Il nuovo sequestro, spiegano gli investigatori, “si colloca per estensione tra i più rilevanti eseguiti negli ultimi anni nell’ambito del territorio della provincia di Bari”. E’ stato disposto dal Tribunale di Bari a seguito di ulteriori accertamenti che hanno accertato la presenza di diverse strutture realizzate in modo notevolmente difforme dai titoli edilizi e, in alcuni casi, totalmente sprovviste degli stessi.
Tra le opere ritenute abusive, nell’area compresa nell’istituendo Parco di Costa Ripagnola, ci sono un campo da tennis, una piscina e diverse altre strutture, nascoste dalla fitta vegetazione, adibite a bed & breakfast. Si aggiungono a quelle già ritenuti in parte abusivi e sequestrate tre mesi fa: mini-appartamenti, piazzali, docce, un varco di accesso al mare, muri di recinzione con inserti di cemento e un bunker seminterrato in cemento armato di circa 500 mq.
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