I dettagli
BARLETTA – I criteri stabiliti dall’Amministrazione comunale di Barletta, in linea con le direttive dettate dal Governo, per individuare gli aventi diritto che saranno destinatari dei Buoni Spesa sono:
– essere in una situazione di difficoltà economica e di perdita della propria capacità reddituale a causa del Coronavirus;
– la residenza nel comune di Barletta all’8 marzo 2020;
Tali criteri sono stati approvati nel pomeriggio dalla giunta comunale. In questo modo il comune di Barletta potrà erogare la somma che il governo ha stanziato, pari a 852.014 euro.
Si ricorda che si tratta di una misura straordinaria, una tantum.
L’esecutivo, inoltre ha stabilito una somma di 150 euro a persona che, a seconda della composizione del nucleo familiare, si moltiplicheranno per il numero di persone che compongono lo stesso fino a un massimo di 750 euro.
I richiedenti, inoltre, dovranno sottoscrivere una liberatoria con la quale si autorizza il Comune a compiere verifiche su depositi bancari o postali, con la giacenza media al mese precedente che rispetti i seguenti parametri:
– se un nucleo familiare è composto da una persona, un deposito superiore a 3.000 euro comporterà l’esclusione dalla misura del Buono spesa. Per ogni persona è previsto un incremento del limite di 1.500 euro. Esempio, per una famiglia di due persone il limite è 4.500 euro; per tre persone 6.000 euro, per 4 persone 7.500 euro, fino a un massimo di 9.000 euro per 5 persone e oltre.
Chi ha diritto ai Buoni Spesa?
Chi è stato direttamente colpito nella propria economia familiare dall’emergenza legata al Covid19 in maniera tale da essere, attualmente, in serie difficoltà economiche. Si ricorda, infatti, che tali buoni sono spendibili per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità. Su tutti, dunque, ci sono coloro che a causa del Coronavirus hanno perso la propria fonte di reddito e che, non usufruendo di ulteriori forme di integrazione al reddito (quali Reddito di cittadinanza, Reddito di dignità (RED), assegno terzo figlio o pensioni, hanno la priorità nel beneficiare di questa misura straordinaria.
In un secondo momento si potrebbe pensare anche ai nuclei familiari percettori di integrazioni al reddito inferiori a 150 euro a persona, tale somma potrà essere integrata, ai destinatari della misura dei 600 euro che non li abbiano già ricevuti, come pure ai dipendenti in cassa integrazione che non la abbiano ancora ricevuta e che non sia stata anticipata dai datori di lavoro.
Tale “scorrimento” potrà essere possibile in due casi: se la domanda di buoni sarà inferiore rispetto alla somma di cui si dispone e se tale somma sarà rimpinguata dal Governo.
Si ricorda, inoltre, che il Comune di Barletta ha aperto un conto corrente per raccogliere donazioni destinate a sostenere le fasce socialmente fragili della cittadinanza, colpite dalla situazione economica determinata dal contagio.
Come si ottengono i buoni?
Sarà predisposto a brevissimo un modulo che si potrà scaricare direttamente dal portale web del comune di Barletta, da compilare e inviare per mail ai Servizi Sociali. L’altro modo è chiamare dei numeri di telefono dedicati, in attivazione e che saranno comunicati, che indirizzeranno gli utenti ai Servizi sociali per la compilazione del modulo, nel quale sarà necessario inserire i propri dati anagrafici, compreso il codice fiscale e quelli degli altri componenti della famiglia.
Dove spendere i buoni Spesa
I buoni, da 50 euro l’uno, saranno spendibili negli esercizi commerciali che vendono generi alimentari (e che saranno a breve comunicati) asseconda della zona in cui si risiede. Preliminarmente la città sarà suddivisa in tre zone, Borgovilla, Settefrati e Santa Maria, a cui corrisponderanno altrettanti colori.