole, aziende, enti locali, università, centri di ricerca, distretti produttivi e agenzie del lavoro affronta la sfida della modernità e traghetta gli studenti baresi nei nuovi settori ad alto valore aggiunto, dove la didattica frontale esclusiva esaurisce la propria efficacia per fare spazio all’esigenza di testare, sperimentare, prototipare nuovi prodotti e servizi, ma soprattutto nuovi metodi educativi. Questo progetto si inserisce a pieno titolo nel percorso che il Comune sta avviando con le principali rappresentanze territoriali, università e ordini professionali sui temi dell’alternanza Scuola/Lavoro. A breve sottoscriveremo un protocollo operativo pluriennale per l’attuazione della Legge 107/2015 che intende consolidare un modello Bari sul tema dell’alternanza e il laboratorio MecDigito sarà al centro dei nostri ragionamenti sulle future applicazioni di questo modello”.
Tra gli altri partner che hanno contribuito alla fase di elaborazione della proposta, e che saranno parte attiva in tutte le fasi del progetto, ci sono: l’azienda De Palma Thermofluid snc, la start-up AuLab s.r.l., l’associazione UNISCO – Network per lo sviluppo locale, l’ITS. “Antonio Cuccovillo” di Bari, il Distretto Produttivo della Meccanica Pugliese, APS Robotics, AuLab, Bosch s.p.a., Getrag Spa, Masmec Spa, Aica, DeOl srl, Mbl, Solutions, MTM project srl, Sitec srl, Easy-d-rom srl, Apulia Makers 3D, APS Robotics, LS Consulting, Tera srl.
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