Ecco com’è andata
BARLETTA – L’invito a utilizzare strade e percorsi alternativi poco usati, come via Vecchia Misericordia e il sottovia Marello; la presenza di vigili urbani anche per invitare gli automobilisti a usare tali percorsi; l’impegno a potenziare il trasporto pubblico nonostante i costi onerosi per il comune; la volontà di realizzare su via Trani rotatorie, ma non ora per evitare l’ulteriore congestione del traffico; avere concordato con la cementeria percorsi alternativi a via Trani per l’uscita dei mezzi pesanti sia verso il porto che verso la statale.
Sono queste le soluzioni al momento percorribili e poste in essere per mitigare i disagi di cittadini, residenti, lavoratori e imprenditori che operano nella zona industriale di via Trani a causa dei lavori per la rimozione dei passaggi a livello di via Andria e via Vittorio Veneto. Stamani, a palazzo di città, quelle stesse persone hanno incontrato il sindaco Cosimo Cannito per manifestargli non solo i disagi, ben noti, ma anche per prospettare suggerimenti e possibili soluzioni.
Dai referenti di Assimpro, Ruggiero Cristallo, Confindustria, Michele Piazzolla, Confcommercio e Confesercenti, rispettivamente Francesco Divenuto e Mario Landriscina, e singoli imprenditori e lavoratori della zona, sono arrivate indicazioni e proposte di soluzioni allo scopo di migliorare la mobilità di quell’area soprattutto in vista della stagione estiva che vedrà confluirvi anche il traffico di coloro che sono diretti al mare, sulla litoranea di Levante.
Verificare ed eventualmente concordare con i privati la realizzazione di percorsi alternativi, a ridosso dell’ex cartiera, o in fondo alla litoranea, fra la zona industriale e il mare è stata una delle proposte avanzate. Ipotesi, hanno chiarito il sindaco Cannito e gli assessori alla Mobilità Michele Lasala e all’Ambiente Ruggiero Passero, già prese in considerazione e verificate dall’Amministrazione comunale e dall’Ufficio Traffico ma non realizzabili. La delicata struttura idrogeologica e i vincoli paesaggistici della zona, infatti, non consentono di ampliare la viabilità nella parte della litoranea verso Trani, mentre la presenza di opifici e capannoni non rende realizzabile altri percorsi fra l’area industriale e il mare.
“Abbiamo trovato grande disponibilità nei privati e che per questo ringraziamo – ha detto il sindaco Cannito – e grande collaborazione a trovare insieme possibili soluzioni, ma purtroppo si sono rivelate tutte o non funzionali oppure irrealizzabili e impercorribili. Invito tutti ad avere grande pazienza e a essere rispettosi di quanto messo in campo che non è frutto di improvvisazione”. “Il semaforo all’incrocio con via Scuro rimarrà – ha aggiunto il primo cittadino – a tutela della pubblica incolumità e affrontare l’estate non sarà cosa facile ma dobbiamo collaborare tutti, solo così fra circa due anni e mezzo ci ritroveremo con una città e una mobilità moderne e sostenibili”.