Il progetto propone cinema, laboratori di didattica dell’immagine, spettacoli e workshop di circo sociale al San Paolo
BARI – È stato presentato stamattina, a Palazzo di Città, “Visioni di Periferia”, il progetto promosso dal Centro multimediale “Karol” della Fondazione Giovanni Paolo II, finanziato con fondi Siae e Mibact e patrocinato dagli assessorati comunali al Welfare e alle Culture, che propone una rassegna cinematografica con otto film d’autore su temi sociali e di integrazione culturale, laboratori di didattica dell’immagine, spettacoli e workshop di Circo sociale e, dal 20 al 22 ottobre, un Festival delle periferie “I di Identità”, che vedrà susseguirsi incontri, seminari, proiezioni, spettacoli animazione territoriale.
All’incontro con la stampa sono intervenuti l’assessore alle Culture Silvio Maselli, la coordinatrice del progetto Stefania Monopoli, il direttore artistico Angelo Ceglie e Christian Lisco dell’associazione Un clown per amico.
“I problemi delle periferie chiedono risposte che non possono essere affrontate solo dall’amministrazione – ha commentato Silvio Maselli – che con le proprie risorse non riesce a rispondere a tutte le esigenze dei cittadini. La nostra è una città in cui solo una minoranza di cittadini ha studi superiori o universitari, mentre sono tanti coloro che non sono in grado di leggere e decodificare la realtà. Noi che amministriamo abbiamo bisogno dell’alleanza con una realtà come la Fondazione Giovanni Paolo II che supera la iper specializzazione dell’ambito “solo sociale” o “solo culturale” e propone divertimento, non mero svago.
Dedicare attenzione al cinema di contenuto, attento ai temi delicati dell’integrazione, della marginalità, dei conflitti sociali e interpersonali, insieme al circo di strada, accompagnandoli con incontri di preparazione dimostra, ancora una volta, che dalle periferie, dai margini si converge al centro e si rende la città coesa, aperta, attrattiva. In fondo Cinema e circo sono due forme d’arte solo apparentemente distanti. Entrambe, infatti, hanno a che fare con il movimento. L’una è immagine e suoni in movimento. L’altra è corpi e parole in movimento. E in movimento è la nostra città, ricca di esperienze, di umanità, di innovazione sociale, di creatività. Dalle periferie sorge la città nuova che desideriamo. Dai margini si converge al centro e si rende la città coesa, aperta, attrattiva”.
“Visioni di periferia – ha sottolineato Stefania Monopoli – è il progetto che meglio esprime il nostro essere visionari: partendo dalla realtà sogniamo costruttivamente, semplificando e spiegando la complessità. La realtà è quella di periferie urbane e sociali sempre più diffuse e problematiche. La visione è accorciare le distanze delle ‘periferie esistenziali’ attraverso lo stimolo di collanti sociali forti quali la fiducia e il senso di appartenenza”.
Della rassegna cinematografica ha parlato il direttore artistico Angelo Ceglie : “La ‘visione periferica’ che offriamo con questa rassegna, riguarda aree geografiche differenti. Lavorando su linguaggi differenti, i film che proponiamo aprono delle finestre sul mondo, in un gioco di prospettive volutamente falsato, tra finzione e documento. Sono film non facilmente incasellabili nelle gabbie del genere, che maneggiano il reale con sensibilità e attenzione”.
“Il Circo sociale – ha spiegato Christian Lisco , insegnante di circo sociale ed educativo – utilizza le arti circensi come strumenti pedagogici alternativi per lavorare con i giovani socialmente emarginati o a rischio, sulla fiducia reciproca. Quello del circo è un linguaggio universale comprensibile a tutti: si crea una comunità che si riunisce in cerchio, senza barriere, in cui tutti sono allo stesso livello”.
“Visioni di periferia – ha commentato l’assessora al Welfare Francesca Bottalico , che non è potuta intervenire alla presentazione – testimonia la volontà di riportare al centro del dibattito le energie e le risorse delle aree più periferiche della città. Con una programmazione che propone film bellissimi, esperienze laboratoriali intense e la magia degli spettacoli circensi, il festival sarà dedicato ai giovani e ai bambini del quartiere San Paolo e dell’intera città per parlare di legalità, di rispetto nei confronti dell’altro, di integrazione sociale e, soprattutto, di una nuova, necessaria consapevolezza rispetto al nostro ruolo di cittadini. Le periferie non sono più ai margini della città, e questa rassegna, generativa di valori fondamentali come la solidarietà e la coesione sociale, rappresenta un’occasione di confronto e di crescita per tutti e tutte”.
A giugno due spettacoli, hanno fatto da prologo al progetto. Altri due sono in programma il 21 ottobre, all’interno del Festival delle periferie, mentre appuntamento conclusivo dell’intero progetto è il 19 dicembre.
Durante il Festival i laboratori curati dall’associazione si concluderanno con una performance collettiva.
Per la rassegna cinematografica sono otto i film in programma. Questi i titoli: si inizia oggi , alle ore 17 , “Io sto con la sposa” , di Gabriele Del Grande; il 28 settembre, alle ore 18 “Mustang”, di Deniz Gamze Erguven; il 5 ottobre, alle ore 18 “La gabbia dorata”, di Diego Quemeda Diez”; il 12 ottobre, sempre alle ore 18 “Dheepan, Una nuova vita”, di Jacques Audiard.
Il 20 ottobre il Festival delle periferie propone un doppio appuntamento con Edoardo Winspeare, con la proiezione, la mattina alle ore 10, di “In grazia di dio”, e nel pomeriggio, alle ore 17, del documentario “Sotto il Celio Azzurro”. A seguire riflessioni condivise tra l’autore e gli operatori sociali di periferia.
Il 22 ottobre, alle ore 18, in programma la visione de “La Ragazza del mondo”, di Marco Danieli, presentazione a cura di Giancarlo Visitilli, presidente della cooperativa sociale “I bambini di Truffaut”.
Il 9 e il 23 novembre, alle ore 18, rispettivamente “I corpi estranei”, di Mirko Locatelli, e “Il più grande sogno”, di Michele Vannucci, con la partecipazione del Garante regionale dei detenuti, Piero Rossi.
Tutte le proiezioni saranno precedute da laboratori nei Centri Servizi per le Famiglie San Paolo e Japigia – Torre a Mare: dialogo interculturale e intergenerazionale tra famiglie italiane e straniere sono i temi dei percorsi formativi di didattica dell’immagine destinati a ragazzi e adulti del territorio, selezionati dai servizi sociali. Gli incontri sono curati da educatori e mediatori interculturali per stimolare la riflessione e il confronto.
Gli appuntamenti, gratuiti e aperti a tutti, si concluderanno il 19 dicembre.
VISIONI DI PERIFERIA – CALENDARIO RASSEGNA CINEMATOGRAFICA
Giovedì 21 settembre 2017, ore 17.00
Io sto con la sposa – documentario, di Gabriele Del Grande – Italia, Palestina 2014
Un poeta palestinese siriano e un giornalista italiano incontrano a Milano cinque palestinesi e siriani sbarcati a Lampedusa in fuga dalla guerra, e decidono di aiutarli a proseguire il loro viaggio clandestino verso la Svezia.
Giovedì 28 settembre 2017, ore 18.00
Mustang, di Deniz Gamze Erguven – Francia 2015
In un remoto villaggio della Turchia, all’inizio della stagione estiva, Lale e le sue quattro sorelle mentre tornano a casa da scuola scherzano e giocano con un gruppo di ragazzi. Il loro gesto scatena uno scandalo dalle conseguenze inaspettate.
Giovedì 5 ottobre 2017, ore 18.00
La gabbia dorata, di Diego Quemeda Diez – Messico 2013
I 15enni Juan, Sara e Samuel fuggono dal Guatemala e si dirigono verso gli Stati Uniti. Nel loro viaggio attraverso il Messico, i ragazzi incontrano Chauk, un ragazzo indiano Tzotzil che non parla spagnolo e non ha documenti ufficiali. Tutti loro sono convinti che al di là del confine tra USA e Messico troveranno un mondo migliore, ma dovranno fare i conti con una dura realtà.
Giovedì 12 ottobre 2017, ore 18.00
Dheepan, una nuova vita, di Jacques Audiard – Francia 2015
Dheepan fugge dallo Sri Lanka e dalla guerra. Viene accolto in Francia come rifugiato politico insieme a una donna e a una bambina che lui spaccia per la sua famiglia. Inizia a lavorare come portiere nella periferia di Parigi. L’apparente tranquillità viene disturbata da un gruppo di spacciatori di droga che dettano legge nelle zona.
Venerdì 20 ottobre 2017 – III edizione Festival delle periferie “I di Identità”
ore 10.00, In grazia di dio, di Edoardo Winspeare – Italia 2013
Finis Terrae. Leuca, il confine. Una famiglia che sta per perdere tutto. Quattro donne diverse tra loro ma legate in modo indissolubile alla natura e ai luoghi che amano più di qualsiasi altra cosa. La loro casa, la terra alla quale appartengono. La crisi economica sembra distruggere tutto, compresi i legami. Ma loro non ci stanno.
Venerdì 20 ottobre 2017 – III edizione Festival delle periferie “I di Identità”
ore 17.00, Sotto il Celio Azzurro – documentario, di Edoardo Winspeare – Italia 2013
Celio Azzurro è una piccola scuola materna nel cuore di Roma e un grande modello all’educazione dei più piccoli e al dialogo tra le culture. Il documentario racconta l’energia e la passione di un gruppo di maestri che lottano per la sua sopravvivenza nell’Italia di oggi.
A seguire, riflessioni condivise tra operatori sociali di periferia. Con la partecipazione del regista.
Domenica 22 ottobre 2017 – III edizione Festival delle periferie “I di Identità”, ore 18.00
La Ragazza del mondo, di Marco Danieli – Italia 2016
Quello di Giulia è un mondo antico e sospeso, fatto di rigore e testi sacri, che esclude con ferocia chi non vi appartiene. Quello di Libero è il mondo di tutti gli altri, di chi sbaglia, di chi si arrangia cercando un’altra possibilità e di chi ama senza condizioni. Quando Giulia incontra Libero scopre di poter avere un altro destino, tutto da scegliere.
a cura di Giancarlo Visitilli, presidente cooperativa sociale “I bambini di Truffaut”
Giovedì 9 novembre 2017, ore 18.00
I corpi estranei, di Mirko Locatelli – Italia 2013
Antonio è solo a Milano con il suo bambino, Pietro, affetto da una grave malattia: sono andati al nord per cercare uno spiraglio di salvezza. Jaber, quindici anni, vive a Milano con un gruppo di connazionali: è arrivato in Europa da poco, in fuga dal Nord Africa e dagli scontri della primavera araba. La malattia è l’occasione per un incontro tra due anime sole e impaurite, due “corpi estranei” alle prese con il dolore.
Giovedì 23 Novembre 2017, ore 18.00
Il più grande sogno, di Michele Vannucci – Italia 2016
A 39 anni Mirko è appena uscito dal carcere: fuori, nella periferia di Roma, lo aspetta un “futuro da riempire”, possibilmente in modo onesto. Quando viene eletto a furor di popolo presidente del comitato di quartiere, decide di sognare un’esistenza diversa.
Con la partecipazione del Garante regionale dei detenuti e delle persone sottoposte a restrizione della libertà, Piero Rossi.