Il servizio parte oggi
BARI – Parte oggi il nuovo servizio “Unità di Strada – Care for people”, finanziato dall’assessorato al Welfare e gestito dalla cooperativa sociale C.A.P.S. per un periodo di tre anni. In continuità con le azioni intraprese dall’amministrazione comunale a contrasto della grave emarginazione adulta, il nuovo servizio si inquadra nell’ambito degli interventi che riguardano strettamente il disagio adulto, recependo e declinando sul territorio barese prassi definite a livello nazionale nell’ambito delle “Linee di indirizzo per il contrasto alla grave emarginazione adulta”, frutto di un gruppo di lavoro coordinato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con fio.PSD, ANCI e ministero delle Infrastrutture.
L’iniziativa è stata presentata questa mattina dall’assessora al Welfare Francesca Bottalico, dal presidente del C.A.P.S. Marcello Signorile e dagli operatori sociali impegnati nel progetto.
Il lavoro di strada è un’azione sociale che presuppone il passaggio da una logica di “servizio” a una modalità operativa basata su spostamenti sul territorio, alla ricerca delle tracce e dei percorsi di vita di singoli individui o gruppi di persone e presuppone, pertanto, un lavoro continuo in situazioni di incertezza, che impone agli operatori sociali un approccio sperimentale per quanto attiene il proprio ruolo, la propria professionalità, il proprio stile relazionale e le proprie attese, ponendosi come “interlocutore privilegiato” che ascolta, ricerca, accoglie, ma al tempo stesso informa, fornisce strumenti, accompagna e sviluppa risposte sociali diversificate. I servizi di strada sono, infatti, il primo e a volte l’unico contatto che le persone senza dimora hanno con il mondo dei servizi e pertanto la loro funzione non è solo di assistenza ma anche di orientamento.
Con una doppia declinazione, l’Unità di Strada – Care for people raggiungerà le persone senza dimora nei luoghi da loro abitualmente frequentati e, allo stesso tempo, i giovani a ridosso dei locali della movida barese, secondo un calendario di interventi condiviso con l’assessorato al Welfare. Si tratta di un servizio operativo 7 giorni su 7, prettamente negli orari serali/notturni, ovvero dalle ore 18 a mezzanotte, nel periodo dell’anno che va da ottobre a marzo, e dalle ore 20 alle ore 2 da aprile a settembre.
“Questo servizio rientra tra i numerosi interventi a sostegno degli adulti in condizione di grave marginalità previsti dal programma cittadino, che in questi mesi l’assessorato al Welfare ha realizzato con la rete cittadina, pubblica e privata, al fine di implementare azioni già esistenti o di avviare nuove azioni – ha dichiarato Francesca Bottalico -. L’Unità di Strada, che sarà operativa a partire da questo pomeriggio, avrà un ruolo duplice e opererà on the road nelle principali piazze e nei luoghi della movida con l’idea di portare per strada le attività del Welfare sulla prevenzione e sull’accoglienza. Durante le prime ore sarà effettuato un monitoraggio in prossimità dei luoghi di aggregazione giovanile e delle sale gioco, perché una delle principali funzioni del servizio è quella di lavorare sulla prevenzione delle dipendenze da sostanze stupefacenti, da alcol ma anche dal gioco. Nelle ore notturne, invece, il camper girerà, secondo un programma ben definito, per le aree dove si raccolgono le persone senza dimora e in condizioni di difficoltà estreme per offrire loro tutto il supporto necessario. Per noi si stratta di una novità molto importante perché rappresenta al meglio la nostra mission, che consiste nel raggiungere, anche fisicamente, i bisogni delle persone. A questo, infatti, si aggiungerà il mese prossimo un altro servizio itinerante incentrato sulle attività di Segretariato sociale che si svolgerà durante il giorno, soprattutto nelle periferie e laddove manca un presidio socio-educativo. Siamo consapevoli che tutte le zone della città, se abbandonate a se stesse, diventano zone a rischio: noi abbiamo scelto alcune piazze e luoghi della città, su cui avvieremo anche un monitoraggio finalizzato a comprendere quali siano le più significative rispetto al nostro intervento. In alcuni di questi spazi realizzeremo dei momenti di informazione mirati”.
L’équipe dell’Unità di Strada ha una modalità operativa itinerante: a bordo di un camper o di un furgone farà tappa nelle zone individuate dalla programmazione preventiva e, grazie all’utilizzo di una bicicletta elettropieghevole, potrà effettuare rapidi e brevi spostamenti nell’area dell’intervento. Con competenze professionali sociali, psicologiche, educative e mediche, l’équipe è articolata in due squadre composte ciascuna da due operatori coordinati da un assistente sociale.
Il suo operato è diretto da un lato alla prevenzione e al contrasto dell’emarginazione sociale, dall’altro alla prevenzione/sensibilizzazione sul tema delle dipendenze patologiche e dei comportamenti a rischio, problematica quest’ultima che, se associata all’impoverimento epocale dell’ultimo decennio, è spesso concausa dell’emarginazione sociale. Il disagio adulto risulta essere, infatti, multiproblematico e connotato da una povertà estrema nella sua accezione relativa: l’impoverimento e la deprivazione possono difatti investire più aspetti o dimensioni della vita (sociale, affettivo, economico, lavorativo) e determinare, di conseguenza, una condizione di disagio multidimensionale.
Quindi, gli interventi dell’Unità di Strada sono mirati a ognuna delle due aree indicate: povertà e dipendenze.
Nell’ambito del disagio adulto, oltre a fornire coperte e bevande calde a coloro che non vorranno/potranno avvalersi dei servizi di bassa soglia cittadini, sarà realizzato un monitoraggio costante tale da definire l’entità del fenomeno dell’emarginazione sociale nella realtà locale, ma soprattutto raggiungere chi generalmente non accede ai servizi territoriali, così da orientarli progressivamente ai servizi di accoglienza o delle istituzioni competenti, sia sociali che sanitarie. L’attività svolta, inoltre, potrebbe contribuire a portare all’emersione situazioni di tratta, in raccordo con i servizi preposti.
In merito alle dipendenze, si provvederà invece a informare e formare gli adolescenti e i giovani adulti che si approcceranno all’Unità di Strada sugli effetti derivanti dai fenomeni di dipendenza, attraverso interventi di segretariato e consulenza. Saranno utilizzati strumenti specifici per il lavoro di prevenzione, come il simulatore di guida, l’etilometro, gli occhiali alcolvista, visori per la realtà virtuale (cardboard). Saranno organizzati eventi di sensibilizzazione, feste e manifestazioni, durante i quali saranno distribuiti dispositivi di prevenzione individuale (preservativi ed etilotest), giornate di prevenzione e diagnosi HIV, con la distribuzione gratuita di autotest HIV e la realizzazione di iniziative di autodiagnosi, con il supporto di un consulente medico.
Il servizio lavorerà in rete con gli altri servizi del territorio, appartenenti alle istituzioni pubbliche, del privato sociale o delle organizzazioni di volontariato, laiche e cattoliche. Il suo operato è in stretta sinergia con quello del P.I.S. e dei servizi a bassa soglia della città. Al fine di ottimizzare e garantire l’efficacia del raccordo e della collaborazione tra il P.I.S. e l’Unità di Strada, entrambi gestiti dalla cooperativa C.A.P.S., saranno adottate alcune misure fondamentali:
· adozione di un unico canale d’accesso (numero verde 800 093470) per decodificare il bisogno e valutare l’intervento più idoneo;
· uso della piattaforma informatica realizzata da C.A.P.S. e già in uso al P.I.S., che verrà potenziata nei prossimi mesi.
Inoltre, attraverso l’app “Bari Social”, realizzata dal C.A.P.S. in collaborazione con l’assessorato al Welfare (scaricabile gratuitamente su Play Store e App Store per smartphone e tablet Android e iOS), sarà possibile segnalare situazioni di emergenza e geolocalizzare l’Unità di Strada.