Lo rende noto il sindaco Cascella
BARLETTA – <<Deve costituire un inequivocabile segnale di inversione di tendenza l’apertura della sezione della Vigilanza regionale ambientale per il territorio della Provincia di Barletta Andria Trani proprio in una struttura dedicata all’ambiente che ha scontato non solo un sequestro giudiziario per reati ambientali ma anche atti vandalici che hanno ulteriormente danneggiato un rilevante investimento pubblico>>. Così il sindaco Pasquale Cascella si è rivolto ai partecipanti alla presentazione della nuova attività avviata dalla Regione Puglia nei locali di viale Marconi dell’edificio muro dell’orto botanico, messi gratuitamente a disposizione dall’Amministrazione comunale. Nel richiamare la convenzione sottoscritta con la Regione in attuazione della Legge n. 9 del 27 maggio 2016 in materia di riordino e ricollocazione delle funzioni amministrative, il sindaco Cascella ha tenuto a sottolineare che <<con questo nuovo presidio si rafforza l’impegno congiunto delle istituzioni a tutela dell’ambiente in un’area che va restituita alla collettività coinvolgendola negli stessi interventi di bonifica prescritti dalla Magistratura con l’atto di revoca del sequestro preventivo che ha accolto la volontà dell’Amministrazione di sanare le criticità e restituire il bene all’uso civico per il quale era stato a suo tempo finanziato>>.
Alla cerimonia odierna sono intervenuti, con il sindaco, il Prefetto Clara Minerva, il Presidente della Provincia Barletta Andria Trani Nicola Giorgino, l’Assessore regionale alla Qualità dell’Ambiente Domenico Santorsola, il Presidente della V Commissione Regionale Ecologia e Tutela del Territorio, Filippo Caracciolo, i Consiglieri regionali Ruggiero Mennea e Sabino Zinni, i dirigenti regionali Barbara Valenzano e Antonio Mario Lerario, numerosi assessori e consiglieri comunali e i rappresentanti delle associazioni del volontariato ambientale del territorio.
<<Alla cooperazione istituzionale – ha tenuto a sottolineare ancora il sindaco Cascella – si aggiunge una collaborazione operativa tra la polizia ambientale regionale e i nuclei di polizia della Provincia e della città e anche la convergenza delle espressioni della società civile nel far fronte alle esigenze di vigilanza e di contrasto dei reati ambientali. Un risultato tanto più emblematico in questi giorni, di fronte alle nuove indagini giudiziarie che ci auguriamo facciano piena luce sulle ferite inferte al patrimonio ambientale del territorio regionale. Così come è importante rinnovare l’impulso di rifunzionalizzazione complessiva dell’area dell’ex distilleria, a suo tempo sottratta alla speculazione edilizia e ora da mettere al riparo dalla minaccia del degrado, realizzando uno spazio urbano che funge da “cerniera” tra il centro cittadino e le zone che non vogliamo definire periferiche ma di espansione della città. Ai risultati concreti già acquisiti, come il laboratorio “Giovani Open Space”, spazio attrezzato a disposizione dei giovani, l’”Incubatore dell’innovazione e della creatività” al servizio dell’imprenditoria e delle parti sociali, l’affidamento ai legittimi beneficiari dei sedici alloggi di edilizia residenziale pubblica per anziani, che erano stati occupati abusivamente, deve ora aggiungersi un progetto di rifunzionalizzazione di tutte le strutture dell’orto botanico e di rigenerazione delle altre aree dell’ex distilleria, così da salvaguardare e restituire interamente alla comunità un patrimonio simbolo dell’identità del territorio>>.
Particolare soddisfazione è stata espressa, tra gli intervenuti, dall’assessore regionale Santorsola, che, a nome del presidente della Regione, ha voluto riconoscere nella presenza a Barletta del presidio ambientale <<una nuova arma di contrasto all’illegalità e di tutela del patrimonio ambientale della Regione Puglia>>. Convinto plauso è stato espresso dal prefetto della Provincia Barletta Andria Trani, Minerva,per l’iniziativa che <<consolida la convergenza istituzionale di fronte ai bisogni del territorio>>.