I ragazzi del movimento antibullismo Mabasta daranno la maglia ad ogni atleta italiano da oro, argento, bronzo e… legno!
LECCE – Come è già avvenuto con le recentissime Olimpiadi, in cui l’Italia ha superato ogni record, anche per le Paralimpiadi i ragazzi del movimento antibullismo Mabasta assegneranno ai medaglisti italiani il titolo di “Capitano dei #TipiTosti”, un titolo simbolico ma ricco di significato sociale. Pertanto ogni atleta italiano che vincerà una medaglia d’oro, d’argento, di bronzo, ma anche di legno, sarà nominato Capitano dei Tipi Tosti e riceverà a casa o in Federazione la bellissima maglia.
Ricordiamo che, nell’ambito del progetto “1000 a 0”, i “TipiTosti” sono tutte le ragazze ed i ragazzi dai 6 ai 18 anni che praticano un qualsiasi sport e quindi, per il movimento Mabasta, meritevoli di essere ambasciatori di messaggi positivi contro ogni forma di bullismo e cyberbullismo tra giovani. Nell’ipotetica partita tra lo Sport ed il Bullismo, se i “TipiTosti” sono i giocatori della prima squadra, i giocatori della squadra avversaria sono i “TipiTruci”.
«Gli atleti paralimpici sono già di sé dei GRANDI – ha raccontato Mirko Cazzato, 19 anni, team leader di Mabasta – e con questa nostra iniziativa vogliamo ulteriormente premiarli e, se mai ce ne fosse bisogno, spronarli affinché continuino a tenere alto l’orgoglio della nostra grande nazione. Tutti gli atleti italiani che saliranno sul podio riceveranno sia il titolo di “Capitano dei TipiTosti” che la bella maglia ufficiale. Non solo, vogliamo premiare anche tutti quei campioni che non saliranno sul podio per un soffio, ossia coloro ai quali spetta quella che in gergo viene chiamata la “medaglia di legno”. Quest’ultimo aspetto è molto importante per noi perché è fondamentale far passare il messaggio che, anche se non si è tra i primi tre del mondo, si è meritevoli di plauso. Abbiamo scoperto che lo Sport è un veicolo perfetto per continuare a portare nelle scuole italiane il nostro “Modello Mabasta”, il protocollo di azioni dal basso utili a prevenire e contrastare il bullismo, il cyberbullismo, il bodyshaming ed il sexting. In questo bellissimo progetto abbiamo al nostro fianco il Comitato Italiano Paralimpico, Sport e Salute (Coni), ben 34 Federazioni sportive nazionali e tantissime squadre e team di ogni sport e di ogni regione d’Italia.»