I dettagli
BARLETTA – <<Un obbligo morale richiamare il sacrificio degli oppositori alla ferocia del nazifascismo. Contribuirono attivamente, anche sul nostro territorio, a tracciare il percorso di liberazione nazionale e alla rinascita della patria, incardinandone il futuro su valori democratici. Alle istituzioni è demandato il compito di ravvivare le testimonianze di quel periodo oscuro, caratterizzato da distruzione e sopraffazione, per trasmetterle ai giovani affinché siano i dinamici interpreti dei princìpi costituzionali che cadenzano il progresso del Paese>>.
Così, stamane, nel Castello di Barletta, il sindaco Cosimo Cannito alla presentazione delle iniziative per celebrare il 74° anniversario della Liberazione, promosse a cura della locale Amministrazione in sintonia con l’Archivio della Resistenza e della Memoria e l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI). Alla conferenza stampa intervenuti anche il responsabile dell’Archivio Luigi Dicuonzo e i presidenti ANPI provinciale BAT e Barletta, rispettivamente Roberto Tarantino e Francesca Romana Rizzi. Unanime, nelle loro parole, la volontà di un impegno sempre più mirato per far affiorare e offrire alla memoria pubblica ulteriori prove a sostegno del significativo ruolo di Barletta, medaglia d’oro al Valor Militare e al Merito Civile, del territorio provinciale, e in generale del Mezzogiorno, nella lotta al totalitarismo.
In questa direzione è infatti orientata l’apertura delle manifestazioni che propone una interessante occasione di approfondimento con la tavola rotonda su “La partecipazione del sud alla lotta di Liberazione”, alle ore 18 di martedì 23 aprile nella Sala Rossa “Vittorio Palumbieri” del Castello. All’evento, organizzato con la cooperazione dell’Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea (IPSAIC) di Bari e moderato dal giornalista de “La Repubblica” Giuliano Foschini, parteciperanno il primo cittadino Cosimo Cannito, il vice presidente nazionale ANPI e direttore del periodico “Patria Indipendente” Gianfranco Pagliarulo, i ricercatori IPSAIC Massimiliano Desiante e Gianni Sardaro, la ricercatrice e responsabile della sezione didattica IPSAIC Maria Teresa Santacroce, la docente di storia e componente della sezione didattica IPSAIC Maria Teresa Ignagni, il presidente provinciale ANPI BAT Roberto Tarantino, la figlia del partigiano biscegliese “Pancho”, Rosalba D’Addato.
Le tradizionali manifestazioni del 25 aprile cominceranno alle ore 10.15, nel Castello, dove ci si raccoglierà nella liturgia della parola. Alle ore 10.30 presso il Rivellino saranno resi gli onori militari alla presenza delle autorità e delle associazioni combattentistiche e d’arma, con una breve descrizione degli eventi che hanno consegnato il luogo alla memoria collettiva. Alle ore 11, la deposizione di corone sulle lapidi dei Caduti, a Palazzo di Città, da dove successivamente partirà un corteo che confluirà prima ai giardini “De Nittis”, con omaggi floreali al busto di Nicola Sernia e al murale dedicato ai fratelli Vitrani, infine in piazza Monumento dove saranno resi gli onori ai caduti di tutte le guerre, ai vigili urbani e ai netturbini vittime della rappresaglia nazista del 12 settembre 1943. Saranno deposte corone anche nei luoghi della memoria non raggiunti dal corteo.