Barletta, aperto il Parco dell’Umanità

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Svolta l’inaugurazione

inaugurazione parcoBARLETTA – Il Parco dell’umanità è aperto. Da ieri lo spazio verde della nuova 167 – tanto atteso – è a disposizione del pubblico che da subito ha affollato l’area, definitivamente consegnata dalla ditta esecutrice al Responsabile Unico del Procedimento.
L’occasione è stata offerta dalla manifestazione conclusiva dell’anno scolastico, raccogliendo la proposta di insegnanti e studenti, a organizzarla in quello che è da considerarsi sempre più come il quartiere delle “sfide” per Barletta. Nella nuova zona 167, uno delle più grandi aree urbane della città, gli edifici sono stati realizzati prima ancora delle infrastrutture necessarie per rendere compiutamente vivibile il quartiere. Di qui l’impegno dell’Amministrazione comunale a recuperare finanziamenti, progettazioni e procedimenti dando avvio – dallo scorso settembre – alle opere di urbanizzazione per l’illuminazione, la fognatura, la viabilità. E a completare il verde, con il parco che, intanto, i residenti hanno visto realizzarsi sotto i propri occhi, dai balconi delle proprie abitazioni – giorno dopo giorno – dal 13 giugno 2014 fino a percorrerlo ieri, 8 giugno, in tutta la sua ampiezza. Un cuore verde in un corpo di materiali eco compatibili, pannelli fotovoltaici che forniscono energia elettrica agli impianti dell’intero parco, un portico attrezzato con strutture ricreative come gli spazi per la biblioteca dei ragazzi e un ufficio per gli addetti alla vigilanza ambientale della polizia municipale. E poi percorsi pedonali e ciclabili, 5 piazze tematiche per bambini e per sportivi, spazi che potranno essere valorizzati da attività che renderanno ancor più vivace e vitale una urbanistica dell’aggregazione sociale nel quartiere.
Tutte le risorse risparmiate hanno cominciato già ad essere investite nel parco per l’ampliamento e l’integrazione della dotazione di attrezzature per il divertimento dei più piccoli e degli sportivi, compresa un area per lo sgambamento dei cani. E lungo il portico sono stati già predisposti spazi, messi a bando dall’Amministrazione, per attività attinenti ed integrate con gli usi del parco.
Insomma, una ambiente rispondente alle esigenze delle numerose famiglie che popolano il quartiere.
L’amministrazione con la semplice apertura dei varchi ai ragazzi e alle loro famiglie, anziché con una rituale inaugurazione, ha voluto sottolineare la funzione inclusiva e aggregativa del luogo, cominciando a condividere il parco come luogo da usare ad ogni ora della giornata, preservandolo contro l’incuria e l’indifferenza attraverso la partecipazione e il senso civico.
“Il significato dell’evento – ha sostenuto il sindaco Pasquale Cascella – sta nel cominciare a riunificare quella che è considerata la periferia alla città consolidata e al suo centro storico. Il parco recupera il senso dell’ambiente nella tradizione agricola e si ricollega alla cultura, alla storia e al patrimonio urbanistico proprio delle città euro-mediterranee. Un bene verde che si è voluto affidare ai nostri giovani perché ne siano sentinelle, sentinelle dell’umanità, testimonianza e presidio di custodia contro l’incuria e l’indifferenza, affinchè possano crescere insieme guardando al futuro di un quartiere moderno in una città moderna”.
Per noi progettisti – hanno dichiarato gli appartenenti al gruppo di Progettazione ABDR Architetti Associati-Giuseppe Matarrese che hanno partecipato all’iniziativa –l’apertura del Parco dell’umanità con i ragazzi delle scuole, i cittadini, i bambini è stata una occasione particolarmente emozionante di verifica “dal vivo” della vitalità di questa nuova attrezzatura collettiva che finalmente entra a far parte della vita quotidiana di Barletta. Sarà interessante, adesso, verificare nel corso del tempo come la città e il quartiere vivranno e si approprieranno di questi spazi verdi, dei percorsi, delle dotazioni di servizio, così come sarà affascinante osservare i cambiamenti delle stagioni, i colori, le fioriture alternarsi e mescolarsi alle attività quotidiane, alla vita del quartiere. Così finalmente il parco dell’Umanità, attentamente progettato e programmato nella sua forma architettonica e vegetale, diventa finalmente una risorsa fruita e vissuta dai cittadini.”