È il divertente appello dei ragazzi del movimento anti bullismo “Mabasta” che avevano promesso la maglia e il titolo di “Capitano dei TipiTosti” ad ogni medagliato italiano: oro, argento, bronzo e… legno
LECCE – Qualche giorno prima dell’inizio delle Olimpiadi, i ragazzi animatori del movimento giovanile anti-bullismo “Mabasta” e ideatori del progetto “1000 a 0 – Sport Vince Bullismo Perde”, allo scopo di spronare l’Italia a vincere tanto, hanno annunciato di voler ulteriormente premiare tutti i medagliati Italiani con il titolo di “Capitano dei TipiTosti”, un titolo simbolico ma ricco di significato sociale. Hanno promesso ad ogni atleta italiano che avrebbe vinto una medaglia d’oro, d’argento, di bronzo, ma anche di legno, la nomina a “Capitano dei Tipi Tosti” e di ricevere a casa o in Federazione sia l’attestato che la relativa maglia.
Ogni giorno i ragazzi hanno seguito le Olimpiadi e, volta per volta, hanno pubblicato sul loro sito e sui vari social le foto dei campioni vincitori di medaglia con l’applicazione “photoshoppata” del logo dei TipiTosti. Oggi che le medaglie in totale (al momento) sono 39 (6 di oro, 9 d’argento, 15 di bronzo e 9 di legno), i giovani animatori di Mabasta lanciano la divertente provocazione “Basta medaglie da parte di Atleti Italiani o finiremo per non avere più maglie da regalare!”.
«Naturalmente stiamo scherzando – ha raccontato Mirko Cazzato, 19 anni, team leader di Mabasta – anzi, ci auguriamo di chiudere questi ultimi giorni delle Olimpiadi in super bellezza. Con questa azione abbiamo voluto premiare e, se mai ce ne fosse bisogno, spronare ancora di più tutti i nostri campioni affinché continuino a tenere alto l’orgoglio di questo nostro Bel Paese. Stiamo seguendo le Olimpiadi e prendendo nota di tutti gli atleti italiani che stanno salendo sul podio. Non solo, stiamo cercando di tenere conto anche di tutti quei campioni che non saliranno sul podio per un soffio, ossia coloro ai quali spetta quella che in gergo viene chiamata la “medaglia di legno”. Quest’ultimo aspetto è molto importante per noi perché è fondamentale far passare il messaggio che, anche se non si è tra i primi tre del mondo, si è meritevoli di plauso. Abbiamo scoperto che lo Sport è un veicolo perfetto per continuare a portare nelle scuole italiane il nostro “Modello Mabasta”, il protocollo di azioni dal basso utili a prevenire e contrastare il bullismo, il cyberbullismo, il bodyshaming ed il sexting. In questo bellissimo progetto “1000 a 0” abbiamo al nostro fianco Sport e Salute (Coni), ben 34 Federazioni sportive nazionali, il Comitato Italiano Paralimpico e tantissime squadre e team di ogni sport e di ogni regione d’Italia.»
Ricordiamo che, nell’ambito del progetto “1000 a 0”, i “TipiTosti” sono tutte le ragazze ed i ragazzi dai 6 ai 18 anni che praticano un qualsiasi sport e quindi, per il movimento Mabasta, meritevoli di essere ambasciatori di messaggi positivi contro ogni forma di bullismo e cyberbullismo tra giovani. Nell’ipotetica partita tra lo Sport ed il Bullismo, se i “TipiTosti” sono i giocatori della prima squadra, i giocatori della squadra avversaria sono i “TipiTruci”.