Barletta, “Centri estivi per i minori”: misure di sostegno

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BARLETTA – Dall’assessora comunale alle Politiche Sociali, Maria Anna Salvemini, e dalla dirigente Caterina Navach una precisazione congiunta in merito al bando che introduce le misure di sostegno per i centri estivi destinati ai minori di età compresa tra i tre e i quattordici anni.

La pubblicazione del bando nel mese di agosto – osservano – può indurre a valutazioni affrettate e fuorvianti circa la tabella di marcia osservata dall’Amministrazione comunale nel mettere i contributi statali a disposizione dei promotori delle attività nei centri estivi. È invece importante ricordare che l’ente comunale aveva avviato il 15 giugno scorso, sulla base delle disposizioni nazionali e regionali, le procedure riservate al settore, acquisendo i progetti relativi alle attività promosse dagli operatori socio-educativi, culturali e sportivi e consentendo, di fatto, il loro avvio nel rispetto dei protocolli di sicurezza in vigore per l’emergenza epidemiologica da COVID 19. Le risorse ministeriali disponibili per le iniziative nella città di Barletta ammontano a 238.715,21 euro, finanziate dal fondo per le politiche della famiglia con Decreto del 25 giugno 2020. Sono state accreditate al Comune il 21 luglio scorso e rese materialmente disponibili, dopo gli adempimenti di natura contabile e amministrativa, nella medesima data in cui si è proceduto alla pubblicazione dell’avviso in argomento, ovvero il 14 agosto scorso. Ne consegue – concludono l’assessora Salvemini e la dirigente Navach – che l’avviso pubblico ha valore retroattivo (come chiaramente precisato dall’art. 4 dello stesso) per le organizzazioni e gli enti del terzo settore che hanno già avviato, nei mesi scorsi, le attività nei centri estivi dopo aver trasmesso la relativa documentazione al Comune di Barletta dando seguito all’avviso del 15 giugno, e non preclude la partecipazione di chi, in possesso dei requisiti, volesse solo oggi cogliere quest’opportunità rispettando i termini indicati. Si può dunque affermare con certezza che sono stati osservati attentamente i tempi e le procedure dettati della norme vigenti su scala nazionale, e soprattutto che gli aventi diritto, famiglie incluse, vedranno riconosciuta l’entità del contributo nel rispetto di quanto stabilito dal bando”.