Ecco com’è andata
BARLETTA – “Il bullismo è una forma di violenza particolarmente odiosa perché prende di mira chi è più indifeso, più sensibile e viene annichilito e terrorizzato ed è per questo che io considero Marco un eroe dei nostri giorni e lo ammiro per la sua forza, il suo coraggio e la sua determinazione”.
Lo ha detto stamani il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito, intervenendo al liceo scientifico “Cafiero” di Barletta all’incontro organizzato dall’insegnante Angela Doronzo, della scuola “Modugno”, con Marco Baruffaldi, il rapper italiano con la sindrome di Down che è diventato un simbolo e un testimonial della lotta al bullismo, essendone stato in passato vittima.
All’incontro hanno partecipato molte scolaresche cittadine e, fra i relatori, il garante regionale per i diritti delle persone con disabilità Giuseppe Tulipani e la dirigente comunale delle politiche sociali Santa Scommegna.
“Il lavoro più importante – ha aggiunto il sindaco Cannito – lo si deve fare nelle famiglie, educando i bambini al rispetto per gli altri e al fatto che la diversità è un valore in quanto occasione di confronto e arricchimento”. “Mi impegno – ha concluso il primo cittadino – a nome dell’amministrazione comunale a essere determinati nel fare la nostra parte contro questo odioso fenomeno che è un problema che, come dice Marco, può riguardare tutti e non si deve sottovalutare”.
Il sindaco ha donato a Marco Baruffaldi alcune pubblicazioni su Barletta e gli ha lasciato il palco.
“Sono molto contento e onorato di essere in questa città – ha detto Baruffaldi – perché ogni occasione è buona per parlare di bullismo e dare forza a chi ne è oppresso”.