In tutta la regione, interessante 58mila aziende, il nuovo obbligo scatta dal primo luglio
BARI – Posticipare l’entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica per gli acquisti di carburante a uso agricolo. Lo chiede Cia-Agricoltori Italiani di Puglia.
“Il termine previsto del primo luglio 2018 per l’adozione di questo nuovo sistema non è sufficiente alle aziende agricole, soprattutto considerando le difficoltà procedurali e informatiche che ancora persistono e la tipologia delle imprese interessate”, ha dichiarato Raffaele Carrabba, presidente regionale Cia Puglia. “Per questo, pur riconoscendo l’importanza di questa misura per la lotta all’evasione fiscale in materia Iva e il suo valore in termini di semplificazione, riteniamo sia necessario un periodo di tempo maggiore per l’introduzione delle fatture elettroniche, nell’interesse delle aziende e dell’Amministrazione”, ha aggiunto Michele Ferrandino, presidente provinciale Cia Capitanata. “In quest’ottica”, ha spiegato Pietro De Padova, presidente provinciale CIA Due Mari (Brindisi-Taranto), “Cia sta portando avanti una pressante iniziativa nei confronti delle istituzioni”. “Abbiamo sottoposto questa problematica anche all’attenzione dell’Agenzia delle Entrate, con obiettivo di avere un pronunciamento prima dell’avvio del nuovo sistema”, ha affermato Felice Ardito, presidente provinciale CIA Levante. Ad avviso di Cia, anche alla luce della circolare n.8/E della stessa Agenzia delle Entrate dello scorso 30 aprile, “l’obbligo di fatturazione elettronica non dovrebbe interessare l’acquisto di carburante agricolo, destinato al funzionamento delle macchine agricole e, quindi, finalizzato allo svolgimento dell’attività agricola stessa”, ha aggiunto Benedetto Accogli, presidente provinciale di CIA Salento. In tutta la Puglia, sono 58mila le aziende agricole U.M.A. (Utenti Motori Agricoli). Per quelle imprese, dover ottemperare a una nuova disposizione di legge in un periodo particolarmente impegnativo dell’anno, avendo un breve lasso di tempo per adeguarsi, costituisce un ulteriore difficoltà burocratica da affrontare.